Ecoballe in Campania, approvato l’appalto per la rimozione. Lo smaltimento è previsto in 3 anni.
Il capitolato di gara ha superato il vaglio dell’Autorità anticorruzione. Quasi sei milioni di tonnellate da smaltire. Antonio Limone, Il presidente dell’Istituto zooprofilattico di Portici: «Stiamo già lavorando al piano».
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – L’ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone ha approvato il capitolato d’appalto per la rimozione delle ecoballe su tutto il territorio della Regiona Campania. Ad annunciarlo è stato direttamente il presidente della Giunta Regione, Vincenzo De Luca, che annuncia: «In queste ore – ha detto De Luca – si avvia formalmente la procedura di gara per eliminare in Campania 5,6 milioni di tonnellate di ecoballe – tra cui anche quella di Coda di Volpe nel territorio di Eboli – Parte finalmente una iniziativa di grandissimo valore storico e politico – ha proseguito De Luca atteso che per 16 anni si è navigato nei rifiuti e nelle bugie oltre che negli sprechi di danari pubblici nel più totale disprezzo dell’ambiente e delle comunità ch ne hanno sopportato tutti i pesi – dopo un’attesa durata 16 anni».
Lo smaltimento delle ecoballe dal territorio campano, ha dichiarato il Governatore Vincenzo De Luca saà affidato all’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno a Portici: «non ci sarà nessun inceneritore, stiamo pensando ad una soluzione che tenga conto sia delle risorse disponibili e sia dei tempi di soluzione dei problemi che devono essere accelerati, ponendo la massima attenzione alla sostenibilità sociale degli interventi».
De Luca ha illustrato il programma sia delle varie operazioni di smaltimento delle ecoballe e sia la parte che riguarda il monitoraggio del suolo e dell’acqua con l’obiettivo di fare come ha detto «della Regione Campania una delle regioni più controllate. – ha aggiunto il Presidente – Credo che nel giro di 10 – 15 giorni saremo in grado di offrire un’ipotesi di soluzione tecnica definitiva per il problema delle ecoballe. Rimane l’obiettivo di eliminare in 2 o 3 anni tutte le ecoballe dal territorio della Campania e già stiamo lavorando a questo».
Insieme alla rimozione tecnica delle ecoballe secondo De Luca, si deve raggiungere anche un altro obiettivo, sicuramente intermedio, e cioè quello di trasmettere fiducia e certezze, dal punto di vista sanitario alle popolazioni che vivono nella Terra dei Fuochi. «Lanciamo un progetto di monitoraggio generale dei terreni, dell’aria e dell’acqua nella Terra dei Fuochi e poi lo estenderemo a tutto il territorio della Campania – ha spiegato De Luca – . Riattiveremo il registro dei tumori per aver un monitoraggio attento della evoluzione epidemiologica e della patologia. Per settembre credo che saremo in grado di dare certezze alle popolazioni che vivono in quelle terre».
A partire da questo dice ancora De Luca «dovremo far crescere il sistema industriale campano specializzato sui temi dell’ambiente, sui temi del recupero energetico e su tutto il sistema che riguarda lo smaltimento dei rifiuti urbani. – conclude il Governatore – Vorremmo trasformare una grande emergenza ambientale in una grande occasione di rilancio industriale. Sarà il nostro primo atto così come ci siamo impegnati a fare».
La gara superato il vaglio dell’Autorità anticorruzione, già sembrerebbe esserci il cantiere aperto tanto è determinato il Governatore De Luca. La quantità di ecoballe da smaltire è di circa sei milioni di tonnellate, e Antonio Limone, il presidente dell’Istituto zooprofilattico di Portici non si fa cogliere di sorpresa: «Stiamo già lavorando al piano».
Napoli, 24 dicembre 2015