L’Autorità Nazionale Anticorruzione si è espressa sull’incarico nel CdA dell’ASI del Sindaco Cariello: “non esiste alcuna incompatibilità”.
L’ANAC, attraverso una comunicazione al Comune di Eboli, ha sentenziato che non esiste alcuna incompatibilità in capo al sindaco di Eboli. La pronuncia a seguito di un ricorso da parte del Consigliere di FI Cardiello.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – L’Autorità Nazionale Anticorruzione ANAC, l’organismo guidato dal giudice Raffaele Cantone, – si legge in una nota dell’Ufficio stampa del Comune di Eboli – ha finalmente messo una pietra tombale sulla polemica pretestuosa di chi accusava il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, di una presunta incompatibilità tra la carica di primo cittadino ed il ruolo di consigliere nel Consiglio di Amministrazione del consorzio ASI. La pronuncia dell’Organismo garante presieduto da Cantone, a seguito di un ricorso presentato dal Consigliere di opposizione di Forza Italia Damiano Cardiello.
«L’ANAC, – ha commentato il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, una volta notificatagli la nota dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. – attraverso una comunicazione giunta in mattinata ad Eboli, ha finalmente sentenziato che non esiste alcuna incompatibilità in capo al sindaco di Eboli, come invece ricorsi ed accuse immaginavano di potere sostenere. Avevamo ragione, – aggiunge il Sindaco – ma lo sapevamo bene, perché conoscevamo la disciplina ed eravamo consapevoli di essere nel giusto e nella legalità, anche se qualcuno ha inutilmente tentato di pescare nel torbido.
Gli incarichi di amministratore di enti pubblici e privati in controllo pubblico sono presidente con deleghe gestionali dirette, amministratore delegato ed assimilabili – si legge nella nota dell’Autorità Nazionale Anticorruzione -. In assenza di affidamento di deleghe di carattere gestionale, non possono ricorrere cause di inconferibilità ed incompatibilità. Quindi – conclude la nota con riferimento specifico al caso Eboli – in assenza di cariche gestionali nel consorzio ASI, per chi riveste cariche politiche non può configurarsi l’ipotesi di incompatibilità».
L’intervento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione chiude la polemica creata qualche mese fa e che aveva gettato forme di discredito sul primo cittadino di Eboli e sulla stessa città. Ora si volta pagina, anzi si ritorna alla normalità.
Ogni volta che si lanciano accuse, sospetti e veleni contro i rappresentanti si mette in atto una forma di discredito di tutto il territorio e della stessa città – commenta ancora il sindaco di Eboli, Massimo Cariello -. Specie se, come accaduto nel nostro caso, c’è chi si affanna ogni giorno nell’inutile tentativo di scovare ipotesi di irregolarità che non esistono, mentre noi lavoriamo per la ripresa della nostra città ed il benessere dei cittadini. Ora voltiamo pagina e lasciamo alla rabbia di pochi l’esercizio di veleni e sospetti. Crediamo che Eboli abbia bisogno di amministratori attenti, non di chi guarda con diffidenza e tenta di ostacolare il governo della città».
Eboli, 15 gennaio 2016
I giornali amici “Per Cariello è giunta la verità: il suo incarico non è incompatibile”. Sul giornale nemico “Cariello salvato da Cantone”. SALVATO DA CANTONE??? Vi rendete conto.
I fatti oggettivi sono quelli, sono gli occhi e le teste che sono diverse. Alcune in mala fede.
Non ho votato Cariello ma ne faccio un fatto di buon senso.
Il diritto é interpretazione,poi un incarico più non guasta mai.
😉
Consorzio ASI ? E che roba è ? A cosa serve ?
Ennesima dimostrazione di quanti enti pubblici inutili esistano in Italia : poltrone retribuite a caro prezzo dai cittadini,su cui siedono culetti pagati per non fare una beneamata cippa !