Eboli crocevia e “alfiere” della cultura nel Mezzogiorno

La Città di Eboli diventa il nuovo alfiere della cultura nel Mezzogiorno: firmato il protocollo tra il Comune a la Fondazione Gaeta.

Il protocollo Comune di Eboli-Fondazione Gaeta, oltre a sottolineare la collaborazione, istituzionalizza il Concorso Nazionale artistico-lettarario Carlo Levi, giunto quest’anno alla quarta edizione.

PROTOCOLLO-intesa-comune eboli-fondazione gaeta
PROTOCOLLO-intesa-comune eboli-fondazione gaeta

da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese

EBOLI – La firma del protocollo d’intesa tra Comune di Eboli e fondazione Luigi Gaeta sancisce un nuovo percorso che vede proprio nell’intesa la locomotiva per la promozione culturale di Eboli, non solo in vista di Matera 2019. Un protocollo che sottolinea la collaborazione ed istituzionalizza il concorso nazionale artistico-lettarario Carlo Levi, giunto quest’anno alla quarta edizione. Ma c’è di più, perché tra le ipotesi che saranno sviluppate, dopo il protocollo firmato questa mattina nell’aula consiliare di Eboli, c’è quella di raccogliere i lavori, alcuni di eccellente valore, presentati durante le edizioni del concorso e dare vita ad una vera e propria pinacoteca inserita nel Museo di Carlo Levi, che sarà affidato alla gestione della Fondazione Gaeta stessa.

cariello-gaeta-FIRMA-protocollo
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Il Comune diventa sempre più partner della Fondazione che ha, nel frattempo, intessuto rapporti con enti locali ed eccellenze della cultura nazionale, tanto da ritrovarsi negli organismi accreditati, su scala nazionale, in vista di Matera 2019. «Sul piano delle politiche culturali – ha detto il sindaco Massimo Cariello a commento del protocollo sottoscritto – oggi abbiamo realizzato il più importante atto dell’amministrazione comunale. Un atto di enorme valore, che sancisce l’impegno comunale, alla ricerca di un percorso che, con la Fondazione, ci porterà a promuovere sempre più il nostro territorio e le sue peculiarità culturali. L’attività della Fondazione e l’impegno del Comune hanno calamitato l’attenzione su Eboli del meglio delle cultura e del mondo scientifico nazionale e questo non può che essere un enorme obiettivo centrato. Così come è significativo che alfiere della partecipazione scolastica alle attività culturali messe in piedi dalla fondazione sia la scuola Virgilio, dove è massiccia la presenza di bambini di nazionalità straniera, vero esempio di buona integrazione».

Un percorso di promozione culturale e di crescita del territorio che è già partito attraverso una serie di intese. Lo annuncia direttamente la presidente della Fondazione, Rosaria Gaeta: «La partecipazione della scuola Virgilio ci consente di accedere alla suggestiva mostra realizzata per i 150 anni dell’Unità d’Italia, che esporremo. Con il Comune di Grassano abbiamo programmato percorsi turistici, che coinvolgono anche Eboli, Aliano e Matera stessa. I sindaci di questi Comuni, inoltre, assegneranno un loro premio in occasione del concorso nazionale Carlo Levi tra qualche mese. Nel prossimo giugno, una squadra di minibasket di Eboli, con bambini di quinta elementare, parteciperà ad un torneo a Matera: si tratta di un torneo nazionale, dove l’integrazione sarà l’obiettivo principale».

Non finisce qui, perché il comitato scientifico della Fondazione ha annunciato alcuni prossimi appuntamenti. Su ogni iniziativa aleggia il “peso della cultura”, quando c’è, come ha sottolineato il presidente della lega dei Comuni, Aldo Morra: «Dove c’è cultura, la cultura c’è». Innanzitutto, un appuntamento a breve, il prossimo 28 gennaio, con il professore Giulio Tarro, che proprio ad Eboli annuncerà i risultati dello studio scientifico per combattere le neoplasie con l’utilizzazione dei virus. Più avanti, invece, appuntamento letterario curato dal filosofo Giuseppe Cantillo, imperniato sul volume “La paura della libertà”, di Carlo Levi che, come ha detto lo stesso Cantillo «rappresenta la visione dello scrittore sulla società meridionale, legata alla sottomissione all’autorità».

Eboli, 24 gennaio 2016

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