Scandalo sangue: Il Sen. Cardiello (FI) interroga il Ministro e chiede un’ispezione

Scandalo del sangue, il Sen. Cardiello di Forza Italia interroga il Ministro della Salute Lorenzin e chiede un’ispezione.

Cardiello: “La Regione Campania intervenga immediatamente sulle donazioni del sangue. Lo scandalo deve finire. Questa situazione mette a serio rischio la salute dei cittadini e comporta spese milionarie per le ASL.

Beatrice_Lorenzin
Beatrice_Lorenzin

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

ROMA – Il Sen. Franco Cardiello del Gruppo parlamentare a Senato di Forza Italia, interviene sullo scandalo delle donazioni del sangue:Quanto sta accadendo in Regione Campania – scrive Cardiello in una nota stampa politica – lascia perplessi ed esterrefatti.

A pensare – aggiunge Cardiello – che l’emergenza sanguedovrebbe essere sempre gestita in maniera attenta e trasparente, ma in questo momento si registra un accentramento di prelievi che fa sorgere troppi dubbi sulla negligenza degli organi regionali.

Sen. Franco Cardiello
Sen. Franco Cardiello

Dalle raccolte del sangue – prosegue il Senatore forzista – si è passati alla raccolta presso pochissime strutture che rivendono alle ASL le sacche contenenti “oro rosso“. Questa situazione mette a serio rischio la salute dei cittadini e comporta spese milionarie per le ASL di tutta la Campania.

Ho inviato – conclude la sua nota politica il Sen. di FI Franco Cardielloapposita interrogazione parlamentare per far si che gli ispettori del Ministero della Salute, intervengano prontamente. Lo scandalo deve finire. Si allega atto ispettivo, depositato in data 13/01/2016».

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Senato della Repubblica
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Sen. Franco Cardiello – Al Ministro della Salute Betrice Lorenzin

Premesso che: –

con lettera inviata il 6 gennaio 2016, il Presidente dell’AVIS Regionale Campania ha ricordato al Ministro in indirizzo che è entrata in vigore dal 1° luglio 2015 la norma dell’Accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010 che disciplina il rapporto tra le unità di raccolta associative ed i Servizi Immunotrasfusionali (SIT), nonché le modalità operative delle Unità di Raccolta ;

le recenti disposizioni vigenti vietano l’utilizzo di strutture temporanee per effettuare le attività  di raccolta del sangue ed hanno imposto l’utilizzo di autoemoteche. Ciò ha comportato per le associazioni del volontariato del sangue, comprese quelle accreditate in Campania, di dotarsi degli idonei automezzi, impegnando a tale fine ingenti risorse economiche, attraverso anche forti esposizioni bancarie;

nella sola Regione Campania il 70% del sangue utilizzato dalle strutture ospedaliere è fornito ai Servizi Immunotrasfusionali (SIT) da donatori AVIS;

le associazioni accreditate possono procedere nelle loro attività di raccolta del sangue solamente a seguito di parere favorevole da parte di visite ispettiva poste in essere dalla Regione. La Regione Campania non ha dato, inspiegabilmente, alcun seguito, sino ad oggi, alle ripetute richieste di ispezione da parte delle associazioni. Tale negligenza rappresenta un serio pericolo per la salute dei cittadini;

ci si interroga se tale irragionevole e non scusabile inerzia sia voluta e se vi siano soggetti che possano trarne beneficio;

chiede di sapere,

se non ritenga opportuno disporre un ispezione Ministeriale per accertare responsabilità e i motivi dell’inerzia della Regione;

se non intenda intervenire, con potere sostitutivo, per superare il protrarsi dell’inadempienza della Regione.

Roma, 15 gennaio 2016

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