Un Consiglio comunale e due “Rosa” protagoniste: la Altieri “salvata” dell’incompatibilità, e la Adelizzi irrompe con la protesta per la sanità.
Rosa Altieri con 19 voti favorevoli, 1 contrario e 3 astenuti, non è più incompatibile. Rosa Adelizzi, fondatrice del neo-comitato per la salute del cittadino, che sulla Sanità e l’Ospedale “sfida” il Consiglio e la classe politica.
di Marco Naponiello
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – La seduta di lunedì 14 dicembre, si profilava come una normale riunione consiliare pre natalizia, con un ordine del giorno stringato volto a chiudere i lavori in poco tempo, con “saluti & baci” tra i presenti e cosi rimandando de plano il grosso delle pressanti questioni amministrative all’anno solare seguente; ma come vedremo nella “pirotecnica” vita pubblica ebolitana i colpi di scena sono quasi consumati quotidianamente. Infatti la scaletta dei lavori del parlamentino di palazzo di città come disegnata dal presidente del consiglio Fausto Vecchio era ben concisa nella sua laconica semplicità, alle ore 18.00 per le canoniche Interrogazioni e di seguito alle ore 19.00, la trattazione del vero e proprio ordine del giorno che era stilato in tre punti soltanto, ovverosia:
- Comunicazioni del Sindaco Massimo Cariello e del Presidente Fausto Vecchio;
- Deliberazione di CC.n.30 del 13.11.2015, avente ad oggetto: “Incompatibilità Consiglieri Comunali” – Procedimento ex art. 69, DLgs. n. 267/2000 – Provvedimenti;
- Politiche Giovanili: discussione ed indirizzi .
Si inizia subito con delle schermaglie procedurali inerenti le interrogazioni, infatti il consigliere del partito democratico Petrone chiede di invertire l’ordine delle interrogazioni quasi a palese mo di provocazione verso la presidenza, che dopo un momento di smarrimento riprende in mano le redini del pubblico consesso, v’è da registrare come unico momento condiviso in questa disputa tra maggioranza ed opposizione i complimenti (cui si unisce lo staff di questa testata) per la nomina di cavaliere del lavoro al consigliere di maggioranza Luigi Guarracino (Ascolto cittadino), un onorificenza che va oltre gli steccati partitici e che inorgoglisce la cittadinanza intera.
Alle ore 18 e qualche minuto, dopo i preamboli di cui sopra, si accinge ad entrare nel vivo la discussione sulle interrogazioni, privilegio esclusivo delle forze consiliari minoritarie. La prima interrogazione viene proposta dal giovane consigliere di FI, Damiano Cardiello e riguarda il parcheggio in zona via dei cappuccini, preso in affitto dall’Ente Comune e di proprietà delle sorelle Manzione, ivi per il consigliere di centro destra insiste un pericolo di distacco di un costone roccioso che sarebbe potenzialmente deleterio alla incolumità pubblica e di cui ci si assume la responsabilità amministrativa, chi come dopo relazionato dal vice sindaco Di Benedetto, ha refertato (ing La Corte e VV.FF) che tale rischio risulta inesistente trattandosi al peggio di ciottoli.
La seconda interrogazione viene proposta dal PD e verte il contestato piano traffico varato nelle ultime settimane,che tante polemiche sta fomentando in specie per quel che riguarda lo scorrimento in via Ripa, il sindaco risponde al partito democratico, sottolineando che tale modifica è stata concertata con gli operatori economici e segue la falsariga di un progetto di viabilità della precedente amministrazione,volta a rilanciare il centro storico e decongestionarne quello urbano,ma allo stesso tempo dice Cariello: «stiamo operando nelle ultime ore dei correttivi suggeritoci dai cittadini.»
Segue a tale spiegazione il capogruppo del PD Conte, il quale replicando non la ritiene una scelta felice: «Sta creando solo disagi inutili ai cittadini ed ai commercianti del posto oltre agli automobilisti.» Si continua quasi ad oltranza in questo sandwich di interrogazioni tra FI e democratici nei confronti dell’amministrazione, con una nuova istanza di FI sul piano riguardante la gestione dei parcheggi sulla fascia costiera, assegnata alla Secutiry Point per 4 anni e mezzo con proroghe sospette, da egli epitetata “la solita ditta”oggetto di un esposto personale in procura, ha cui ha fatto da sponda per la maggioranza sempre il vice sindaco Di Benedetto, che dal suo canto ha ricordato la vecchia gestione in house, tramite la fallita oramai Multiservizi e che ora un quadro contabile non è possibile bene analizzare essendone gli incartamenti in totale possesso della curatela fallimentare,ma sottolineando al contempo come la gestione della stessa da parte della società comunale controllata sia stata oggettivamente anti economica, nonostante coprisse plurimi prestazioni.
