I Candidati Sindaco: Francese, Inverso, Tozzi, Vitolo; coinvolgono il Commissario Iorio sull’emergenza Sanità e Ospedalità di Battipaglia.
L’Ospedale di Battipaglia e quello di Eboli sono in procinto di chiudere. Francese, Inverso, Tozzi e Vitolo denunciano e invitano alla mobiltazione. Il Commissario Iorio subito si attiva ma è “impreparato”: E’ fuori tema.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – I candidati a sindaco di Battipaglia: Vincenzo Inverso, Cecilia Francese, Ugo Tozzi e Nicola Vitolo, dopo l’incontro nell’atrio dell’Ospedale di Battipaglia e la conferenza stampa congiunta tenuta, questa anche insieme al coordinatore di Forza Italia Giuseppe Provenza presso il Salotto comunale di Palazzo di Città, hanno lanciato l’allarme Ospedale di Battipaglia e della Sanità nella Piana del Sele, in relazione alla disposizione emessa dal commissario speciale della sanità, che prevede il blocco delle attività di radiologia nell’Ospedale di Battipaglia, frutto delle politiche dissenate dell’ex Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Squillante e delle politiche dell’ex Governatore della Campania Stefano Caldoro, hanno ritenuto di inviare una lunga nota politica alla Commissione straordinaria che regge le sorti della Città di Battipaglia, Gerlando Iorio, Ada Ferrara, Carlo Picone, allo scopo di investirla e di sollecitarla ad una azione ufficiale Istituzionale nei confronti sia del Commissario ASL Antonio Postiglione che del Direttore Sanitario del P.O. di Battipaglia Rocco Calabrese e le istituzioni sovracomunali.
«Le notizie che giungono dal nostro ospedale in questi giorni, – scrivono Francese, Inverso, Tozzi e Vitolo, – purtroppo, confermano le nostre più nere previsioni! Quelle che da anni, inascoltati, abbiamo illustrato in tutte le sedi e che si riassumono nella scelta politica, perseguita scientificamente dai vertici regionali e dai dirigenti dell’ASL che si sono succeduti in questi anni, di “marginalizzare” la sanità ospedaliera nella Piana del Sele a partire dalla struttura Battipagliese, e privilegiare l’asse Nocera Inferiore, Salerno, Vallo Della Lucania!
Sarà un caso – si chiedono e chiedono – che il polo oncologico che doveva venire nella Piana, viene spostato nell’Agro Nocerino? Sarà un caso che l’unico ospedale ad essere chiuso in tutta la provincia è quello di Agropoli e che il personale viene spostato in gran parte a Vallo Della Lucania?
Oggi ai problemi cronici, legati a:
- una scelta di ridimensionamento del nostro presidio, ridotto a 111 posti letto ovvero al minimo di sopravvivenza di un presidio ospedaliero (sotto i 100 posti letto un ospedale non ha le condizioni minimali per sopravvivere!),
- la chiusura della Medicina nucleare, ferma da tre anni per guasto della gamma camera;
- una mancanza di programmazione per cui anche un banale problema elettrico diventa insormontabile e comporta la chiusura delle attività per oltre due settimane;
- una carenza insostenibile di personale medico e ausiliario, a causa del blocco del “turn over” (nell’ospedale di Battipaglia non si assume da almeno 20 anni) per cui la struttura ospedaliera riusciva ad andare avanti, fino ad ieri, soltanto facendo ricorso all’ALPI ed allo straordinario con turni di lavoro massacranti,
si aggiungono gli effetti della “nuova” normativa, entrata in vigore a fine novembre, che limita a 48 le ore lavorative che si possono svolgere in una settimana! La situazione, conseguentemente, è esplosa in tutta la sua drammaticità con gli allarmi disperati dei responsabili dei reparti: NON TUTTI I REPARTI RIESCONO AD ASSICURARE LA COPERTURA DEI I NORMALI TURNI DI SERVIZIO! In particolare Radiologia dell’ospedale cittadino non assicurerà più la turnazione notturna; il pronto soccorso è a rischio. E non meglio vanno le cose all’ospedale di Eboli.
In conseguenza dell’entrata in vigore di quella normativa, fra l’altro condivisibile nelle sue finalità, – proseguono Francese, Inverso, Tozzi e Vitolo – e giusto per confermare la direzione della politica sanitaria in Regione Campania, indipendentemente da chi governi, la direzione dell’ASL comunica che gli unici ospedali in cui si possono realizzare interventi di elezione sono quelli di Nocera Inferiore, Salerno e Vallo della Lucania, negli altri si può assicurare soltanto la emergenza!
