Avviata la discussione per la costituzione del Comitato per il “NO” al Referendum Costituzionale.
Anche ad Eboli, su iniziativa dei “Cittadini per il NO alle riforme Renzi-Boschi”, si è avviato il percorso per la costituzione del Comitato per il “NO” al Referendum Costituzionale sulla modifica della costituzione imposte dal Governo.
da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Domenica mattina decine di persone, espressione di forze politiche, movimenti politici e culturali e singoli cittadini, hanno accolto l’invito ad incontrarsi per avviare la discussione per la costituzione del Comitato per il “NO“.
E’ stata una discussione appassionata e di alto profilo, che ha consentito di porre l’accento sui rischi per l’agibilità democratica nel nostro paese. Il combinato disposto dello stravolgimento della Costituzione, della legge elettorale Italicum, e di altre normative drammaticamente negative (come quella sulla scuola e quella sul lavoro) finiscono per rappresentare una vera minaccia alla nostra Democrazia, soprattutto se considerate in un contesto di un’Europa che, decisamente, non sembra avere fra i suoi principali obiettivi la tutela degli spazi democratici ed è tutta tesa, viceversa, a garantire i grandi interessi finanziari, diventando ben altra cosa da quella che i grandi europeisti avevano immaginato!
Un battaglia, quella referendaria, che sicuramente verrà ad essere svolta in un clima non favorevole, vista l’attenzione dei cittadini rivolta ad altre drammatiche e più contingenti questioni, a partire da quella del lavoro. Pesano la grande sfiducia che ormai regna verso le forze politiche e le istituzioni, e l’allinearsi dei mezzi di informazione ridotti al ruolo di portavoce delle posizioni del Governo.
A questa battaglia, però, una città dalle tradizioni democratiche come Eboli non può e non vuole sottrarsi!
Una battaglia che va condotta con grande determinazione, con il coinvolgimento di tutti i cittadini al di là di ogni appartenenza politica o culturale, recuperando il valore della costante presenza nei quartieri e nelle piazze per una capillare opera di informazione, utilizzando in modo intelligente i moderni mezzi di comunicazione, ponendosi l’obiettivo di favorire la nascita dei Comitati per il “NO” in tutti i paesi della Piana del Sele.
Già giovedì 21 l’invito è quello di essere a Salerno per partecipare alla nascita del Comitato nel capoluogo di provincia, e per incominciare ad avere un quadro chiaro anche del dibattito e delle scadenze nazionali.
Il percorso che si è delineato nella riunione ebolitana di domenica scorsa prevede un primo appuntamento venerdì prossimo 22 gennaio, al quale già sono invitati a partecipare tutti i soggetti ed i cittadini interessati che abbiano a cuore le sorti della Democrazia di questo paese, per definire la convocazione di una assemblea pubblica cittadina da tenersi nella prima decade di febbraio, dalla quale nasca effettivamente il comitato per “NO” prevedendo e rinviando in quella sede la fase organizzativa, la individuazione delle figure rappresentative del Comitato, la scelta della sede del Comitato stesso e il calendario di appuntamenti e di iniziative.
L’Assemblea pubblica, dovrà essere un vero Movimento di partecipazione e di luogo delle Decisioni nel quale i cittadini tutti, le Associazioni, le Forze Sociali, sono chiamate a svolgere un ruolo da protagonisti.
Eboli, 20 gennaio 2016
Ottima e grande iniziativa coinvolgere tutta la piana del sele terra di grande tradizione di democrazia, grazie a questo gruppo di cittadini per la iniziativa,con la certezza che in tanti daranno il propio contributo a questa grande iniziativa.
Strano articolo. Allora Domenica mattina si sono incontrate delle persone… dove?chi? a fare che? Per avviare la discussione, bene.
Poi… “Già giovedì 21 l’invito è quello di essere a Salerno per partecipare alla nascita del Comitato nel capoluogo di provincia, e per incominciare ad avere un quadro chiaro anche del dibattito e delle scadenze nazionali.”….a Salerno dove? a che ora? Chi ci sta?
Infine.. “un primo appuntamento venerdì prossimo 22 gennaio, al quale già sono invitati a partecipare tutti i soggetti ed i cittadini interessati che abbiano a cuore le sorti della Democrazia” ….. dove? a che ora? a fare che? Chi ci sta? C’è almeno un rinfresco?
Si o No o Ni,strutturalmente cambia ben poco,le istituzioni non le fanno solo le leggi ma gli uomini
“PER CHI SUONA LA CAMPANA. La campana suona anche per te.”
Dal titolo di un famoso romanzo di Ernest Hemingway
uno dei più grandi scrittori del novecento il quale, una volta, affermò che UN UOMO INTELLIGENTE A VOLTE E’ COSTRETTO AD UBRIACARSI PER PASSARE IL TEMPO CON GLI STUPIDI…
Tutto ciò premesso, ritengo che l’iniziativa per la costituzione di un COMITATO PER IL NO ad Eboli che raccolga anche le adesioni di tanti paesi del basso ed alto Sele possa significare un grande segnale di ripresa delle lotte democratiche, sociali e civili che, in passato,le nostre popolazioni hanno vissuto da protagoniste.