Viene giustappunto la volta dei Democratici per Eboli, con il capogruppo Infante, che chiede lumi alla amministrazione sul PUA di san Nicola Varco, e se la società “Innovazione commerciale” abbia ottemperato gli oneri di urbanizzazione e abbia onorato il contratto di elargire in sei anni un totale di euro 50.000, di cui il capogruppo dei democratici auspicava una finalità diversa e non ludica ma legata a problemi cogenti della popolazione; ad esso risponde prontamente il primo cittadino in persona, affermando che: «dal 2007 la suddetta società ha onerato i 600.000 euro di oneri urbanistici ed al contempo versa la cifra pattuita che noi scientemente la utilizziamo in attività culturali, che a dispetto di alcuni consideriamo prioritarie.»
Ultima interrogazione della serata, ancora voluta dal PD sul piano parcheggi in generale, cui risponde di nuovo il vice sindaco con delega al bilancio Di Benedetto, rivendicando la gestione in proprio del comune su questo servizio-risorsa ed evidenziando come si sia bonificata una costumanza spiacevole, ovvero l’esercizio abusivo del “servizio” di parcheggio da parte di alcuni loschi soggetti che assumeva addirittura, in troppi casi, un profilo estorsivo nei confronti dell’utenza: «noi abbiamo attuato la delibera commissariale su tale spinosa questione, approntando un servizio di ticket ed abbonamenti pratici e convenienti di facile reperibilità.»
Conclusasi la prima fase riguardante le interrogazioni, senza soluzione di continuità si passa alla discussione dell’OdG, dopo l’appello fatto da parte della segretaria Lardo risulteranno 21 presenti e 4 assenti, due della maggioranza (Guarracino e Lamonica) e due dell’opposizione (Rizzo e Cuomo, questi impegnato a Montecitorio) e si parte con il primo punto, che in ordine cronologico sarebbe stato invero il secondo, inerente la consunta tematica delle incompatibilità (art 63 e 69 Tuel), che stasera aveva sul banco degli “imputati” la sola Rosa Altieri (Eboli 3.0 che ad onor del vero in questi mesi è stata sempre presente in aula con grande dignità e senso istituzionale mai sottraendosi al dibattito per lei oggettivamente imbarazzante) ove un sempre battagliero Cardiello ha pertinacemente reiterato le sue storiche posizioni, non sentendosi per nulla soddisfatto delle controdeduzioni proposte: «qui, cari concittadini, si tratta di far passare due pesi e due misure tra amministratori pubblici e cittadini, cui tutti siamo onerati nell’ottemperamento degli obblighi tributari,come anche una sperequazione si è palesata il 13 di novembre scorso, tra una soluzione politica per il consigliere di maggioranza versante in una situazione simile, Bonavoglia, e quella di minoranza cui ancora stasera ci trasciniamo. – Continua il giovane forzista – La rateizzazione non esclude il debito, come afferma anche il ministero degli interni, non è un privilegio concedibile a chi riveste cariche pubbliche, qui si sottolinea come pare una illegittimità costituzionale del DLgs 67/2000, cui vi prendete la responsabilità, a seguire la causa è ancora pendente tecnicamente. non essendo stata depositata la sentenza dal giudice di pace, mi preme chiedere un parere al segretario sulla faccenda.»
