Il Sen. Cardiello interroga il Presidente del Consiglio e il Ministro della Cultura, sulla Fondazione Ravello.
Nel mirino del Senatore forzista, oltre alla selezione dei dirigenti, sono, sui 4milioni di finanziamento concessi alla Fondazione Ravello, i 265.000 euro percepiti dagli stessi dirigenti: Quaglia, Vlad, Valente e Amalfitano.
da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
SALERNO – “Questa non è cultura” scrive in una nota politica il Senatore di Forza Italia Franco Cardiello, che a proposito ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro della Cultura, Dario Franceschini sullo “Spreco di soldi pubblici alla Fondazione Ravello“.
Con questo atto di sindacato ispettivo – prosegue il Senatore forzista – vorrei far capire che si può spendere bene con criterio e senza pregiudicare la professionalità di nessuno, ma con attenzione alla cultura e non allo sperpero di denaro pubblico.
La Giunta Regionale della Campania – scrive nella sua interrogazione il Sen. Cardiello – ha approvato il piano operativo complementare (POC) per i beni e le attività culturali, stanziando € 4.000.000 per la Fondazione Ravello.
Il Segretario Generale della Fondazione, Dr. Renato Quaglia, – sottolinea Cardiello – percepisce € 114.000 all’anno di cui €85.000 per compenso e € 29.000 di rimborso spese, gravando sull’Ente per il 3% del Fondo destinato dalla Regione. Il Sig. Alessio Vlad, Direttore Artistico, guadagna € 51.500, con € 3.000 di rimborso spese, mentre l’altro direttore Artistico, Laura Valente, percepisce € 50.000 all’anno con rimborso spese pari a € 10.000. Il Direttore di Villa Rufolo, Dr. Secondo Amalfitano, percepisce la somma di € 52.800 per compenso annuo, la somma totale dei quattro dirigenti ammonta a circa € 265.000, pari al 5% dei fondi stanziati.
Presso la Fondazione Ravello – secondo Cardiello – lavorano sette dipendenti di cui due amministrativi ed altri cinque con contratto scaduto. Il Segretario Generale è stato nominato dal nuovo Consiglio di Amministrazione, a seguito di procedura selettiva pubblica e sulla scorta del solo curriculum.
Il nostro Paese – il Sen. Cardiello evidenzia nella sua interrogazione – attraverso un momento di grave crisi economica, motivo per cui sarebbe auspicabile una drastica diminuzione dei compensi sopra citati. – e concludendo – Chiede di sapere quali utili interventi intendano adottare per consentire un congruo risparmio di fondi pubblici, in modo da poter destinare tali risorse ad altre attività culturali”.
Roma, 15 marzo 2016