Quarto: Il Sindaco Capuozzo non si dimette e sfida Grillo

Il Sindaco di Quarto Capuozzo: «Non mi dimetto». Poi va in Procura ed è interrogata per 3 ore.

Capuozzo sfida Grillo e 5Stelle: «Non me ne vado, porterò avanti il progetto dei Cinquestelle senza simbolo». Mentre è previsto per la prossima settimana un’audizione in Commissione Antimafia.

Rosa-Capuozzo
Rosa-Capuozzo

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

NAPOLI – Il sindaco di Quarto non si fa vedere per tutta la giornata, sceglie il silenzio. Alle 15.55, dopo una lunghissima riunione, il consigliere comunale Gianluca Carotenuto, accompagnato dai colleghi di maggioranza, legge un comunicato del sindaco e dei suoi 16 consiglieri: «Nonostante l’espulsione di questa mattina, per senso di responsabilità l’amministrazione va avanti». La Capuozzo è giunta intorno alle 16 in Procura a Napoli per essere interrogata in qualità di testimone dal pm Henry John Woodcock. L’interrogatorio è cominciato poco dopo che il pm aveva ascoltato, sempre in qualità di teste, il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Concetta Aprile e il capogruppo grillino Alessandro Nicolais. Il sindaco di Quarto ha lasciato la Procura dopo tre ore di interrogatorio: «Continuerò a lavorare per Quarto – ha detto – e porterò avanti il grande progetto dei Cinquestelle senza simbolo».

Beppe-Grillo
Beppe-Grillo

Non denunciò il ricatto perché temeva che la vicenda avrebbe potuto avere conseguenze negative sull’amministrazione del Comune. E se in un primo momento minimizzò le minacce, anche con gli esponenti del Movimento Cinque stelle nelle cui liste è stata eletta, è solo perché la consapevolezza di essersi venuta a trovare sotto ricatto è maturata nel tempo. Sono alcune delle spiegazioni, secondo le poche notizie trapelate al termine dell’interrogatorio, offerte dal sindaco di Quarto.

La Aprile, parlando con i giornalisti all’uscita della procura, ha escluso che nella telefonata con il sindaco si sia fatto riferimento a ricatti. «Siamo persone oneste, forse sprovvedute, ma onestissime, agnelli – ha detto – in mezzo ai lupi». «Non c’era nessun ricatto, non poteva esserci – ha ribadito – perché sulla casa non vi era stata alcuna irregolarità». A proposito di De Robbio ha sostenuto che era «pressante, insistente, provocatorio». Ma ha sempre ribadito la correttezza del proprio operato e di quello del sindaco. «Sulla trasparenza nostra – ha detto – non si discute. Io non transigo».

La Capuozzo «è arrabbiata ma anche decisa», rivelano i componenti del suo staff e i consiglieri di maggioranza che nelle ultime ore sono stati in contatto con lei. Nonostante sia «molto provata da questa tempesta mediatica che ha pochi precedenti». Il fronte dei consiglieri che sostengono il sindaco è comunque compatto: «Ci siamo confrontati – ha detto il consigliere Gianluca Carotenutoabbiamo votato e abbiamo deciso di restare accanto a Rosa».

Intanto l’ufficio di presidenza della Commissione Antimafia ha approvato poco fa, con il consenso di tutti i Gruppi, la proposta di acquisire dalla Procura gli atti dell’inchiesta di Quarto e audire già la prossima settimana il sindaco Capuozzo. A renderlo noto è il capogruppo del Pd in Commissione Antimafia, Franco Mirabelli. «Si fa per Quarto ciò che si è fatto per Ostia, Roma e tanti altri comuni – commenta il senatore Mirabelli – si fa, insomma, ciò che è prassi per la Commissione».

Quarto – Napoli, 13 gennaio 2016

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