Il segretario Lardo chiamata in causa ha prontamente solo ricordato, al di fuori dei tecnicismi, che la legge pone nel consiglio comunale l’organo sovrano a dirimere tali faccende, e che se ne assume le sue responsabilità giuridiche. Poi è toccato al presidente Vecchio, spezzare una lancia a favore della giovane consigliera di opposizione, rimembrando a tutti la stucchevole vicenda, ossia che una semplice contravvenzione non pagata in tempo, magari anche per un difetto di notifica, non deve essere considerata alla stregua di un reato infamante, ne che possa offuscare il mandato popolare legittimamente conseguito: «la suprema Corte di Cassazione, ha ricordato che il principio di difesa ex art 24 cost, non va mai negato, e qui la signorina Altieri sta attendendo un deposito di una sentenza alla sezione del giudice di pace da oltre un anno e mezzo, un disguido burocratico che potrebbe danneggiarla, ha ottenuto in questo ultimo periodo pure il rateo da Equitalia, ed è solamente il consiglio comunale secondo gli alti magistrati l’unico organo deputato ad accertare eventuali cause ostative, dunque per noi caso chiuso, chiediamo una delibera positiva in tal senso che venga messa ai voti.» Si va alla votazione tanto attesa dopo una breve pausa consultiva voluta dal consigliere di maggioranza Busillo di Insieme per Eboli,che su 20 presenti e cinque assenti, assegnerà un largo consenso alla consigliera Altieri, con 19 voti favorevoli,3 astenuti e 1 contrario, chiudendo definitivamente,lo si spera vivamente, la querelle sulle incompatibilità.
Dopo la votazione riguardante le incompatibilità, ex abrupto tra il pubblico con piglio deciso chiede di profferire parola un volto conosciuto della vita pubblica cittadina, si tratta dell’ ”altra Rosa” protagonista di questa concitata serata, Rosa Adelizzi, neo presidente del “comitato per la salute del cittadino della valle del Sele” e conosciutissima ex coordinatrice del comitato spontaneo delle mamme, che seguita da un manipolo di agguerriti concittadini in sede e dopo che è stato accordato il consenso della presidenza, attacca a testa bassa: ”Le ragioni di questo comitato, sono semplici ed intuibili: Nonostante due anni di lotta la situazione non è mutata in meglio, anzi si avverte un decadimento totale, che stavolta purtroppo oltre ad investire l’esistenza stessa del nosocomio ebolitano, di riverbero interessa anche quello della vicina città di Battipaglia. Infatti a nulla è servito il cambio della guardia a Palazzo santa Lucia, in regione, da Caldoro a De Luca e consequenzialmente ai vertici dell’azienda ospedaliera provinciale, da Squillante a Postiglione, i risultati rimangono identici. La sanità del comprensorio del Sele, versa in stato “comatoso, forse” sacrificata ad interessi politici o di altra natura, ma che a conti fatti tendono ad annullarla ad appannaggio di Nocera e Vallo della Lucania, facendo cosi stanziare in una languida terra di nessuno. Ad Eboli, specificamente si era iniziata la lotta, tutta in “rosa”, prima per salvare i due reparti di ostetricia e pediatria poi soppressi tra proteste, raccolte di firme e sit in che non hanno avuto il seguito sperato, ad oggi tutto il plesso rischia concretamente la chiusura, difatti con l’eliminazione di radiologia si mette in discussione l’intero ospedale, visto che radiologia è essenziale per il pronto soccorso, quest’ultimo come quello di Battipaglia rischia concretamente di funzionare h 12 e non più h 24 come nel passato, unitamente al pericolo reale che chi avesse un malore o un accidente fuori orario dovrebbe andare fino al Ruggi d’Aragona di Salerno o a Vallo della Lucania cha ha ben 300 posti letto su un misero totale di 6000 residenti.
Continua Rosa Adelizzi – “parimenti i presidi di Roccadaspide e di Oliveto Citra rischiano come Agropoli di essere declassati a poco più che dei poliambulatori, in un comprensorio del Sele (piana e valle) e degli Alburni di oltre 1200 km quadrati e superiore alle 300.000 persone (che son serviti prevalentemente dal plesso eburino), il vero cuore pulsante dell’economia della nostra distratta provincia. Noi veniamo invero trattati palesemente da cittadini di serie B, utili solo a pagare le tasse ed a tacere obbedendo e sopportando i soprusi dall’alto! Verrebbe da dire: altro che ospedale unico del Sele? uno slogan, una chimera da campagna elettorale,ricordiamo che il nuovo governatore è stato referenziato con 11.000 consensi nella nostra sola città; poi altro che decreto regionale 49/2010 con 300 milioni a vario titolo stanziati? soltanto balle per “anestetizzare” la coscienza dei cittadini! Ricordiamoci che tutti usufruiscono del SSN, grandi e piccini, donne e uomini, ricchi e poveri, italiani e non, anche i medici ed i politici sono cittadini, potenzialmente dunque fruitori dei servizi in oggetto! E che le comunità interessate si sveglino finalmente dal torpore e si organizzino: partendo dal semplice cittadino, passando per le associazioni di ogni tipo ed i partiti politici, i sindaci e tutti coloro che ricoprono incarichi istituzionale, interessandone fin anche la Chiesa la quale nella sua missione evangelica e pastorale dovrebbe avere a cuore la salute dei fedeli.”
