Agricoltura & Sviluppo: Il PD a Convegno ad Eboli. Nessun imbarazzo per i 2 capigruppo. Prove tecniche di dialogo Cuomo, Landolfi e i Conte.
All’Hotel Grazia di Eboli i Democrat parlano di Agricoltura e di Piani di Sviluppo Regionali 2014/2020 e finalmente discutono tra loro. Poche novità e minime emozioni tranne gli attacchi al Consorzio e a Busillo e la visita di Cariello che mette il “coperchio” sul Convegno.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
il Commento di Massimo Del Mese
EBOLI – Ci voleva un Convegno sull’Agricoltura perché i Democrat di Eboli si sedessero intorno ad un tavolo e si parlassero, o almento trattassero un argomento, in questo caso l’Agricoltura, e forse nemmeno tanto l’agricoltura quanto i PSR (Piani di Sviluppo Regionali) 2014/2020 e conseguentemente di finanziamenti all’agricoltura, mettendo un “sigillo” su questo tema e ovviamente lanciando un messaggio agli imprenditori perché comprendano, che il “controllo” della così detta “filiera” istituzionale che regola materia e flussi economici è ad appannaggio del PD, poco importa poi se al suo interno i maggiori esponenti nemmeno si sopportano e viaggiano verso sponde diametralmente opposte.
Il Convegno è filato liscio come l’olio, tant’è che non c’é stato nessun imbarazzo per i “due capigruppo“. Non si è capito se non se ne sono accorti o hanno fatto finta di non accorgersi. Invece si è capito che il Convegno sull’Agricoltura oltre ai “messaggi” di cui sopra ha fatto anche da “ruffiano” e le calze rosse nella fattispecie le hanno indossate Martinangelo & Landolfi: L’uno dall’alto del suo ruolo ministeriale(Istituzionale); l’altro dal suo ruolo politico di (Segretario provinciale PD); entrambi per dare una botta al cerchio(i finanziamenti) e uno alla botte(i contendenti Cuomo-Conte); cercando di mettere insieme i cocci di un partito che ha due gruppi consiliari e due capigruppo, ma cosa assai grave, facendo registrare che Cuomo, il suo deputato non fa parte del gruppo del PD.
E’ filato così liscio che quell’olio non ha lasciato nemmeno la macchia tanto era inutile questo Convegno, rispetto ai temi trattati, comprendendo gli sforzi impiegati da Marco Naponiello per trarne un reportage. Non si è compreso, al di fuori del titolo, quali fossero le novità, assai poche, e quali quelle minime emozioni tranne gli attacchi al Consorzio e al suo Presidente Busillo e la visita di Cariello che ha messo il “coperchio” sul Convegno. Visita inaspettata o un avvicinamento che vuole preannunciare i movimenti in corso a livello regionale per il Partito di Cariello? Quei movimenti direbbero che vi sia qualche lavorio in corso, il cui regista sembrerebbe essere il Consigliere Regionale Enzo Maraio, ma sarebbe anche un laboratorio che si potrebbe sperimentare nella vicina Battipaglia alle prossime elezioni Amministrative di Primavera, elezioni che potrebbero determinare una ulteriore divisione del PD con una parte resterebbe ad appoggiare un probabile Nicola Landolfi candidato a Sindaco e un’altra parte a sostenere la candidatura di Gerardo Motta.
Scenari politici possibili o fantapolitica? Non lo sapremo se non di qui a qualche mese, di sicuro c’é da dire che da questo PD c’é da aspettarsi di tutto, e se poi ci metti che la realtà supera di gran lungo la fantasia, allora non ci resta che attendere, e quella realtà è vicina a materializzarsi e Cariello sembrerebbe non aspetti altro. E gli elettori? Si rassegnino.
Il reportage di Marco Naponiello
Il Partito Democratico, vuol rilanciarsi ad Eboli partendo dall’agricoltura, il settore trainante della sua economia e di tutta quella della Piana del Sele, ed è cosi che nel salone delle feste dell’Hotel Grazia ad Eboli e con una grande rispondenza di pubblico come da tempo non si era usi più constatare, “il settore primario” torna finalmente al centro del dibattito politico insieme alle organizzazioni di categoria e le O.P. (organizzazioni di produttori) adiuvati dai responsabili di settore. Il parterre istituzionale è di eccezione: tra deputati, consiglieri regionali e membri dello staff ministeriale.
