L’1% delle persone è più ricco del resto del mondo, il 99% sempre più povero. Tra i 62 straricchi 2 italiani: La vedova Ferrero e Del Vecchio.
La denuncia in un rapporto di Oxfam: Nel 2010 erano 388, l’anno scorso 85, quest’anno 62, i «Paperoni» che possiedono la stessa ricchezza di metà della popolazione più povera. Solo 6 anni fa erano 388. La disuguaglianza è sconcertante.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
ROMA – La ricchezza detenuta dall’1% della popolazione mondiale, i “paperoni” del pianeta, supererà nel 2016 quella del restante 99%Oxfam, degli abitanti. La denuncia arriva dal rapporto “Grandi disuguaglianze” messo a punto da la confederazione internazionale (composta da 17 organizzazioni di diversi paesi), attiva sul fronte umanitario e su quello dello sviluppo.
Per Oxfam «l’esplosione della disuguaglianza frena la lotta alla povertà in un mondo dove oltre un miliardo di persone vive con meno di 1,25 dollari al giorno, e 1 su 9 non ha nemmeno abbastanza da mangiare». La direttrice esecutiva di Oxfam International, Winnie Byanyima, si chiede: «Vogliamo davvero vivere in un mondo dove l’1% possiede più di tutti noi messi insieme? La portata della disuguaglianza è – rimarca – semplicemente sconcertante e nonostante le molte questioni che affollano l’agenda globale, il divario tra i ricchissimi e il resto della popolazione mondiale rimane un totem, con ritmi di crescita preoccupanti». Secondo il direttore Generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri, «se il quadro rimane quello attuale anche le elite ne pagheranno le conseguenze».
Quello che si evidenzia nel rapporto è che un numero sempre più piccolo di Paperoni controlla una quantità sempre maggiore della ricchezza complessiva del Pianeta. Questa è l’istantanea scattata da Oxfam International (osservatorio con base in Inghilterra), figlia di quella sperequazione che la crisi finanziaria ha reso più acuta. L’analisi di Oxfam rivela come le 62 persone con i patrimoni più consistenti della Terra controllano la metà della ricchezza complessiva nel mondo. Si va ben al disotto quindi del famoso 1% di abitanti privilegiati nelle cui mani si concentrava lo stesso ammontare di ricchezze suddiviso fra il restante 99 per cento. Percentuale ripetuta allo sfinimento da quei movimenti di protesta che si battono contro le diseguaglianze ampliate dalla crisi di Wall Street e dei debiti sovrani, e che hanno allargato la forbice tra ricchi e poveri andando a indebolire la classe media, sino a cancellarla del tutto in alcuni casi come è avvenuto in maniera molto accentuata in Italia.
La dinamica a cui si è assistito negli ultimi 5 anni mostra, secondo Oxfam, che il patrimonio della metà meno abbiente della popolazione mondiale – circa 3,6 miliardi di persone – è sceso del 41% (pari a mille miliardi di dollari). Allo stesso tempo, la ricchezza dei 62 super miliardari che capeggiano la classifica dei Paperoni del mondo stilata ogni anno da Forbes (sulla cui edizione del 2015 è stato condotto lo studio Oxfam) ha accumulato oltre 500 miliardi di dollari, fino a 1760 miliardi complessivi. Di chi stiamo parlando? Dei vari Bill Gates, fondatore di Microsoft, con 79,2 miliardi di dollari, Carlos Slim, magnate messicano delle telecomunicazioni, 77,1 miliardi, Warren Buffet, l’oracolo di Omaha e guru degli investimenti, che tra beni e denaro vanta un patrimonio di 72,7 miliardi di dollari.
Fra i 62 ricchissimi ci sono anche due italiani, Maria Franca Fissolo (residenza a Monaco), vedova di Michele Ferrero, che grazie a Nutella può vantare ricchezze pari a 23,4 miliardi di dollari, al trentaduesimo posto nella classifica, e Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, forte d’un patrimonio di 20,4 miliardi, grazie a cui conquista la quarantesima posizione.