Conclude con una esortazione alle comunità presenti: ”Insomma facciamo sentire da oggi la nostra voce prima che sia troppo tardi (si parla della metà dicembre), prima che ci svegliamo un giorno ed è tutto fuggito via per poi lamentarci a cose fatte,!!! la lamentela? no grazie!!! siamo cittadini coscienti e ci faremo parte diligente, abbiamo il dovere di essere latori delle istanze territoriali, sia ai vertici regionali che verso quelli provinciali se saremo uniti e coesi siamo sicuri che porteremo a buon fine la nostra battagli di dignità, noi senza bandiere di partito chiediamo a chi in campagna elettorale, da ogni sponda, diceva che amava Eboli, cosa volete fare,? Stanno umiliando il SSN del comprensorio ogni giorno, e ripeto spero si coagulino in uno sforzo congiunto le comunità locali, Il tempo delle chiacchiere sterili è terminato, vi assumente tutti ed intendo chi governa e chi oggi si oppone la responsabilità davanti al popolo della vostra fallimentare azione amministrativa.»
Dopo questo intervento a dir poco “sanguigno” della sostenitrice civica, il presidente Vecchio a nome del consiglio rimarca l’impegno bipolare sulla questione sanitaria,un impegno: «che posso assicurare giornaliero di tutti i gruppi vigenti in aula, non demorderemo su una tale battaglia, non arretrando neanche di un centimetro, è nostra vivida e costante preoccupazione giornaliera.»
Si passa cosi, immediatamente o quasi, al vero tema del giorno, le politiche giovanili (tanto care al sindaco che ne ha trattenuto la delega ed essendo stato in passato amministratore comunale e provinciale su tale branca), le quali invero avrebbero dovuto essere oggetto di un consiglio monotematico, ma tale profilo è stato sacrificato all’ultimo momento. Esordisce il giovane presidente della commissione sulle politiche giovanili, Piegari che nonostante sia alla sua prima esperienza politica, mostra piglio organizzativo e tenuta della scena, ricevendone apprezzamenti reiterati e cosi ancor più gradita bipartisan, ma che al detta del giovane presidente non distratto dalle lodi istituzionali, tali problematiche non godono del dovuto risalto del mondo politico, ed a tutti i livelli, il primo Renzi, segretario premier nelle fallaci vesti di finto rottamatore del vecchiume della vita pubblica, che ha perseguito solo una politica fintamente riformatrice e giovanilista, finalizzata solo ad ottenere un facile consenso, sottolineando come le tanto vituperate questioni giovanili siano trasversali e molteplici, bisognevoli dunque di una strategia a lungo respiro che vada oltre i vetusti concetti di centri sociali e punti di contro sui centri aggregativi e polifunzionali di nuova concezione.
«Siamo speranzosi nel rilancio dello sportello informa-giovani, contro il disagio e l’abbandono scolastico, ma siamo al contempo fieri di aver varato insieme al collega Guarracino, un bonus ferroviario per gli under 25 che interessa l’anno accademico 2016, (auspicandone un potenziamento anche del servizio su ruote) ed un aiuto concreto per i giovani studenti universitari che vivano un malessere economico familiare, con un indicatore ISEE sotto i 12.000 euro annui, agevolazioni alle attività ludiche affinché tutti ne possano usufruire, e per concludere l’automatica iscrizione al forun dei giovani oltre i diaframmi burocratici, chiedendo al una fattiva collaborazione da parte delle istituzioni, su questo percorso appena iniziato che investa anche la formazione atta all’inserimento nel mondo del lavoro.»
