Riassegnazione della dr.ssa Rescigno all’Ospedale di Sarno: il giudice del lavoro dà ragione all’Asl.
Il Giudice ha ritenuto infondato il pregiudizio irreparabile paventato dalla dott.sa Rescigno non ravvisando una dequalificazione professionale atteso che il rientro presso il P. O. di Sarno.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Il giudice della sezione Lavoro del Tribunale di Nocera Inferiore dott. Carlo Mancuso ha depositato, in data 14 gennaio 2016, l’ordinanza ex art. 700 c. p. c. avverso il ricorso proposto dalla dott.ssa Carmela Rescigno, dirigente medico dell’Asl Salerno.
La ricorrente aveva contestato il provvedimento di riassegnazione al Presidio Ospedaliero di Sarno, adottato dal Commissario straordinario dell’Asl Salerno, avv. Antonio Postiglione, ritenendo valida la sua assegnazione provvisoria presso l’OBI, struttura del Pronto soccorso, dell’Ospedale di Nocera Inferiore, disposta dalla precedente gestione.
L’Asl Salerno, rappresentata e difesa dagli avvocati Walter Maria Ramunni e Marco Forlenza, ha ottenuto il rigetto del ricorso d’urgenza ritenuto infondato per l’assenza del fumus boni iuris e del periculum in mora.
In merito il giudice Mancuso ha ritenuto pienamente valido il provvedimento a firma dell’avv. Antonio Postiglione. Inoltre ha ritenuto infondato il pregiudizio irreparabile paventato dalla dott.sa Rescigno non ravvisando una dequalificazione professionale atteso che il rientro presso il Presidio Ospedaliero di Sarno era stato disposto dal Commissario straordinario quale dirigente medico e nelle mansioni proprie del profilo di appartenenza considerando la contestazione del tutto carente di documentazione e di prova.
La vicenda era approdata in Parlamento ed in Consiglio Regionale con interrogazioni del deputato Edmondo Cirielli al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del consigliere regionale Alberico Gambino al presidente della Commissione Sanità della Regione Campania sostenendo l’illegittimità del provvedimento adottato dal Commissario straordinario.
Salerno, 16 gennaio 2016