Alle ore 19.00 si sono aggiunti inaspettatamente ma non troppo, il Sindaco di Eboli Massimo Cariello, accompagnato dal presidente del consiglio Fausto Vecchio e dal consigliere di maggioranza Santo Venerando Fido, ilquale ha tenuto un breve saluto dai toni ampiamente collaborativi alla platea politica ed imprenditoriale assisa in sala, auspicando un potenziamento infrastrutturale nel breve termine che sia pertinente nel merito delle questioni, e l’ultranovantenne ex deputato Abdon Alinovi, che commosso ha ricordato le lotte del PCI per le riforme agrarie degli anni 50 e di come la sinistra italiana debba assolutamente riappropriarsi delle sue storiche battaglie sociali, senza lasciar adito a sospetti o tentennamenti.
Dopo queste due brevi introduzioni si è entrati nel vivo della discussione, tenuta fluida dall’ottima giornalista Angelica Tafuri, moderatrice d’eccezione (che al termine di ogni intervento si è anche presa la briga di sintetizzare il significato dello stesso), con la breve relazione di due rappresentanti di categoria, come Carmine Pecoraro per la CIA (confederazione italiana agricoltori) e Rosario Rago per la Confagricoltura. Questi in quanto responsabili di associazioni sindacali hanno sottolineato l’importanza esiziale di una collaborazione tra mondo politico ed imprenditoriale ove le associazioni fungano da trait-union, sulle tematiche cogenti giustappunto quelle cosiddette “sportello”, come le pratiche di finanziamenti, bandi provinciali ed accessi al credito, auspicando al contempo che i fondi comunitari FESR di cui i PSR sono le attuazioni specifiche, siano convogliate in tempi ragionevoli in strumenti di sviluppo, accompagnati necessariamente dall’obbligata riduzione del carico fiscale come l’ IMU e IRAP sui terreni agricoli, che come statuito dall’esecutivo Renzi saranno abolite dal prossimo anno, affinché le nostre eccellenze possano essere valorizzate con maggiori esportazioni e dando cosi un “respiro” finanziario alle imprese agrarie.
A seguire ha preso la parola il capogruppo consiliare dei Democratici per Eboli, il giovane Pasquale Infante che come professionista oltre che politico, conosce a fondo le tematiche agricole riguardanti il territorio del Sele, il quale dopo una dettagliata dissertazione su come sia suddiviso produttivamente il territorio, tra fondi sementivi, tipologie e percentuali di allevamento zootecnico (bovini, suini, bufalini) e di quanto la “piana” intera rappresenti quasi il 40% della produzione agraria regionale a cagione dell’economia di scala, che ha interessato nell’ultimo decennio oltre i grandi anche i piccoli produttori con un potenziale di crescita del 30%, egli ha poi lanciato un duro je accuse al convitato di pietra della discussione: Vito Busillo presidente ventennale del Consorzio Di Bonifica.
«Con la sciagurata Delibera 26, – ha esordito Pasquale Infante – che è illegittima ed inopportuna al contempo, il presidente del consorzio Busillo ha vietato la creazione di nuovi impianti serricoli attuandone un blocco, proprio ora che le imprese chiedono di essere accompagnate, adesso che abbiamo un PIL in crescita in agricoltura del 4% il presidente si accorge del problema atavico del rischio idrogeologico? – Conclude il capogruppo dei democratici x Eboli – fortunatamente registriamo una contro-tendenza in regione anche grazie al lavoro dei consiglieri Cascone ed Amabile, alle innovazioni governative sull’abolizione di Imu ed Irap, sperando che le imprese siano indenni dal credit-crunch nei prossimi anni, certamente non lo sono state in un recente passato».
Terminato Infante, anche l’altro capogruppo democratico, (questo PD ebolitano “gemmato” per scissione) Antonio Conte, anch’egli esperto in materia, ha voluto dire la sua nel merito delle questioni dibattute, ed ha esordito con una piccata critica all’amministrazione comunale poco attenta e funzionale sulle problematiche in generale, e come l’oratore precedente ha fatto una dura reprimenda verso il vertice del Consorzio destra Sele: «..le risposte che sta dando il presidente Busillo sono sbagliate, nefaste e non portano a nulla, dopo anni si pone il problema idrogeologico, solo ora vuol potenziare le idrovore, solo adesso sistemare i colatori? Oltre 5500 ettari sono ad impianti serricoli, la nostra grande ricchezza che con la 4° gamma primeggiamo in Europa! – termina cosi l’altro capogruppo – ci aspettiamo d’ora innanzi una politica di premialità dalla regione Campania che agevoli le piccole imprese e allo stesso tempo ci risolva l’annosa questione dell’azienda Improsta, fiore all’occhiello produttivo ma contemporaneamente zavorra contabile per oltre un milione di euro annui alle casse pubbliche, la si riconverta in un centro i ricerca altamente specializzato idem per le terre dell’Orientale insieme ad una collaborazione fattiva con l’Istituto agrario eburino».