Siamo alla messa in discussione del diritto alla salute in una intera area di oltre 200.000 abitanti che già presenta il più basso rapporto abitanti/posti letto dell’intera Regione Campania!
Noi rimaniamo convinti, – aggiungono ancora – come andiamo sostenendo da anni, che la risposta sta nella realizzazione dell’Ospedale Unico della Piana del Sele, come prevedeva la legge regionale del 2009 che approvò il piano ospedaliero della Campania e che le istituzioni pubbliche e le forze politiche locali le organizzazioni sindacali, farebbero bene, e con urgenza, ad assumere quale prospettiva, ricollocando la realizzazione di quell’ospedale fra le PRIORITA’ della sanità campana da cui nel 2013 era stata tolta;
Nel frattempo diventa fondamentale una gestione unitaria e concordata con gli operatori sanitari, le OO.SS ed i livelli istituzionali locali, dei due plessi ospedalieri, per evitare che continui la “spoliazione” della sanità nella Piana del Sele. Occorre procedere nell’immediato ad individuare una sola direzione sanitaria ed amministrativa dei due plessi di Eboli e Battipaglia.
Per raggiungere questo obiettivo occorre andare, finalmente, oltre ogni sciocca logica campanilistica! Chi pensa che la chiusura di Eboli possa avvantaggiare Battipaglia, o viceversa, non ha minimamente compreso quale è la ” partita” che si sta giocando”! La litigiosità di campanile è esattamente ciò che ha impedito ad una intera area di “pesare” ai tavoli istituzionali!
Occorre, allora, – per i quattro candidati Sindaco – che sorga un vero movimento di popolo che unifichi tutte le città della Piana, che chieda che si proceda subito allo sblocco delle assunzioni, che rivendichi il diritto di diventare interlocutore delle istituzioni Regionali per disegnare l’ospedalità nella Piana, in attesa della realizzazione dell’ospedale unico, che ottenga lo stanziamento dei fondi, già nei prossimi bilanci regionali, per quella struttura, ma che nel frattempo ottenga la direzione unica dei due ospedali e porti sui tavoli competenti la questione urgentissima dello sblocco del turn over.
Per ottenere questi obiettivi è necessario che anche le Amministrazioni comunali diventino protagoniste e punti di riferimento di questa battaglia, che i livelli istituzionale delle città della Piana vengano chiamati ad un appuntamento unitario pubblico ed aperto! Questo ruolo può e deve essere assolto dalla attuale direzione straordinaria del Comune di Battipaglia, perché questa città, comunque, è il centro più grande e più dinamico di tutta la Piana.
I tempi sono stretti! Noi riteniamo che sia, assolutamente, da evitare che si manifesti una sorta di assuefazione al fatto che la qualità della risposta sanitaria nella nostra area sia sempre peggiore, per cui quando si arriverà alla chiusura degli ospedali sembrerà un atto consequenziale e inevitabile!
Per questo invitiamo codesta spett.le Commissione ad assumere la guida di questa protesta dei cittadini di Battipaglia e della Piana tutta, facendosi interprete del profondo malessere che li attraversa e delle istanze da portare ai tavoli istituzionali sovra comunali.
Noi riteniamo che il primo atto potrebbe essere quello di una riunione pubblica ed aperta dei livelli istituzionali delle città della Piana, per la quale sappiamo Eboli si sta già attivando, cui siano chiamate a partecipare le organizzazioni sindacali di categoria e le forze politiche di Battipaglia e degli altri Comuni, in cui sia definita una piattaforme rivendicativa condivisa.
Alla chiamata alle responsabilità, la terna commissariale non ha fatto mancare una risposta e immediatamente ha inviato una missiva al Direttore Sanitario del P.O. di Battipaglia Rocco Calabrese, al Commissario straordinario ASL Salerno Antonio Postiglione e al Prefetto di Salerno Antonella Scolamiero.
Ci chiediamo: se non fossero stati chiamati in causa che cosa avrebbero fatto? Il commissario Iorio l’avrebbe scritta questa lettera? Piacerebbe pensare di si ma ne dubitiamo, tant’è che molte iniziative, sarà stato il caso, sono state precedute da “suggerimenti” da parte di movimenti e associazioni. Per quanto la Commissione straordinaria deve assicurare la gestione corrente oltre che vigilare sulle motivazioni dello scioglimento per infiltrazioni cammorristiche per le quali il Comune è stato commissariato, ma deve anche prendere delle iniziative, allo stesso modo, come ha pensato di fare con l’attribuzione dell’incarico per la individuazione delle Linee Guida per la redazione del Piano Urbanistico Comunale percosì dovrebbe fare per le problematiche della Sanità in generale e dell’Ospedale cittadino in Particolare e non affidarsi alle “decisioni del giorno dopo”.