Prima di prendere la parola Gino Monaco, presidente in scadenza del forum dei giovani, ha posto una domanda Ernesto Mandia, attivista cinque stelle, che ha chiesto lumi sulle politiche in tale ambito e su quando vi siano i rinnovi dei vertici del forum stesso, Monaco non si è fatto attendere: «sono pronto a cedere il posto ed avallo l’ottimo intervento esplicativo del presidente Piegari, abbiamo snellito le pratiche di accesso ed ottenuto importanti traguardi sociali, mostrando che non siamo solo quelli delle ‘feste’, ma anche propositivi e vicini ai problemi che riguardano la fascia di età under 35,ottimi i bonus ferroviari e sportivi.»
Petrone del PD, ha evidenziato dal suo canto, come su una disoccupazione nazionale riguardante i giovani del 40% ad Eboli si sia raggiunta la percentuale monstre del 70%, mancando un assessorato ad hoc e luoghi concreti aggregativi (vedi ex sala prove) e criticando contemporaneamente come inutile la convenzione con l’Amesci, presa di posizione questa corroborata anche da Cardiello, che ha elogiato la segretaria comunale Lardo,nel voler sospenderne la delibera “sprecona” di 30.000 € triennali,che sembra per il giovane forzista, più una mancia per qualcuno che un qualcosa di concretamente fattivo per tutti. La risposta della maggioranza non si è fatta attender, nelle sue fila si sono alzate immediatamente le voci di Busillo (Insieme per Eboli) e Sgritta (Ascolto cittadino) ampiamente condivisive delle direttrici disegnate dal presidente Piegari e del piano di specie per i giovani, considerando strumentali le critiche alla convenzione con l’Amesci. Le politiche giovanili sono state anche felice terreno, stavolta di incontro, di una mozione del partito democratico (Petrone ex presidente della commissione in oggetto) e di una integrazione voluta fortemente dal sindaco-assessore, nella fattispecie ha ottenuto l’unanime consenso dei presenti (con una incidentale stilettata velenosa da parte di La Brocca del gruppo misto, verso il suo ex compagno di partito Cardiello, reo di aver abbandonato l’aula prima della votazione, lui stesso giovane consigliere) e che ha recitato il ruolo di epilogo della serata non prima dell’intervento del sindaco Cariello.
Il primo cittadino difatti, dopo i canonici ringraziamenti ai consiglieri giovani della sua maggioranza, Piegari e Busillo, all’uscente presidente del forum dei giovani, Monaco, auspica un maggiore coinvolgimento delle forze politiche e sociali oltre ad un rafforzamento del partenariato con le ferrovie statali e la Sita per ovviare ai disagi di trasporto universitario che riguardano centinaia di giovani ebolitani, difficoltà queste quotidiane che purtroppo si ripercuotono sulle famiglie stesse degli studenti. Per Cariello sono: «Inutili e strumentali le polemiche sull’Amesci fatte da chi poi dice di avere a cuore tali tematiche,noi potenzieremo lo sportello di informa – giovani, con un focus su evasione scolastica e disagio giovanile, in tale delibera che ci accingiamo a votare e ne leggo i punti salienti, ci sono progetti portanti con Erasmu-splus, patrocini culturali e collaborazioni con agenzie turistiche ed ostelli per la gioventù. – e concludendo il primo cittadino – ma la funzione trainante sarà la formazione per entrare nel mondo del lavoro, cosa ad oggi difficile, con joint venture con le imprese locali, stage finalizzati all’apprendistato, in specie con una azienda di eccellenza nostrana, la Improsta, che presto diventerà un centro ricerche in campo agro-alimentare, io mi impegnerò a creare una ‘città dei mestieri’ in tal senso ed un’ annessa banca dati che monitorizzi i processi ed i progressi in corso, questo sempre anche con l’aiuto prezioso della minoranza consiliare, grazie a tutti.» Segnaliamo in appendice un lutto familiare che ha colpito il capogruppo del partito democratico, Antonio Conte, il quale per ovvie ragioni ha lasciato il civico consesso, prima della fine, ci uniamo noi di POLITICAdeMENTE come tutti,nel cordoglio privato del consigliere. La seduta è stata dichiarata ufficialmente sciolta dal presidente Fausto Vecchio, alle 23,05 in punto.
Eboli, 16 Dicembre 2015
Le due Rosa hanno mostrato dignità e coraggio,un esempio di senso civico unito a coerenza di azione.
Vi siamo grati.