Battipaglia: Enrico Lanaro, in “casa PD”, con 2239 preferenze vince le Primarie alla grande, su Ciotti con 1284 voti, Oddati 1145 e Galdi 630.
Con uno “schiaffo” al PD, tanti errori e furbizie, si chiude il sipario sulle Primarie iniziate male e finite peggio: Tra un PD che si affida “in conto terzi” a Lanaro e un continuum con l’Amministrazione Santomauro.
da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Grande partecipazione alle Primarie del Centrosinistra per scegliere il candidato Sindaco di Battipaglia della coalizione. Sono appena le 21.00 e c’è ancora un bel pò di persone che aspetta in fila per esprimere il proprio voto. Chiuse le urne subito inizia lo spoglio. Alla fine sono in 5368 gli elettori che si sono recati presso i 5 seggi allestiti nel Centro Sociale Guicciardini, e da subito si comprende l’andamento del voto. Con i risultati del primo seggio si delinea il vantaggio di Lanaro che con 2239 preferenze distanzia i suoi competitor Pietro Ciotti, Nicola Oddati e Carmine Galdi che rispettivamente hanno ottenuto 1284, 1145 e 630 voti (5.368 su 5.368 voti scrutinati).
E con questo “schiaffo” al PD si chiude il sipario sulle Primarie di coalizione del centrosinistra. Primarie iniziate male e finite peggio, che sottolineano come il Partito Democratico commettendo una serie di errori politici e strategici, sebbene da un confronto pubblico, finisce in “fitto“, rappresentato da un candidato che non solo il suo popolo non ha scelto, ma che diviso com’era avendo candidato due suoi esponenti, deve accettarne il “verdetto” e prenderne atto.
Insomma l’outsider Enrico Lanaro in circa un paio di mesi di confronto, vince in casa PD le Primarie di una coalizione “improvvisata” e “raccogliticcia” di sigle, siglette, Associazioni e Movimenti che si identificherebbero nel centrosinistra, e sebbene vi sia stato un confronto pubblico attraverso le primarie e vi sia stata una buona partecipazione alle stesse, il candidato vincente con 2239 voti su 5368 e una percentuale di circa il 41%, e’ rappresentativo ma per nulla convincente, se si aggiunge che
non si conosce nemmeno il programma che avrebbe dovuto caratterizzare la candidatura, e non si è nemmeno certi sulla sua “vicinanza” politica al PD e al centrosinistra o meglio alla sinistra, nonostante tutto egli dovrebbe rappresentare le politiche del PD e del centrosinistra, specie dopo tre anni di commissariamento del Comune a seguito delle scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche? Non basta essere nuovi per essere novità.
Oggettivamente, senza nulla togliere ad Enrico Lanaro, ottimo professionista e buona persona, questa condizione è veramente un azzardo, ma è la conseguenza degli errori politici della segreteria provinciale e dei maggiorenti politici del Partito Democratico i quali hanno cincischiato e “imbrogliato” le acque, solo ed esclusivamente perché non si fidavano assolutamente dei candidati che a vario titolo si erano proposti e se in un primo momento, facendo finta di fare i democratici si è voluto tentare il “colpo di mano“, presentando come candidato unitario il Segretario Provinciale del PD Nicola Landolfi, che al contrario come advisor avrebbe dovuto dirimere le possibili divisioni interne e guidare il Partito locale a Primarie di “Partito” vere che identificassero tra personalità interne, quello che meglio poteva rappresentare la totalità delle varie sensibilità, e da Partito che rappresentava oltre il 90% della coalizione (sic) proporlo agli altri, e nel caso non vi fosse una convergenza, affrontare come partito le Primarie di coalizione, sostenendo a pieppari il proprio candidato, anzichè esporre i suoi iscritti-candidati ad un confronto già segnato da tutti quegli errori.
Insomma come si è semplificato nel titolo di questo articolo, Lanaro ha vinto le Primarie giocate in casa del PD, ma la sua, sembrerebbe più che una vittoria una “rivincita” dell’ex Sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro, mentre per come sono andate e vanno le cose in casa PD e nel centrosinistra, Gerardo Motta, l’altro outsider del PD ringrazia.