Ed è proprio riguardo all’Istituto agrario G. Fortunato di Eboli, la moderatrice Tafuri ha evidenziato come questo nobile plesso scolastico datato 1882, uno dei più antichi della Penisola, stesse: «Letteralmente per esserci scippato dall’istituto professionale di Salerno e solo grazie al provvidenziale intervento dell’on Antonio Cuomo, questa azione blasfema non si è consumata.» Successivamente a questa nota storica e meritoria, ha preso la parola il parlamentare PD, (ex assessore provinciale all’agricoltura negli anni ’90) che dopo i ringraziamenti ad Infante per la volontà di organizzare il convegno in essere, ha ricordato come la nostra regione dopo il quinquennio abulico di Stefano Caldoro alberghi purtroppo negli ultimi posti dei ranking economici e sociali,e solo tramite l’azione recente di governo del neo presidente Vincenzo De Luca si iniziano finalmente ad intravedere dei significativi segnali di ripresa, certo che i fondi del PSR saranno spesi tutti e bene in una ottica di efficacia ed efficienza che parti dalla sburocratizzazione delle procedure (tema più volte rimarcato in serata dai relatori presenti) e con un occhio fondamentale alle infrastrutture che sono il reale volano di crescita economica: «..penso al porto, all’aeroporto, ad un interporto collaborativo tra i comuni del comprensorio che possa essere il punto di riferimento per lo stoccaggio delle merci nel mar Tirreno, noi abbiamo le potenzialità per divenire protagonisti in Europa in campo agricolo, che parti oltre dalle produzioni di eccellenza come la 4° gamma o la filiera bufalina anche da una intensificazione della ricerca di settore, con joint venture tra aziende ed università, facendo crescere le piccole imprese che son tante oltre a quelle di maggiori dimensioni operanti sui mercati, nonostante il gap di un Ministero che ancora adopera una doppia velocità tra nord e Sud. – Continua il parlamentare democratico – ma gli imprenditori debbono osare maggiormente, devono però contemporaneamente essere accompagnati dalle istituzioni territoriali, ed il lavoro del governo del premier Matteo Renzi va su queste direttrici, tramite le abolizioni di imposte ed il rilancio del comparto con finanziamenti mirati, noi possiamo vincere le forze dell’antipolitica demagogica, ma solo per il tramite di un lavoro concreto e ben fatto, serve dunque uno scatto di orgoglio e di dignità, e in tal frangente voglio ricordare il compianto Antonio Luongo, una ottima persona e dirigente di partito, deceduto in un incidente stradale, segretario PD regionale della Basilicata ed ex parlamentare, ecco sui social sciacallaggio per la sua morte, come se si fosse risparmiato un vitalizio che il suddetto invero ancora non percepiva,a tutto questo noi dobbiamo fare fronte, anche in loco creando speranza, cambi generazionali nelle attività imprenditoriali e poli economici, agro alimentare e turistico nella fattispecie. – Conclude Cuomo – Il nostro partito si muove in tal senso a Roma come a Napoli, celere e opportuno nei vari settori, senza gridare, senza fronzoli, siamo in una fase recessiva che pian piano ne stiamo uscendo fuori,io darò come sempre fatto il mio completo sostegno, la mia azione politica storicamente al servizio della collettività come la mia vita pubblica conferma».
