Il candidato sindaco Galdi Iniziativa Popolare, chiede un incontro con i Commissari Straordinari di Battipaglia.
I temi che Carmine Galdi vuole sottoporre all’attenzione di Iorio, Ferrara e Picone riguardano: La situazione finanziaria dell’Ente, Puc, le Opere Pubbliche e il disagio sociale.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – L’Avv. Carmine Galdi, candidato sindaco dell’Associazione “Iniziativa Popolare” e candidato alle primarie di coalizione del centrosinistra indette per il prossimo 6 marzo 2016, ha richiesto un incontro alla Commissione Straordinaria del Comune di Battipaglia sui seguenti punti:
- Situazione economica finanziaria dell’ente;
- Situazione sulle linee guida del Piano Urbanistico Comunale;
- Programmazione Opere Pubbliche;
- Situazione disagio Sociale.
«Prima di presentare una piattaforma programmatica, che potrebbe apparire come il “Libro dei sogni”, – scrive in una nota Carmine Galdi – è necessario prendere coscienza della realtà dei fatti.
In primo luogo – per Galdi – bisogna capire quali margini restano dopo il varo delle manovre di bilancio tracciate dalla Commissione Straordinaria, per evitare di scaricare ulteriori oneri sui cittadini. Le linee guida del Piano Urbanistico Comunale rappresentano l’altro strumento di riprogrammazione vera di Battipaglia, per agganciarla allo sviluppo previsto dal piano di coordinamento territoriale provinciale e regionale.
Un’attività – secondo Galdi – che dovrà tendere alla riorganizzazione del territorio, con il recupero urbanistico, l’incremento degli assi viari, la realizzazione di un’area Pip, la definizione del problema tra zona industriale e zona commerciale, la bonifica dell’area costiera, il rilancio della zona collinare, la valorizzazione delle periferie e del centro urbano, con la priorità assoluta alla salvaguardia ambientale.
Sulle opere pubbliche – conclude il candidato a Sindaco dell’Associazione “Iniziativa Popolare” Carmine Galdi – si dovrà effettuare uno screening concreto per verificare i progetti fattivi ed appaltare rapidamente i lavori. Sul disagio sociale, va monitorato costantemente l’andamento occupazionale sul territorio, per avere i dati su chi lavora e chi no; oltre alle problematiche da affrontare sulle questioni inerenti ai diversamente abili, ai minori, agli anziani e a quella popolazione più a rischio».
Battipaglia, 11 febbraio 2016