Quindi se il PD ricorrerebbe con Lanaro alla rappresentanza “in conto terzi“, essendo egli appoggiato da esponenti politici di primo piano, ex consiglieri comunali, ex assessori ed ex personalità politiche, tutti presenti presso i seggi e tutti molto attivi, ivi compreso l’ex Sindaco(non presente ma “attivo”) abbattuto e commissariato, la sua vittoria si caratterizzerebbe come una “rivincita” di Giovanni Santomauro. La circostanza sottolineerebbe un continuum con l’Amministrazione Santomauro messa sotto osservazione dal lunghissimo Commissariamento straordinario conseguenza dello scioglimento del consiglio comunale per infiltarzione camorristica. E proprio questa condizione metterebbe in condizione Gerardo Motta, il candidato “sottufficiale” dei Democrat, di ringraziare, poichè gli consentirebbe di continuare la sua battaglia contro Santomauro e le sue “gemmazioni“, proponendosi come l’unico in grado di poterlo contrastare, ed avendo già il sostegno aperto di esponenti di primo piano del partito Democratico, Consiglieri Regionali, Deputati e Assessori Regionali, non gli sarebbe difficile catturare il resto degli elettori del PD che non si riconoscerebbero in questo nuovo corso.
Un guazzabuglio che ci dice come sia segnato il destino di questo Partito, specie in Campania e in provincia di Salerno che schiacciato tutto su De Luca non riesce a vedere il resto delle realtà che si presenta, e commettendo errori su errori che si sono poi ritorti contro il PD stesso, ci ritroviamo a Capaccio e Campagna, Sindaci che ostacolati dalla Sinistra hanno vinto le elezioni con la destra, o come sbagliando candidati si è consegnato alla destra Pagani e Scafati, senza contare gli errori passati della stessa Battipaglia e quelli di Eboli: Un disastro. Un disatro che ha travolto delle ottime personalità politiciche come Pietro Ciotti e Nicola Oddati, come va sottolineata la ottima performance di Carmine Galdi, e soprattutto il sofferto sacrificio di Nicola Vitolo.
Ma ovviamente mancano ancora diversi mesi alle elezioni e se fino ad oggi, come direbbe Bartali “L’è tutto sbagliato l’è tutto da rifare“, da questo disastro si può ancora sperare, innanzitutto registrando la ottima organizzazione delle Primarie e la grande partecipazione, che va solo a merito del Segretario Davide Bruno, sperando ci si renda conto che un confronto non può solo basarsi sulla scelta di un uomo. Per come sono andate le cose si finisce per credere che il tutto non sia stato solo il frutto del caso, ma che sia stata una strategia per favorire Motta ed indebolire il PD. Sarà vero? Di sicuro il PD è debole.
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RISULTATI DEFINITIVI
PRIMARIE COALIZIONE CENTROSINISTRA
Votanti : 5368
TOTALE VOTI CANDIDATI
- Enrico Lanaro: 2239
- Pietro Ciotti: 1284
- Nicola Oddati: 1145
- Carmine Galdi: 630
Seggio n°. 1
- Enrico Lanaro: 443
- Pietro Ciotti: 290
- Nicola Oddati: 231
- Carmine Galdi: 141
Seggio n°. 2
- Enrico Lanaro: 434
- Pietro Ciotti: 257
- Nicola Oddati: 227
- Carmine Galdi: 116
Seggio n°. 3
- Enrico Lanaro: 497
- Pietro Ciotti: 282
- Nicola Oddati: 263
- Carmine Galdi: 113
Seggio n°. 4
- Enrico Lanaro: 383
- Pietro Ciotti: 213
- Nicola Oddati: 207
- Carmine Galdi: 138
Seggio n°. 5
- Enrico Lanaro: 482
- Pietro Ciotti: 250
- Nicola Oddati: 217
- Carmine Galdi: 122
Battipaglia, 7 marzo 2016
LA MONTAGNA HA PARTORITO IL TOPOLINO.
Senza nulla togliere ad Enrico Lanaro vincitore delle primarie, il PD battipagliese sta facendo del tutto per perdere le prossime elezioni amministrative. Ovvero per farle vincere a Gerardo Motta, candidato “a latere” del centrosinistra deluchiano in provincia di Salerno.
Pertanto si potrebbe già pronosticare un futuro ballottaggio Motta-C.Francese che quasi sicuramente dovrebbe risolversi a favore del primo, visto che il popolo di centrosinistra, al ballottaggio, non potrà certo votare la candidata del centrodestra.
Ma in politica vige il principio del MAI DIRE MAI e questo scenario potrebbe capovolgersi in poco tempo.
Una sola cosa è certa: I DIRIGENTI PROVINCIALI PD non hanno “ingarrato una mossa”, baloccandosi tra pseudo tattiche fallimentari fino a consentire ad un outsider di vincere in casa loro le primarie dopo aver costretto uomini di valore come Nicola Vitolo a ritirarsi dalla kermesse.
NON C’E’ MAI FINE AL PEGGIO