Lettera aperta di FISI Sanità al Governatore De Luca: Tutto quello che in Sanità campana c’è da sapere, anche quello che non vi diranno mai.
Sperpero di danaro pubblico e disagi per l’utenza, in Campania, vanno di pari passo oramai da decenni. Pur con un’alternanza tra governi di centrosinistra e centrodestra. Il denominatore comune è ed è rimasto una bad governance.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – FISI Sanità scrive una lettera aperta al Governatore della Campania Vincenzo De Luca sulle questioni della Sanità e dei servizi. La FISI denuncia: Sperpero di danaro pubblico e disagi per l’utenza, in Campania, vanno di pari passo oramai da decenni. Pur con un’alternanza tra governi di centrosinistra e centrodestra. Il denominatore comune è ed è rimasto una bad governance.
“Liste di attesa lunghissime, interessi economici di casta ed un sistema sanitario parallelo in cui a pagamento e solo a pagamento si gestiscono i ricoveri ospedalieri, queste sono solo alcune delle criticità denunciate al Governatore della Regione Campania” dichiara Rolando Scotillo “Infatti una casta di professionisti ha lucrato oltremodo attraverso prestazioni aggiuntive eccessive e prestazioni intramoenia a pagamento anche attraverso l’utilizzo di studi privati e senza alcun controllo.
I Dirigenti Sanitari apicali – prosegue Scotillo – addirittura per anni hanno goduto di un sistema che garantiva loro di autocertificare l’orario di servizio e le prestazioni rese arrivando in qualche caso ad autocertificare anche 31 giorni al mese di pronte disponibilità: per anni non sono state effettuate visite mediche per malattia poiché stranamente nessun Dirigente si ammalava.
Ma se il settore pubblico della sanità piange – fa osservare Scotillo – il settore della sanità accreditata non ride, infatti molte sono le omissioni delle commissioni di controllo nella verifica degli standard di accreditamento per ciò che attiene ai requisiti di risorse umane necessari all’espletamento delle prestazioni sanitarie nelle strutture accreditate: in media nelle strutture provvisoriamente accreditate vi è appena il 50 % del personale necessario prescritto dai regolamenti e dalle leggi regionali.
Per ciò che attiene agli appalti di servizi, – aggiunge Scotillo – quali pulizia, logistica ed assistenza domiciliare invece vi è stata una esternalizzazione selvaggia che non ha determinato risparmio alcuno, anzi ha fatto lievitare enormemente i costi i cui soli effetti sono condizioni di lavoro e paga dei dipendenti esternalizzati da terzo mondo, mentre i profitti degli appaltanti sono stellari ed in assenza del dovuto controllo dei servizi che sono sensibilmente al di sotto di sufficienti standard di qualità.”
L’invito della FISI al Governatore della Campania è quello di andare a fondo della denuncia esposta verificando quanto detto ed attivando tutte le forme di lotta contro chi, appartenente ad una casta e tutelando solo i propri interessi, ha portato al baratro i conti della sanità campana. “Dal canto nostro” – prosegue e conclude Scotillo – “andremo a fondo degli sperperi chiedendo alla Magistratura Contabile di recuperare tutte le somme indebitamente percepite e presseremo, sulle denunce presentate, la Magistratura Penale affinché faccia chiarezza sulle omissioni e gli abusi commessi da chi dovendo controllare non ha adempiuto al proprio dovere. Speriamo solo che la casta non orienti, come già fatto nel passato, anche la Magistratura. Ai Magistrati chiediamo di andare a fondo di ogni denuncia presentata, dal loro operato dipende la sconfitta della mafia dai colletti bianchi e del malcostume ed il buon funzionamento della pubblica amministrazione.”
Salerno, 10 febbraio 2016
De Luca,sblocco turnover in sanità,1200 nuovi posti,la mano dell’ uomo capace si vede.