Battipaglia & Amministrative. Il PD parte e fissa le Primarie; Lanaro si sfila; Ciotti si organizza; Forza Italia frena; Motta “galoppa”.
Dopo il dietro front di Lanaro e del Movimento prosindaco, per Bruno (PD): “Il problema che emerge è la mancanza di affidabilità e di rispetto di chi dovrebbe candidarsi a rappresentare la città, tirandosi fuori da un confronto democratico“.
da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Battipaglia politica è proprio un pianeta a parte. E’ così complicata e nello stesso tempo così veloce, che non si fa intempo a metabolizzare una iniziativa che immediatamente ne seguono a carretta infinite altre, e così mentre il Segretario cittadino del Partito Democratico di Battipaglia Davide Bruno, tenta di ricostruire un centrosinistra ormai rimaneggiato, ecco che come i granchi fa faticosamente un passo avanti e poi è costretto a farne immediatamente due indietro, tranne che non si scelga interlocutori che intendano partecipare, sia pure tardivamente ad un confronto democratico che attraverso le Primarie dovrebbe far emergere un candidato, che successivamente dovrebbe essere condiviso da tutti coloro i quali hanno accettato di parteciparvi.
«Il Partito Democratico, Scelta Civica, PSI, Repubblicani, Polis SA, Movimento Prosindaco, Iniziativa Popolare, Campania Libera – sciveva Davide Bruno in un comunicato stampa annunciando il raggiungimento di un accordo indicando anche la data delle Primarie di coalizione – riconoscendo il momento difficile per la nostra comunità, dopo tre anni di commissariamento, di necessità per riportare Battipaglia nei circuiti sovralocali e di sviluppo, si impegnano a costruire un’alleanza ampia e coerente in grado di garantire stabilità al governo della città nel segno del rinnovamento e della discontinuità scegliendo il proprio candidato attraverso un programma condiviso e le primarie del 6 marzo.
Si è inoltre, – annunciava Bruno – proceduto a comporre i gruppi per le regole e il programma della coalizione, con un rappresentante per ogni forza politica».
Sembrava fatta, e gli osservatori come le agenzie di stampa immediatamente ne comunicava gli esiti, quando dai social network, rimbalzava la notizia di uno “sfilamento” da parte di Enrico Lanaro, uno dei probabili candidati a Sindaco di Battipaglia che a tale proposito sulla sua pagina facebook scriveva: «Mi sono seduto ad un tavolo indetto dal PD con altre voci di questa sfida elettorale. Non immaginavo di dover rispondere a tante domande, ma voglio chiarire la mia posizione. Mi chiedete cosa significa la mia firma in coda a questo documento? Significa impegno per il bene comune. Nessuna dispersione di energie in veleni. Uomini che guardano negli occhi altri uomini per non fallire ancora ai danni della città. Politica è buon senso e confronto con le altre voci. Questo foglio, per altro una bozza scritta a mano senza autentiche con timbri di partito, non è evidentemente un accordo di schieramento. Per quanto si continui a fare il mio nome, tra le candidature possibili alle primarie, io non ho mai espresso questa volontà. Posso solo intendere di essere una possibile espressione unitaria, e mi lusinga che si veda in me il futuro, ma al momento non è nei piani della mia campagna elettorale. Allo stesso modo resta immutato il progetto di proseguire questa avventura nel rispetto del principio di scelta civica e di quanto ho fino ad ora detto ai miei elettori».
Parole quelle di Lanaro che dicono tutto, e come le pietre sono inerti non lasciando spazio al dialogo. Evidentemente Lanaro intende come confronto una convergenza sul suo nome e non ne fa mistero nel momento in cui egli bocciando le primarie e negando una sua partecipazione dice “Posso solo intendere di essere una possibile espressione unitaria“, senza lasciare spazi ad altre strade e smentendo categoricamente il documento sottoscritto anche dal “Movimento prosindaco” che sostiene Lanaro che si pubblica in copia a piè di pagina.
Insomma Enrico Lanaro si “sfila“, creando non poco imbarazzo in quella coalizione che faticosamente si cerca di mettere su. Un passo indietro che non fa comprendere perché mai si è seduto con i suoi suporters a quel tavolo e ancor più perchè mai si è consentito di far sedere a quel tavolo un Movimento o altre organizzazioni che non sono dei Partiti, e tenendo fuori altri Movimenti e altre Associazioni come “A717 Battipaglia e oltre” che sostiene Nicola Vitolo e “Comunità Storia e Futuro” che sostiene Pietro Ciotti.
Insomma questo PD non ne azzecca una e nello stesso tempo sbagliando a catena, allunga i tempi e complica le cose, ma costringe il Segretario cittadino del PD Bruno, a prendere atto delle dichiarazioni di Lanaro e a ribattere a quel “dietro front” con un’altra dichiarazione, che altri non è, che una presa d’atto di una esclusione da quel tavolo politico a tre gambe, del “Movimento prosindaco” e di Enrico Lanaro.
«Sono molto dispiaciuto per le parole di Lanaro. – scrive in un’altra nota aggiuntiva alla prima Davide Bruno – E sono dispiaciuto che disconosca l’accordo di coalizione e lo strumento delle primarie. Il documento redatto è un impegno della coalizione per un programma e un candidato condiviso. Ho promosso la costituzione del tavolo della coalizione e di fronte alle richieste di invitare anche il Movimento Prosindaco da parte dei sostenitori di Lanaro, ho accolto questa richiesta con il principio che ci sta guidando, quello di costituire una coalizione larga e coerente. Nelle riunione fatte abbiamo anche fornito i criteri principali per lo svolgimento delle primarie con l’accettazione di tutte le forze politiche presenti. Il problema che emerge è la mancanza di affidabilità e di rispetto di chi dovrebbe candidarsi a rappresentare la città, tirandosi fuori da un confronto democratico».
Ci stupisce il dispiacere di Bruno, e ci stupisce perchè mai per rincorrere alcuni si perde per strada altri e si corre il rischio di assottigliare sempre di più le proprie file. Bruno registra una “mancanza di affidabilità” del suo interlocutore Lanaro. Purtroppo ci vorrebbe qualcuno che spiegasse a Lanaro che in politica il confronto è alla base della partecipazione e sebbene egli sia una una buona persona, potrebbe non garantire la moltitudine di quelli che dovrebbero sostenerlo, perchè semmai non gli riconoscono capacità di dialogo, di ascolto, di moderazione e in ultimo ma non per importanza esperienza e capacità amministrativa, per nulla secondaria per chi vorrebbe fare il Sindaco di una Città importante come Battipaglia, e in un momento delicato come quella da cui faticosamente cerca di uscirne. Più che mancanza di affidabilità, quella di Lanaro è mancanza di esperienza che, ovviamente, lo fa scivolare sula buccia di una banana ritenendo possa essere “l’uomo della sintesi“, o “l’uomo della provvidenza“, più che uno dei tanti cittadini che aspirano ad essere candidati a Sindaco nella propria Città.
Se il PD fissando le primarie e costruendo una coalizione tenta faticosamente di partire, Lanaro ci ripensa e si “sfila” ritenendosi “l’uomo della sintesi“, Ciotti si organizza e cerca i candidati per le sue tre Liste civiche, Forza Italia frena sulla Francese e…. Motta? Gerardo Motta galoppa spalleggiato da Deputati, Consiglieri regionali, provinciali e dirigenti del PD. Insomma: Battipaglia punto e a capo.
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Documento centrosinistra
Battipaglia, 28 gennaio 2016