Terminato l’intervento del parlamentare democratico, è la volta di Corrado Martinangelo membro della segreteria del Ministero dell’agricoltura, anch’egli ex assessore alle politiche agricole della nostra provincia, il quale con inaspettata umiltà esordisce facendo mea culpa in senso partitico, ovvero ricordando come il PD per anni abbia sottovalutato il tema dell’agricoltura, un partito urbanizzato che pure durante la gestione decennale di Antonio Bassolino, abbia il centro sinistra di allora, realizzato ben poco e sprecato tanto,senza considerare il nulla recentissimo del centrodestra: «Voglio ricordare che i PSR, stanziati coi fondi UE, non sono il fine ma solo un buon mezzo attuativo di politiche strategiche, la strategia è ben altra cosa signori e abbisogna di persone capaci di attuarla attraverso scelte oculate, ma noi a dispetto della Francia costituzionalmente l’agricoltura è materia concorrente, ovvero oggetto di doppi passaggi e autorizzazioni, palleggi mi sia consentito tale espressione, dello Stato alle regioni, dunque da riformare il Titolo V della carta fondamentale, per evitare lungaggini burocratiche incomprensibili ad oggi. – continua Martinagelo – la strategia del governo si muove in tal senso, con l’abolizione dell’IMU e dell’Irap agricola cosa mai fatta in passato oltre ad una deduzione Irpef,crediti di imposta, accompagnata da un ammortamento in leasing sull’acquisto di macchinari del 140%, e poi il decreto “campo libero” votato alla semplificazione con un registro unico dei controlli, e la strategia di De Luca è volta in tal senso, di fare della piana una enorme piattaforma logistica in materia agricola,ma si deve sottolineare pure una nota dolente, la UE ha considerato degli aiuti di Stato, dunque illegittimi perché vietanti la libera concorrenza i fondi per le calamità, che le aziende dovranno sostituire a fini tutelativi con delle polizze assicurative finanziate al 65% con dei contributi.” Sempre per Martinangelo, il ruolo di mediazione finanziaria della ISMEA diventa cruciale per la sua vocazione di raccordo finanziario e burocratico tra imprese e Stato, e sul finire della sua esposizione, prevede una prossima mission accademica per l’azienda Improsta come forse anche per l’Orientale: una collaborazione tra queste e l’università Federico II di Napoli e quella dell’ateneo salernitano, affinché diventino poli di ricerca con annesse facoltà di specie».
Di seguito l’intervento del consigliere regionale Tommaso Amabile, presidente della IV commissione (istruzione, ricerca e politiche sociali) e storico ex sindaco di Fisciano il quale ha ricordato ai presenti come l’EXPO appena terminato avesse come slogan “nutriamo la terra” e che nonostante l’assenza dell’ente regionale nostrano, il presidente De Luca, ovviando ad un vulnus della precedente amministrazione, si sia attivato per una presenza quanto meno simbolica della Campania e delle sue eccellenze ed evidenziando come tutto il comprato agricolo sia stato danneggiato in Europa dalla guerra voluta dalla Lega Nord sulle quote latte nei governi berlusconiani, penalizzando nella fattispecie la piana del Sele: ma ora, nostro intendimento e dare risposte pronte e concrete in tutti i campi,abbiamo perso quasi un biennio del settennio inerente i PSR, ma siamo certi che nei rimanenti 2016-2020, riusciremo a far fruttare i 4 mld di € già presenti in cassa, ed io dalla mia prometto il massimo impegno in consiglio per perorare le istanze dei territori salernitani».
Ultimo intervento quello ad appannaggio del segretario provinciale e candidato in pectore alla poltrona di primo cittadino della limitrofa Battipaglia, l’ex consigliere comunale della città di san Matteo, Nicola Landolfi che ha posto d’acchito l’accento sul dovere del PD a far bene e a far subito, ovverosia a realizzare opere concrete per scongiurare che le forze dell’antipolitica: «Si mettano sulla corsia di sorpasso, dunque il profilo della produzione legislativa sia celere e dia risposte agli operatori e alle comunità istanti,ragionando tutti insieme su tempi e competenze serenamente – conclude il segretario democratico – dobbiamo snellire e al contempo esemplificare, vergognoso che nel 2015 ci siano ancora aziende di proprietà pubblica, come se fossimo in Unione Sovietica e stesso discorso per i Consorzi vari carrozzoni da eliminare; adesso la Campania ha svoltato,la piana del Sele sia da subito la capofila del rilancio agricolo e non solo, avendone tutte le potenzialità, allo stesso tempo auspico di rinvigorire il PD ad Eboli, riunendolo senza avere una doppia anima,perché solo grazie ad un Partito Democratico coeso questa nobile città potrà ritornare immediatamente ai fasti di un tempo».
Eboli, 12 Dicembre 2015
AL PD tutto!! Massimo Cariello vi ringrazia!!! state facendo carakiri. Ma avete perso la testa??? Massimo Cariello sempre + vicino a Maraio e De Luca vi evirerà. P.s. per tonino a braciola: tonì tu che sei un bell’uomo la volta prossima scegli un’altra posizione, allontanati da certe brutture.
PS2: non fate i carbonari nel tentativo di bruciare Busillo al consorzio!!! non ci riuscirete ha già preso accordi cò Vicienz primo da Napoli. Evviva la follia