Allevamento “Lager” a Eboli:”Striscia la notizia” denuncia e Cariello sequestra

Dopo la denuncia di Striscia la Notizia, il Sindaco di Eboli Massimo Cariello sequestra l’allevamento lager.

In mattinata, il sindaco di Eboli con l’Assessore all’Ambiente Ginetti si è recato sul luogo segnalato dal Tg satirico di Canale 5 “Striscia la notizia”, con  vigili, servizio veterinario dell’Asl, guardie ambientali, gruppo zoofilo ed ha posto i sigilli alla struttura.

Sequestro Allevamento-Eboli-Massimo Cariello-Luigi Morena-Ennio Ginetti
Sequestro Allevamento-Eboli-Massimo Cariello-Luigi Morena-Ennio Ginetti

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Questa mattina è stato sottoposto a sequestro l’allevamento in località Casarsa dove i diversi capi ed esemplari erano tenuti in condizioni di assoluto degrado e sottoposti a numerosi rischi. In mattinata, il sindaco di Eboli si è recato personalmente sul luogo, la cui presenza era stata segnalata nelle ore precedenti da un servizio televisivo del Tg satirico “Striscia la notizia”, su segnalazione di una delle associazioni di difesa degli animali operanti sul territorio.

Il sindaco di Eboli ha condotto il sopralluogo insieme con vigili urbani, servizio veterinario della Asl Salerno, guardie ambientali, gruppo zoofilo ed alla presenza dell’assessore comunale all’ambiente ed alla tutela degli animali, Ennio Ginetti. Una volta giunti sul posto, le autorità comunali e sanitarie si sono resi conto del degrado che regnava all’interni dell’allevamento, condotto con strutture fatiscenti e nel degrado più assoluto, addirittura pericoloso per i capi presenti, sia bovini, sia cani.

Immediatamente è scattato il provvedimento di sequestro, alla presenza delle autorità, per la struttura di proprietà di un allevatore 64enne di Eboli. «Condizioni impossibili nelle quali far vivere ed allevare qualsiasi tipo di animale – ha commentato il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, che ha sollecitato con decisione il provvedimento di sequestro – Ringraziamo il tg satirico di Canale 5 ed il suo inviato Edoardo Stoppa, per averci segnalato questo enorme problema sul quale siamo però prontamente intervenuti. Quanto abbiamo visto è un’offesa non solo per gli animali, ma per l’intera comunità ebolitana, che vanta gradi di civiltà sicuramente maggiori. E’ un’offesa anche per la nostra amministrazione comunale, che anzi si è distinta per la massima attenzione nei confronti degli animali.

Basti ricordare – conclude il Primo cittadino di Eboli Massimo Cariello i recenti provvedimenti in favore, ad esempio, dei cani durante il periodo natalizio, quando abbiamo vietato che si esplodessero fuochi d’artificio, anche perché danneggiano inutilmente i cani; la recente regolamentazione sulle attività circensi sul suolo comunale, per le quali l’autorizzazione è condizionata al rispetto del trattamento degli animali secondo le convezioni internazionali e la stessa scelta di assegnare una delega specifica, nel nostro caso all’assessore Ennio Ginetti, per la tutela degli animali».

Eboli, 10 febbraio 2016

9 commenti su “Allevamento “Lager” a Eboli:”Striscia la notizia” denuncia e Cariello sequestra”

    • Forse perché la gente ha maggiore fiducia dei paladini laici televisivi o altro che delle autorità pagate dallo Stato?
      se cosi fosse saremmo al requiem della nostra società

    • Da quanto ho letto in giro il proprietario dell’allevamento da fine dicembre è in terapia intensiva all’ospedale perchè è stato incornato da un toro. Si potevano avvertire le autorità, ci si poteva organizzare per dare assistenza agli animali, invece no si chiama Striscia la Notizia. Risultato… si infanga il nome di una città e si espone l’allevatore ricoverato al linciaggio dell’opinione pubblica. Le autorità fanno un sopralluogo lampo, le associazioni ambientalista fanno il comunicato stampa e si salvano tutti la faccia. Come da tradizione il cetriolo gira gira finisce sempre al solito posto.

  1. io invito l’allevatore a fittare la propria azienda e a sostare davanti all’ingresso del comune con un trattore a cingoli e a pretendere dall’amministrazione il famoso “o post” come a tanti nullafacenti.

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