In ogni caso sebbene la risposta sia stata pronta si deve registrare che è del tutto “FUORI TEMA” il problema della Radiologia è una dei problemi, l’ultimo in ordine di tempo e nel documento si sono rappresentate altre criticità ancora, pertanto quella lettera Iorio se la poteva risparmiare.
Il dibattito che è seguito alle scelte scellerate portate avanti e concluse nel quinquennio della Gestione Squillante & soci, è stato abbondantemente rappresentato nel corso del tempoe non è certo qualche medico in più o in meno che fa la differenza, bensì l’impianto falso e volutamente distruttivo nonchè illegale e occultato da motivazioni legislative, tra l’altro per nulla ottemperate come nel caso del famoso Decreto 49, che è stato utilizzato come una scure per la sanità nella così detta Valle del Sele comprendendo i P.O. di Battipaglia, Eboli, Roccadaspide, Oliveto Citra, e come regalie conniventi per le strutture Ospedaliere di Vallo della Lucania, Nocera Inferiore, oltre che di Salerno tant’è che oggi solo in quei due Ospedali e a Salerno, salvo poi a registrare lo schifo che si è generato e per il quale la magistratura fortunatamente è già intervenuta, è possibile eseguire interventi di elezione.
Il Commissario Iorio si faccia un’adeguata lettura, qualche altra notizia la apprenda dal documento, si orienti oltre i la “filosofia” urbanistica e rappresentativa e successivamente in difesa innanzitutto della legalita e successivamente, ma non per importanza, del diritto alla salute e si ponga a difesa del territorio, cercando di raggiungere qualche obiettivo come tendere, chiedendolo con forza: Una immediata sospensiva del provvedimento commissariale perchè basato su unna Bozza di Piano Aziendale che galleggia sulle illegalità assolute ed interpetrative; una immediata revisione dei provvedimenti emessi dall’ex Direttore Generale dell’Asl Salerno Antonio Squillante, ed il relativo annullamento degli stessi perchè non rispondenti ai dettami del Decreto 49; La denuncia alla Magistratura contabile per “Falso in Bilancio” della Regione Campania prodotto dal Governatore Stefano Caldoro, avendo riportato nel documento finanziario, come definitivo ed in pareggio il bilancio regionale della Sanità non avendo ancora approvato definitivamente, come più volte denunciato dalla Consigliera Regionale Anna Petrone, il Piano Aziendale dell’ASL Salerno; Di chiedere l’annullamento di tutti gli atti, perchè prodotti sia dal DS Rocco Calabrese che dal Commissario al Personale illegale, interessato ed in conflitto di interesse Pietro Spinelli, perchè il primo non ha i titoli e il secondo non ha ne titoli e ne la figura è contemplata nell’atto aziendale; Che si indaghi immediatamente sullo scandalo ALPI e far luce sui possibili effetti o relazioni tra il non favorire l’invio di personale a quello dell’incrementare la spesa ALPI che solo nel 2013 è costata ben 75 milioni di euro; Se il ricorso all’ALPI ha sostituito le attività ordinarie e perchè in venti anni non vi è stata una sola assunzione; e se i beneficiari milionari dell’ALPI siano o meno riconducibili ad appartenenza politica e a quale partito, per definire se vi sia connivenza o voto di scambio.
Commissario Iorio sii meno sorridente e più “cerbero” , ovviamente rispetto a questa vicenda, e pretenda si rimuovano tutti gli ostacoli illegalmente frapposti tra il buon funzionamento dell’Ospedale e la risposta dei servizi da fornire ai cittadini, che sono stati sembra disinteressatamente e caparbiamente introdotti per altri scopi a noi del tutto sconosciuti, se non genericamente immaginabili nelle risultanze che ci appaiono oggi. La salute è un diritto e più che limitarne gli effetti bisogna incrementarli aggiungendovi nuovi servizi e non togliendoli, attuando progetti che non siano basati solo sui numeri, che tra l’altro nemmeno tornano, ma tendenti a rendere buoni servizi migliorandoli: Una vita umana vale tutti i bilanci di questo mondo. Non si fa economia con la salute.
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Battipaglia, 18 dicembre 2015
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