La lista dei candidati a Sindaco del PD si allunga, c’é anche l’ex Sindaco di Serre Palmiro Cornetta: “Battipaglia è una Città metropolitana“.
Cornetta abbatte i limiti “geografici” e si candida alle Primarie e risponde con cinque perché: “E’ una Città giovane, avamposto della speranza e del futuro. E’ l’esempio dell’operosità e della ricchezza. Ho maturato l’esperienza giusta. E ho come stella polare l’onestà e Battipaglia ne ha bisogno“.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – La lista dei candidati a Sindaco di Battipaglia si allunga, e così dalle parti del Partito Democratico oltre a: Pietro Ciotti dell’Associazione “Comunità Storia e Futuro”; Nicola Vitolo dell’Associazione “A717 Battipaglia e oltre”; Enrico Lanaro della società civile; Il Segretario Provinciale PD Nicola Landolfi; e in ultimo, per ora, l’ex Sindaco di Serre Palmiro Cornetta; tutti o quasi tutti, segrereria cittadina permettendo, si sono candidati a pertecipare alle Primarie, indette in tutte le Città della provincia per il 20 di marzo prossimo.
Data, che in qualche modo, per la scelta del candidato Sindaco di Battipaglia, sembra si voglia ignorare, ritenendo a giiusto o a ragione che la candidatura del Segretario Provinciale Landolfi, potesse essere inclusiva di tutte le anime interne al PD e semmai escludendo a priori altre personalità politiche che, a giudicare dai vari comunicati, sarebbero “autocandidature”, oppure non sufficientemente rappresentative, o che non rappresenterebbe storie e tradizioni dei Democratici o peggio che farebbero solo confusioni non avendo progeti e programmi ma solo mire personalistiche.
Considerazioni che trascurano le modalità con le quali molti di loro hanno praticato nel tentare di partecipare ad una “selezione” politica attraverso un confronto democratico di base come, lo strumento delle Primarie di Partito o di coalizione, atteso che il PD e tutti parlano di Centrosinistra, ma purtroppo non si comprende quali altre forze politiche ne farebbero parte se non quelle Associazioni che in ogni caso orbitano a sinistra e sono ispirate da personalità politiche iscritte e quindi facenti parte a pieno titolo del PD.
La prova che quella data del 20 Marzo non è una tappa, ma un “miraggio” viene anche dall’On. Michele Ragosta che in qualità di Parlamentare del PD, in una lettera al Segretario Landolfi scrive: …il Partito nazionale ha fissato per il giorno 20 Marzo la data per tenere le primarie nei comuni chiamati al voto il prossimo giugno,quale parlamentare del PD ti chiedo ufficialmente di assumere una iniziativa col gruppo parlamentare ed i consiglieri regionali per concordare iniziative e proposte da sottoporre alla direzione provinciale per arrivare preparati a tale appuntamento”. Ragosta si riferisce alla genericità ma la sua preoccupazione è rivolta principalmente alla Città di Salerno. E’ ovvio che Battipaglia, terza Città della provincia di Salerno, è una città importantissima e lo è ancor di più dal momento in cui il Consiglio Comunale è stato sciolto per infiltrazione camorristica ed è stata commissariata per tre anni, e qualunque scelta di candidato deve rispondere a determinati requisiti: Primo su tutti l’onestà; poi che sia una personalità che risponda alla novità che ogni singolo proponente riesce a mettere in campo; e ultimo ma non ultimo per importanza che passi attraverso una consultazione popolare che coinvolga sia i cittadini che i simpatizzanti, oltre che la base attiva del Partito; condizione imprescindibile tranne che non si candidi De Gasperi o Gramsci. solo in quel caso si potrebbero evitare le primarie. Purtroppo per la dirigenza del PD battipagliese, sebbene il Segretario Provinciale Landolfi sia una buona persona e un buon politico, alla pari degli altri candidati, non è ne De Gasperi e ne Gramsci perché si possa evitare un confronto diretto.
