Domenica 21 febbraio, Via Italia a Battipaglia, il M5S torna in piazza per i referendum contro le Trivellazioni petrolifere entro 12 miglia dalla costa.
Sfumata così la possibilità di accorpare la tornata referendaria con il primo turno delle elezioni amministrative di giugno, gli elettori saranno chiamati ad esprimersi il 17 aprile. Un costo per le casse dello stato che va dai 350 ai 400 milini di euro.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ufficialmente firmato il decreto per l’indizione del referendum popolare per l’abrogazione della legge sulle trivellazioni petrolifere a mare – entro le 12 miglia dalla costa. I cittadini, pertanto, saranno chiamati ad esprimersi il 17 aprile. È sfumata così la possibilità di accorpare la tornata referendaria con il primo turno delle elezioni amministrative di giugno.
Si tratta di un chiaro ostacolo al diritto degli italiani a informarsi e a esprimersi consapevolmente il giorno del voto, sprecando tra i 350 e i 400 milioni di euro di soldi pubblici, tutto per scongiurare il quorum elettorale e svilire l’istituto referendario. Il referendum di aprile assume un’importanza notevole, perché rappresenta l’occasione giusta per sensibilizzare i cittadini chiamati al voto non solo sulle motivazioni del quesito approvato, ma soprattutto sulla direzione energetica da dare al nostro Paese, che non può certamente essere quella fossile.
Un altro appuntamento referendario che aspetta i cittadini è il referendum confermativo sullo stravolgimento della nostra Costituzione repubblicana del 1947, il cui combinato disposto, assieme all’Italicum, rappresenta un vero e proprio vulnus della forma repubblicana del nostro Stato con una chiara deriva Presidenzialista, tra l’altro proposta (e decisa) da un governo ed un Parlamento eletti in maniera incostituzionale, ed inoltre con numerose confusioni normative che complicheranno ancor di più l’iter di approvazione delle leggi.
Su questi due temi, che stranamente poco vengono dibattuti dall’opinione pubblica e dai mezzi di informazione, come cittadini a cinque stelle scenderemo in piazza Domenica 21 Febbraio per spiegare i pericoli insiti nelle riforme proposte dal Governo. E’ necessario parlare con i cittadini e convincerli ad andare a votare nelle occasioni referendarie ed esprimere un chiaro atto di indirizzo nella direzione verso cui vogliamo vada il nostro Paese.
Appuntamento quindi a tutti per Domenica 21 Febbraio in Via Italia angolo Via Mazzini. Tuteliamo il nostro Paese e la nostra Repubblica interpretata da quella che tutti noi ancora chiamiamo la “Costituzione più bella del mondo“, e che potrebbe tra poco non esserlo più!
Battipaglia, 20 febbraio 2016