La battaglia per il NO al ricatto governativo che si avvia a diventare sempre più una sorta di referendum populistico alla sudamericana pro o contro Renzi e il renzismo, assume il carattere di una vera e propria lotta di civiltà.
E condivido pienamente lo spirito con cui vanno nascendo questi comitati: apertura a tutti i movimenti, le organizzazioni, le forze politiche e culturali nonchè a chiunque cittadino voglia dare il proprio contributo al di là delle appartenenze politiche od ideologiche.
Una cosa però deve essere ben chiara: PORTE SBARRATE ALLE SEGRETERIE DEI PARTITI che potranno liberamente concorrere alla lotta democratica contro lo stravolgimento della Costituzione Italiana, ma non deve essere loro concesso di fagogitare i suddetti Comitati o peggio ancora di strumentarizzarli a fini elettoralistici.
Ho letto il giornale stamattina ed ho rivisto in questa occasione un volto famoso a Eboli: quello della Imparato di SEL. Per carità nulla da dire sulla persona. Ma noto che sono sempre gli stessi a cavalcare le “onde” che di volta in volta si presentano nel nostro paese. Mai una faccia nuova.
Questa mattina sulla stampa ho letto l’articolo sul comitato del No in Eboli, ebbene se c’era l’idea di votare no al referendum con questi soggetti presente nel comitato, adesso sono orientato per un voto diverso.
I sondaggi sul referendum sono per Renzi,il bicamenralismo perfetto e le altre opzioni da cancellare vengono viste come vecchiume, se la sinistra non si adegua sparirà in due anni, non sanno neanche loro dove voltarsi,sbagliano ogni uscita, spiace ma è cosi
IO TENGO 101 ANNI e prego il Signore di farmi restare mentalmente lucido per questo poco tempo da vivere ancora che, nella Sua bontà, mi vorrà concedere.
Ci tengo a conservare efficiente il cervello perchè credo che ho ancora tante cose da imparare.
Invece noto in giro tanti supermen e tanti campanari che, probabilmente, sono sempreglistessi pensatori convinti di avere in tasca la verità rivelata.
Costoro affermano di essere contro i promotori del NO al referendum perchè “vedono sempre le stesse facce”… Cioè, in poche parole, sol perchè gli è antipatico qualche personaggio che hanno intravisto all’assemblea di domenica scorsa, sono orientati per il SI come una forma di dispetto contro costoro!
Ma vi sembra seria una tale posizione?
Io sono vecchio e fisicamente malandato ma il mio buonsenso mi spinge ancora a fare le scelte politiche, civili, culturali,ecc… non in base all’antipatia o simpatia delle persone bensì in merito alle proposte che vengono avanzate dai partiti, dalle associazione, dai movimenti.
Invece no. Secondo loro mi è antipatico Tizio? E non vado a controllare neanche quello che afferma: a priori lo condanno come, vecchio, sorpassato, incapace…gufo ed altri improperi.
A me, sin da piccolo hanno insegnato a rispettare sempre le idee altrui a prescindere dalla simpatia o antipatia che, direbbe Kant, non sono “categorie sociali” ma appartengono alla sfera del privato che nulla ha a che fare con le scelte di carattere generale.
Per concludere vorrei esprimere la mia opinione in merito a questo prossimo referendum che si terrà ad ottobre prossimo. Se il Signore mi darà la forza di arrivare a vivere fino ad allora andrò in cabina a segnare una croce convinta sul NO. Ritengo, infatti, che la nuova legge elettorale italicum strettamente legata al referendum,sia peggiore dell’attuale porcellum.Infatti, oltre ad un Senato di 100 membri tutti scelti tra consiglieri regionali, sindaci e senatori a vita, avremo una Camera dei Deputati sempre composta da 630 membri di cui circa 550 nominati, in qualità di capilista, dai rispettivi segretari nazionali!
E QUESTO PROPRIO NON MI STA BENE: Non desidero affatto che almeno per un altro ventennio i miei figli e i miei nipoti non potranno scegliere direttamente i propri rappresentanti nazionali così come prevede la nostra Costituzione sin dall’art.1: L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO.
Grazie a tutti coloro che sono riusciti a leggermi fin qui.
IL GRANDE NONNO
COSTITUZIONE 1° BENE COMUNE
Nel covento di San Francesco ieri sera in salone grandissimo c’e stato un incontro con il comitato per il NO al referendum, sala affolatissima da moltissimi giovani FACCE FRESCHE e anche qualche testa con capelli bianchi le solite facce antipatiche ma sopratutto cerano tanti campanili: valle del sele – valle dell’irno – picentini – cilento – costa amalfi ed altri dove stanno per cosstituire tanti comitati.Tutti questi campanili avevano delle belle campane e il loro suono era molto gradevole.
nel covento di san Francesco di Salerno, presentazione del comitato provinciale del no
Grazie per l’informazione. Nel comunicato (scritto malissimo) mancavano proprio questi dati essenziali.