Gambino: La GORI si adegui alle disposizioni e rateizzi i crediti

Il Consigliere Regionale Gambino invita i Sindaci dell’ATO3 a emettere un’Ordinanza Sindacale che obblighi la GORI alle nuove disposizioni.

La legge regionale sul servizio idrico integrato e la legge di stabilità 2016, vieta alla Gori spa di procedere ai distacchi della fornitura idrica agli utenti che hanno un Isee pari o inferiore alla soglia di povertà.

Alberico Gambino 3
Alberico Gambino 3

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

NAPOLI – Il Consigliere Regionale e Capo gruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Alberico Gambino, scrive ai Sindaci dell’Ato3, invitandoli ad adottare un’apposita ordinanza che obblighi la Gori ad adeguarsi alle nuove disposizioni in materia di rateizzazione dei crediti e di distacco di erogazione del servizio, anche in caso di morosità.

A seguito dell’approvazione della legge regionale sul servizio idrico integrato e della legge di stabilità 2016, infatti, la Gori spa non può più procedere ai distacchi della fornitura idrica agli utenti che hanno un Isee pari o inferiore alla soglia di povertà ed è obbligata a garantire il minimo vitale quantizzato in  per ciascun individuo componente l’utenza su cui si è stabilito di intervenire.

Le nuove disposizioni, inoltre, chiudono definitivamente  la vicenda dei conguagli tariffari pregressi. A prescindere dal contenzioso in corso presso il Consiglio di Stato, infatti, le delibere commissariali sull’argomento sono state definitivamente caducate e, quindi, sono prive di effetto e di efficacia.

Di seguito il testo della nota inviata:

«Egregi signori Sindaci,

la recente decisione giurisdizionale di primo grado, relativa alla possibilità concessa al soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato nell’ATO 3 di poter interrompere l’erogazione della fornitura idrica in caso di morosità, è intervenuta ante approvazione Legge Regionale 02.12.2015 n. 15 e Legge Regionale Stabilità 2016, di cui la prima, pubblicata sul BURC n. 73 del 03.12.2015, avente ad oggetto: ““Riordino del servizio idrico integrato ed istituzione dell’Ente Idrico Campano” e la seconda avente ad oggetto: “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2016 – 2018 della Regione Campania. Legge di Stabilità regionale”.

gori
gori

Le ricordate Leggi regionali hanno accettato e codificato, grazie agli emendamenti approvati per come presentati dal Gruppo Consiliare Regionale di FDI, il principio secondo il quale “viene garantita la tutela del diritto di ciascun individuo al minimo giornaliero quale condizione essenziale per la vita umana” (art. 1 comma 6° lett. b L.R. 15/2015) e “viene introdotto l’obbligo, in capo al soggetto gestore, di concedere agli utenti morosi la rateizzazione delle somme dovute in un numero di rate compatibili con la capacità economica e comunque non inferiore a trentasei rate” (art. 7 comma 3 lettera c L.R. Stabilità 2016) nonché “il divieto di distacco dell’utenza nei confronti dei nuclei familiari con un reddito complessivo inferiore alla soglia di povertà calcolata secondo il metodo dell’indice ISEE” (art. 7 comma 3 lettera c terzo cpv Legge Stabilità 2016), per cui è evidente che, e tutti gli altri soggetti gestori, non solo deve garantire una rateizzazione per minimo trentasei rate a TUTTI in caso di quote pregresse non pagate, non solo “non  può più procedere per nessuna ragione al completo distacco dell’erogazione del servizio idrico integrato ai Nuclei familiari con ISEE pari o inferiore alla soglia di povertà” ma, addirittura,  è obbligata a garantire “il minimo vitale quantizzato in  giornalieri per ciascun individuo costituente l’utenza su cui si è stabilito di intervenire secondo le modalità che saranno stabilite dalla Giunta Regionale”.

Ancora, e non per ultimo,  2016 all’art. 7 comma 3° lettera d) è intervenuta sulla materia delle cd. “ tariffe pregresse 2003/2011” statuendo che “Gli atti adottati dai Commissari nominati per la liquidazione dei soppressi ATO in materia tariffaria e di conguagli tariffari in attuazione della Delibera AEEGSI n. 643/2013 e per i quali pendono ricorsi in sede giurisdizionale amministrativa sono INEFFICACI fino alle determinazioni definitive da adottarsi da parte del costituendo Ente Idrico Campano, sentito il Consiglio Distrettuale competente”.

Consegue da tale ultima ricordata statuizione che le bollette relative ai conguagli tariffari pregressi 2003/2011, che nei mesi scorsi hanno inondato le case degli utenti del S.I.I., non solo non possono essere più emesse ma addirittura devono essere restituite le somme eventualmente pagate. Sulla scorta di tale legislazione regionale vigente mi permetto di invitare le SS.LL., al fine di regolamentare in loco le attività dei soggetti gestori sempre pronti a individuare sotterfugi tali da consentire vessazioni e soprusi come quelli per i quali – ad esempio – GORI SPA è sottoposta ad indagini da parte dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato giusto provvedimento PS9919/2015, ad adottare specifica Ordinanza Sindacale che obblighi il soggetto gestore ad adeguarsi da subito alle disposizioni recate dalla L.R. 02.12.2015 n. 15 e dalla L.R. di Stabilità 2016. Sicuro dell’impegno e delle sensibilità che le SS.LL. hanno nel garantire i diritti e gli interessi dei cittadini amministrati, colgo l’occasione per porgere Distinti Saluti».

Napoli, 31 dicembre 2015

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