A far volare gli «inarrivabili» del Pianeta, ma non certo tutti, sono i paradisi fiscali e le abilità in materia di «gestione della ricchezza». Ammonta a circa 7600 miliardi di dollari il patrimonio complessivo conservato «off-shore», oltre la somma dei Pil di Germania e Regno Unito. L’ampliamento del divario di ricchezza, quindi di quello sociale, vale pure per l’Italia, conferma la sezione dello studio dedicata al nostro Paese, con l’1% dei cittadini che controlla quasi un quarto (il 23,4%) della ricchezza nazionale netta. Mentre fra 2000 e 2015 metà dell’incremento del benessere è finito in tasca ad appena un 10% di fortunati.
Negli Usa si va ben oltre con distanze ancora più accentuate visto che i 400 «top-billioner» contano nei loro forzieri 234 mila miliardi di dollari. E in base a una ricerca dall’Institute for Policy Studies, i 20 Paperoni a stelle e strisce – fra cui filantropi come Gates, Buffet, Mark Zuckerberg, Jeff Bezos, Larry Ellison, Michael Bloomberg o i fratelli Koch – si ripartiscono l’equivalente di ciò che è in possesso dal 50% dei loro connazionali, 152 milioni di anime, al netto delle donazione al riparo da fiscalità. Un’istantanea sinistra che arriva in coincidenza dei lavori del World Economic Forum di Davos, in Svizzera, raduno globale dei personaggi più potenti (e ovviamente più ricchi) del Pianeta.
L’Italia non è da meno in questa classifica allarmante: i dati del 2015 mostrano che l’1% più abbiente degli italiani detiene il 23,4% della ricchezza nazionale netta, una quota che in valori assoluti è pari a 39 volte la ricchezza del 20% più povero dei nostri connazionali. Nel corso degli ultimi 15 anni oltre metà della ricchezza è finita ad ingrossare i patrimoni del 10% più possidente.
ECCO CHI SONO I 62 PAPERONI
#1Bill Gates
#2Carlos Slim
#3Warren Buffett
#4Amancio Ortega
#5Larry Ellison
#6Charles Koch
#7David Koch
#8Christy Walton
#9Jim Walton
#10Liliane Bettencourt
#11Alice Walton
#12S. Robson Walton
#13Bernard Arnault
#14Michael Bloomberg
#15Jeff Bezos
#16Mark Zuckerberg
#17Li Ka-shing
#18Sheldon Adelson
#19Larry Page
#20Sergey Brin
#21Georg Schaeffler
#22Forrest Mars
#22Jacqueline Mars
#22John Mars
#25David Thomson
#26Jorge Paulo Lemann
#27Lee Shau Kee
#28Stefan Persson
#29George Soros
#29Wang Jianlin
#31Carl Icahn
#32Maria Franca Fissolo
#33Jack Ma
#34Prince Alwaleed Bin Talal Alsaud
#35Steve Ballmer
#36Phil Knight
#37Beate Heister & Karl Albrecht
#38Li Hejun
#39Mukesh Ambani
#40Leonardo Del Vecchio
#41Len Blavatnik
#42Tadashi Yanai
#43Charles Ergen
#44Dilip Shanghvi
#45Laurene Powell Jobs
#46Dieter Schwarz
#47Michael Dell
#48Azim Premji
#49Theo Albrecht
#50Michael Otto
#51Paul Allen
#52Joseph Safra
#53Anne Cox Chambers
#54Susanne Klatten
#55Pallonji Mistry
#56Ma Huateng
#57Patrick Drahi
#58Thomas & Raymond Kwok
#59Stefan Quandt
#60Ray Dalio
#60Vladimir Potanin
#62Serge Dassault
Roma, 19 gennaio 2016