Sabato 30 gennaio 2016, ore 18.00, Biblioteca Comunale Simone Augelluzzi Eboli: “Tribuna Letteraria. Punti di vista”.
Una rassegna letteraria dedicata a grandi e piccini e soprattutto pronta a soddisfare i gusti letterari anche dei più esigenti. Saranno viaggi in cui i vari autori porteranno con mano bambini, ragazzi ed adulti sopra, sotto, dentro e fuori il libro.
da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Eboli si appresta a diventare sempre di più città di arte e di cultura, ripartendo da uno dei luoghi simbolo della città: la Biblioteca Comunale intitolata a Simone Augelluzzi. Sabato 30 gennaio si inaugura una rassegna letteraria dedicata a grandi e piccini e soprattutto pronta a soddisfare i gusti letterari anche dei più esigenti. Il nome della rassegna la dice lunga rispetto agli ambiziosi obiettivi che punta a raggiungere: “Punti di vista. Tribuna letteraria”.
Presentare un autore è un momento magico, perché il lettore si trova faccia a faccia con chi ha materializzato pensieri e parole che ha assaporato, pagina dopo pagina. In quest’ottica, la rassegna tenterà di coinvolgere lettori appassionati, ma anche “semplici” curiosi, in incontri che possano essere stimolanti su vari temi, dall’attualità all’immigrazione, dalla fantasia alla realtà, passando per i romanzi storici. Saranno appuntamenti a cadenza regolare, due per ogni mese. Saranno viaggi in cui i vari autori che la rassegna ospiterà porteranno con mano bambini, ragazzi ed adulti sopra, sotto, dentro e fuori il libro.
Il primo appuntamento è fissato per sabato 30 gennaio, alle ore 18, con lo scrittore lucano Gianluca Caporaso. che presenterà il suo nuovo lavoro “Appunti di Geofantastica”. L’incontro è promosso ed organizzato dall’assessorato alle politiche scolastiche, dall’assessorato alla cultura e dall’ufficio cultura del Comune di Eboli, in collaborazione con il Mondo di Bò, libreria specializzata per bambini, ragazzi ed insegnanti.
Si tratta di racconti che narrano di città che, pur essendo realmente esistenti, sono completamente reinventate, a partire dai loro nomi. Un viaggio in cui la “Parola” prende il sopravvento sulla “Storia” e sulla “Geografia” e diventa così pretesto per inventare città immaginifiche e visionarie. In questo quaderno sono raccolti gli appunti lasciati da un viaggiatore straordinario, un viaggiatore capace di carpire le storie più intime e segrete delle città che attraversava e di ricostruire, con esse, una geografia fantastica, quanto illuminante. Sono racconti appuntati nei suoi diari, nei suoi quaderni e perfino a margine di qualche libro che portava con sé, arricchiti da disegni, piccoli collage o con foglie e fiori rubati agli alberi più esotici incontrati per strada.
Gianluca Caporaso vive a Potenza, dove è nato nel 1973. È laureato in Scienze della comunicazione a Salerno e specializzato in Comunicazione e Marketing al Master “UPA-Cà Foscari” di Venezia. Si occupa di solidarietà, progettazione culturale e di scrittura e collabora da anni con diverse associazioni culturali.
«La Biblioteca di Eboli deve essere riscoperta e deve diventare il principale centro culturale e aggregativo della città – spiega Angela Lamonica, assessore comunale alle politiche scolastiche -. Si tratta di un’idea fresca e giovane, che di certo saprà coinvolgere i fervidi lettori ed appassionare i meno appassionati. In calendario ci sono nomi importanti che sveleremo di volta in volta, per alimentare il gusto della sorpresa. Tutte le iniziative saranno pubblicizzate sui social e la campagna pubblicitaria è stata realizzata dai ragazzi del Liceo Artistico Perito-Levi, in collaborazione con lo studio fotografico di Luigi De Lucia».
Eboli, 29 gennaio 2016
«Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli. » (Matteo 18,12-14). La vera scommessa non è portare i giovani e gli adulti in biblioteca ma è portare la biblioteca ed i libri tra le pecorelle smarrite che in questo territorio abbondano. Educare non è permettere ed uno scolaro bravo di diventare ancora più bravo ma far si che chi è destinato a perdersi riesca ad avere una speranza. Compito arduo ma sicuramente più vicino al compito di un vero educatore.