Ma il PD è abituato a “mangiarsi” i suoi e così come recentemente è accaduto a Cava, Scafati, Nocera e indietro nel tempo, Campagna, Capaccio, o come ha tentato di fare alle ultime primarie regionali, sol perché il partito regionale e nazionale non gradiva Vincenzo De Luca, e prima non gradendo a Napoli Andrea Cozzolino, si tenta di “istituzionalizzare” una rappresentanza marginalizzandola al suo interno, proprio quello che non andrebbe fatto per Battipaglia in primis e per qualsiasi altra realtà, chiudendosi alle novità e riproponendo proprio quello che gli elettori non gradiscono più.
E proprio sulla base di queste considerazioni che la partita democratica del PD si deve aprire e giocare tutta ed è proprio per questo che Palmiro Cornetta, raggiunto telefonicamente da POLITICAdeMENTE, spiega le sue ragioni, e da esponente politico del PD intende dichiararsi disponibile a partecipare alle Primarie interne del PD e semmai a quelle di coalizione, ritenendo innanzitutto che i confini geografici e territoriali non hanno più senso in una società dinamica, tanto più per Battipaglia, ritenta una Città Metropolitana.
Palmiro Cornetta, medico oculista all’Ospedale di Eboli con studio professionale ormai da più di un ventennio a Battipaglia, esponente politico di primo piano del PD, per essere stato per doppio mandato Sindaco battagliero di Serre, ha caratterizzato il suo mandato, per aver ingaggiato una durissima e lunghissima battaglia contro le discariche e i siti di stoccaggio nel suo territorio, anche scontrandosi con il suo amico e leader Antonio Bassolino, e per aver partecipato anche ad altre forme di protesta, non escludendo quelle che si sono tenute a Battipaglia con il comitato “No Discarica“, ritiene di poter essere della partita e quindi di poter partecipare ad un confronto democratico attraverso le Primarie.
E alla domanda: Perché ha deciso di candidarsi a Battipaglia? Risponde con altri perché, che se non sono convincenti, per gli altri sono sicuramente circostanze che concorrono a presentare un corposo curriculum, a presentazione di un personaggio battagliero che intende, come ha detto: “mettersi a disposizione del territorio“.
“Perché Battipaglia – dice Palmiro Cornetta – è una città giovane e perchè rappresenta la voglia di riscatto delle nostre aree interne. È un avamposto che è stato capace di accogliere tutte le varie culture di uomini e donne che l’hanno scelta come speranza di riscatto e per immaginarsi un altro futuro –
Perché è l’esempio della operosità della sfida e della ricchezza che gli uomini e donne che hanno scelto di vivere a Battipaglia e io stesso impiantando il mio Studio professionale, hanno saputo interpetrare.
Perchè – continua Cornetta – è una città senza confini e insieme ad Eboli, Battipaglia per motivi diversi, è leader della Piana del Sele per la laboriosità dei suoi cittadini e per la bravura e la crescita trainante dei suoi imprenditori.
Perché – aggiunge ancora Cornetta – ritengo di avere maturato l’esperienza politica giusta e le capacita amministrative adeguate per poter rappresentare la voglia di riscatto di Battipaglia, lungamente mortificata dalle vicende che hanno determinato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consiglio comunale.
Perché – conclude l’ex Sindaco di Serre – nel corso della mia carriera politica e professionale ho avuto come stella polare l’onestà e Battipaglia ne ha bisogno”.
E come si fa a dargli torto?, Chi è che non vede Battipaglia come la vede Cornetta? E chi è che porrebbe dei limiti “geografici” che tra l’altro non sono stati posti con Landolfi, per sbarrargli la strada. In Italia un bel pò di Città è amministrata da Sindaci che non sono di nascita e talvolta nemmeno residenti. In Provincia di Salerno poi fanno scuola i casi di Agropoli con Alfieri, e di Baronissi con Valiante. E se nel secondo caso è ancora presto per formulare giudizi nel primo non sembra si possa dire di non essere un buon esempio di buona amministrazione.
Battipaglia, 9 gennaio 2016