Centro Congressi S. Luca Battipaglia, Convegno: Politica, malaffare e voto di scambio, 416ter c.p. tra problemi applicativi e certezze ermeneutiche.
Nella Battipaglia Città Capofila della Piana del Sele, gli Avvocati si aggiornano con il Presidente Trincali, il Procuratore Grippa, il Presidente Montera, Il Procuratore DDA Montemurro, il Sostituto Olivieri e il Prof. Taormina.
da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Si è tenuto al Centro Congressi dell’Hotel San Luca di Battipaglia il convegno dal titolo: «Politica, malaffare e voto di scambio, l’art. 416ter c.p., tra problemi applicativi e certezze ermeneutiche»; organizzato dall’Associazione “Salerno Giustizia” con il Patrocinio della Camera Penale dell‘Ordine degli Avvocati di Salerno, il quale riconosce ai partecipanti 4 crediti formativi.
Come da scaletta hanno portato i saluti: Il Dott. Claudio Trincali, Presidente vicario della Corte di Appello di Salerno; Dott. Giancarlo Grippa, Procuratore Capo presso il Tribunale di Vallo della Lucania; Avv. Amerigo Montera, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno; Avv. Michele Sarno, Presidente Camera Penale di Salerno. Ha introdotto, moderato e condotto i lavori: l’Avv. Luca Monaco, Foro di Salerno, Vice Presidente Associazione “Salerno Giustizia”. Sono intervenuti: L’Avv. Vincenzo Luciano, Foro di Salerno; Avv. Antonella Mastrolia, Foro di Salerno, Presidente Associazione “Salerno Giustizia”; Dott. Vincenzo Montemurro, Sostituto Procuratore presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno; Dott. Carmine Olivieri, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Potenza; Avv. Prof. Carlo Taormina, Foro di Roma, Docente di Procedura Penale presso l’Università Tor Vergata di Roma. Al Convegno hanno collaborato gli Avv.ti Pietro Lamberti, Natascia Malinconico, Raffaele Giordano, Paolo Diodati della Segreteria organizzativa, mentre gli Avv.ti Giovanna Siva, Luisa Fasano, Mariagrazia Rosamilia, Michela Nicodemi, Alessandro Campagnuolo, Lucia Torsiello del Comitato Scientifico.
É stato il caso oppure una scelta, scegliere come sede del Convegno Battipaglia? Sarebbe più interessante pensare che gli organizzatori abbiano voluto sciegliere questa Città perchè è stata commissariata a seguito dello Scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni camorristiche. Una Città che è stata gestita: per un anno da un Commissario, di nomina Prefettizia; per due anni da una terna Commissariale Straordinaria di nomina del Ministro degli Interni; in pratica un commissariamento del commissariamento, che ad oggi sta accompagnando la Città alle elezioni amministrative di giugno prossimo. Ed infatti, il tema del convegno ha attirato diverse personalità politiche cittadine tra le quali Vincenzo Inverso e Gerardo Motta, entrambi candidati a Sindaco di Battipaglia, qualche esponente del PD locale e Carlo Vitolo, Patron del San Luca e di recente animatore delle Primarie battipagliesi del Centrosinistra.
Ad uno ad uno tutti gli interventori hanno affrontato il tema in discussione, il famoso articolo 416 bis, ter e tutte le sue promanazioni, ma anche tutte le sue implicazioni, nel processo Penale. Processo Penale che orbita, diciamola tutta sulla Politica, il malaffare e il così detto voto di scambio, che vede semmai alcuni sodalizi, criminali o meno che siano, prevalere sugli altri, tanto da essere percepiti da chi poi li “subisce”, come presenze ingombranti nella società, pesanti, e contestualmente da avversare, da combattere, da battere. Fin quì tutto bene, tranne che chi pensa questo ha semmai come obiettivo quello di avvicendarsi e magari sostituirsi. Il tutto però, nel frattempo viene subito dai cittadini, i quali o si rassegnano pensando sia inevitabile che questo accade e si organizza per proprio conto, ma facendo crescere in loro più sfiducia nelle Istituzioni, o si finisce per accettarne le modalità ed uniformarsi al “costume” e conseguentemente brigare o costituenso un gruppo per poter incidere, o aggregandosi a gruppi di potere già esistenti e condividere metodi e potere, in cambio di qualche cosa, che ovviamente non è uguale per tutti, e se per alcuni può essere incarichi e potere, per altri affari e appalti, per altri ancora qualche favore o posto di lavoro, tutti insieme contro gli altri, di quì “l’organizzazione” che viene poi inquadrata in quel famoso articolo che tutti i disonesti temono: il 416 bis.
Sarebbe stato bello immaginare che la scelta di Battipaglia fosse stata strategica, se non per via del commissariamento per infiltarzione camorristica, almeno per la sua collocazione, quella di essere nel cuore della Piana del Sele, quella di essere Città capofila della Piana, Città attiva e vivace in tutti i settori della produzione dall’Agricoltura, all’Industria, dal Commercio ai Servizi, dal terziario e il quaternario avanzato, e semmai perchè l’attuale Procuratore della Repubblica Nazionale Franco Roberti, all’epoca della reggenza della Procura di Salerno, rese noto l’attenzionamento da parte dell’Ufficio nei confronti della Piana del Sele, ritenendo vi fossero “movimentazioni” persistenti e passaggi di proprietà che interessavano centinaia di Aziende Agricole della Piana, e ritenendo altresì che vi fossero seri pericoli di una nuova deriva camorristica.
E’ evidente che l’attenzione verso la Camorra o le Camorre non deve mai cessare, perchè il malaffare alberga nell’altra parte dell’essere umano, ma è altrettanto vero che da semplici osservatori avvertiamo vi sia molta attenzione per talune questioni, molto ma molto meno per altre, tant’è che lo stesso Carlo Taormina, che ha concluso i lavori lo ha evidenziato puntando ance il dito accusatore sulla Politica e sui Politici: “Si persegue troppo alcune cose e molte altre per niente. Spesso si persegue taluni e altri invece per niente. La mala giustizia ha due problemi, il primo è nell’accanirsi su alcune questioni; il secondo è la legislazione e la legislazione la fanno loro, sempre loro in Parlamento. 416 bis è basato sulla consapevolezza dello strumento di intimidazione. Il legislatore non ci ha pensato“.
Ha ragione Taormina: “Il legislatore non ci ha pensato“, e come poteva? Il “legislatore” sono “loro”, è la politica contro cui egli punta il dito. Eppure Carlo Taormina è stato Parlamentare ed è stato molto attivo nel Partito dell’ex Cavaliere ed ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che per un ventennio non ha fatto altro che “sputtanare” la Giustizia e ha fatto di tutto perchè le Leggi gli calzassero a misura,se le cuciva addosso facendo invidia alla migliore tradizione sartoriale napoletana.
Comunque si è discusso, peccato però che si tratta solo di una discussione, sperando sia un “aggiornamento” utile agli avvocati e alla società, peccato ancora che di questa discussione non ne reste resterà nulla, dal momento che l’organizzazione non ha previsto il ll rilascio di nessun atto scritto.
Battipaglia, 13 marzo 2016