Allarme criminalità a Salerno: Risponde in una intervista a Radio Bussola 24 il Questore di Salerno Alfredo Anzalone.
di Nico Casale
(Radio Bussola 24)
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Riceviamo da “Redazione Radio Bussola 24” e volentieri pubblichiamo un’intervista al Questore di Salerno Alfredo Anzalone di Nico Casale, tratta a seguito degli ultimi episodi di criminalità, che si sono verificati a Salerno, e noi possiamo aggiungerci che di continuo accadono anche nel resto della provincia e ahinoi in Italia. Episodi di criminalità cosiddetti “spiccioli” o consumati da organizzazioni criminali variegate e senza nessun controllo, o meglio che sfuggono anche al controllo della criminalità organizzata come la Camorra o camorre, che unisce sodalizi criminali di delinquenti locali e delinquenti comunitari ed extracomunitari.
Episodi che vengono percepiti dagli italiani come una emergenza, emergenza che fa occupare il primo posto alla sicurezza, come questione da risolvere, seguita dal lavoro, la salute, l’ambiente, questioni purtroppo che i vari governi nazionali non hanno saputo risolvere e conseguentemente nemmeno i governi locali hanno saputo affrontare. Mancanza di fondi o di volontà? Entrambi, ma si percepisce anche una poco e attenta sorveglianza, vigilanza, controlli, che purtroppo i cittadini percepiscono come un “abbandono” e semmai un cattivo servizio, sopperito come è accaduto con la presenza, del tutto inutile, dell’esercito a Napoli, o affidare la sorveglianza, vigilanza, controlli, alle telecamere della videosorveglianza, anzichè a quella operativa, fisica, sul territorio.
D – Allarme criminalità a Salerno. Verrà convocato un comitato per la sicurezza in Prefettura?
R – Ne abbiamo parlato con il signor Prefetto, che credo abbia interloquito anche con il sindaco, e credo che settimana prossima ci sarà un comitato per valutare la problematica
D – Sono 5 i tentativi di rapina avvenuti a Salerno a partire da lunedì scorso: alla sala bingo di via San Leonardo; al tabaccaio di via Premuda; al patronato di via Scaramella; al negozio di abbigliamento di Pastena; all’ufficio postale di Ogliara. Dobbiamo preoccuparci?
R – Preoccupazione no. Ci si deve interessare ed occuparsi del problema, c’è un aumento di questi reati predatori particolarmente violenti, parliamo di rapina non del furtarello, quindi immagino che il cittadino si sente insicuro. Stiamo facendo uno sforzo con l’Arma dei Carabinieri per aumentare la nostra presenza sul territorio per la prevenzione. Anche dal punto di vista investigativo ci stiamo attivando con maggiore energia per trovare gli autori e assicurarli alla giustizia, e alcuni sono stati già arrestati, come stamattina che sono stati arrestati in flagrante i due rapinatori che provengono dalla provincia di Napoli. Anche l’altra volta ci fu un furto in un ufficio postale e i rapinatori furono arrestati in flaganza. C’è maggiore attenzione e il comitato serve per fare un piano d’intervento di controllo.
D – Spesso si sente dire che Salerno è una città tranquilla. Ci si deve ricredere?
R – Io non uso l’espressione tranquilla. Salerno è una città vivibile: questa è l’espressione che mi piace. Ci sono dei reati predatori in aumento e come forze dell’ordine dobbiamo prestare la nostra attenzione per ripristinare la situazione e renderla ancora più vivibile di quanto non sia già.
D – Ha notizie sulla donna ferita ieri, si hanno notizie sui presunti rapinatori?
R – Credo che il rapinatore sia solo uno, su questo non abbiamo dubbi dal punto di vista investigativo, poi c’è bisogno del tempo per capire, è una rapina anomala in un ufficio in cui non c’erano soldi, ha preso la borsa e ha sparato.
D – Questo ha destato qualche curiosità soprattutto nel mondo giornalisto. Come è possibile che si vada a tentare una rapina in un patronato?
R- O è una persona che non ha idea e quindi possiamo parlare di qualsiasi soggetto, un tossicodipendente o un disturbato, non so cosa dirle. Oppure ci sono motivazioni più importante, ad esempio un ex cliente. Non so cosa dirle. Meglio le direi, stiamo indagando per fare chiarezza su questo apparente tentativo di rapina.
D – Quindi lei non esclude qualsiasi altro movente alla base di questo gesto?
R – Assolutamente, stiamo valutando, d’intesa con la magistratura, per fare chiarezza sull’episodio con tanta attenzione investigativa.
D – Cosa si sente di consigliare ai tanti commercianti che sono preoccupati di questa condizione alla luce di tutto quello accaduto in questa ultima settimana?
R – Devo dire, più di quello che fanno con le segnalazioni alle forze dell’ordine (stamattina è stato un cittadino a segnalarci una rapina in corso e siamo arrivati subito e li abbiamo catturati). L’altra volta all’ufficio postale la stessa cosa. Dico di non fare interventi personali e di avere fiducia nello Stato, senza fare interventi che possano essere pericolosi. Ci sta la rabbia del momento, di chi ha subito più reati e quindi perde il controllo e reagisce. Lo capisco umanamente e anche da poliziotto. Suggerisco invece di mantenere la calma in quelle situazioni. Anche per noi oggi è stato difficile, siamo entrati nell’ufficio postale e i rapinatori erano armati, ma noi siamo addestrati per questo e non abbiamo sparato e li abbiamo ammanettati. Dobbiamo rispettare le regole. Io invito tutti a non farsi coinvolgere dalla violenza di pochi scalmanati. Dobbiamo rispettare le regole tutti.
D – Ecco, lei parlava di interventi personali da evitare però la tentata rapina di ieri a Pastena pare sia stata sventata dai cittadini che sono intervenuti bloccando i rapinatori.
R – Mi dispiace doverle dire di no, ma quella non era affatto una rapina bensì un furto di 15 euro fatto da un cittadino extracomunitario, segnalato all’Arma dei carabinieri che erano sul territorio. Lei ha fatto bene in premessa evidenziando brutti episodi di violenza ma bisogna distinguere il furtarello e metterlo su piani diversi.
D – Ci può aggiornare sulle condizioni di salute della dipendente del patronato?
R – Ieri la donna ha parlato non solo con gli operatori della Mobile ma non anche con il magistrato che si è recato sul posto per la situazione particolare: ha parlato liberamente e verbalizzato. Il medico dice che non ci sono grossi problemi.