Giubileo, Gabrielli: “Per l’8 dicembre allerta sicurezza 4, il massimo”. E ai pellegrini: portate pochi bagagli.
Tra un settimana il via all’Anno santo, oggi prove generali durante l’udienza: più controlli intorno al Vaticano e chiusa via della Conciliazione. Ma pochi fedeli arrivati in piazza. Inaugurata sala operativa per il Giubileo. Il commissario Tronca: “Prova che supereremo“.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
ROMA – Prove generali di Giubileo all’udienza generale del Papa in piazza San Pietro. Imponenti le misure di sicurezza in tutta l’area intorno al Vaticano. I fedeli in piazza questa mattina erano di meno, come era già accaduto nella scorsa udienza generale a Roma, quella del 18 novembre (lo scorso mercoledì il Papa era invece in Africa), immediatamente successiva agli attentati di Parigi del 13 novembre.
Controlli in piazza San Pietro. In vista dell’avvio dell’anno santo della misericordia, il prossimo martedì 8 dicembre, via della Conciliazione è rimasta bloccata al traffico, transenne anche intorno a tutta l’area di piazza San Pietro. Diverse pattuglie di polizia e carabinieri hanno vigiliato in piazza Pio XI davanti il colonnato berniniane, come di consueto da quanto è stata innalzata l’allerta sicurezza, e nell’area hanno presidiato anche i soldati dell’esercito. I fedeli che sono entrati in piazza San Pietro sono stati sottoposti, come è ormai prassi, a un rigoroso controllo dei metal detector.
Allerta sicurezza 4 per l’8 dicembre. Dalla sala operativa per il Giubileo, in piazza San Giovanni da Verrazzano, con duemila telecamere interconnesse che riprendono vari punti della città e proiettate sui monitor, il prefetto ha spiegato: “L’8 dicembre non ci aspettiamo una situazione di flussi particolarmente eccezionali, sarà con una previsione che va tra 50mila e 100mila. Infatti la abbiamo classificata a livello 2 di safety e livello 4 di security. Noi abbiamo un’unica grande previsione di criticità: l’afflusso alla piazza che dovrà avvenire con una tempistica molto ristretta – ha detto durante l’inaugurazione della Sala Gestionale Giubileo – La raccomandazione che faccio è: venite presto e non portate la vostra casa con voi. Meno bagagli ci saranno più veloci saranno i controlli per garantire maggiore sicurezza e tempistiche corrette. Non ci possiamo permettere che la piazza non si riempia e che lo sia in condizioni di assoluta sicurezza”. E rivolgendosi ai fedeli ha aggiunto: “I cittadini, i turisti e i pellegrini siano e debbono essere nelle condizioni di venire serenamente e tranquillamente a Roma. E non perché non siamo in una situazione di rischio ma perché la minaccia che incombe è assolutamente indiscriminata – ha osservato il prefetto – A mio figlio che mi chiedeva come comportarsi ho risposto di continuare a vivere la vita che viveva. La gestione del rischio non può essere una cosa che il cittadino può tenere sotto controllo se non evitando di andare al cinema, al ristorante, al tetro, al bar e in qualsiasi altro luogo pubblico. E questo credo che sia una cosa irrealizzabile“.
Roma quindi si prepara ad accogliere i pellegrini. “Ho sempre sostenuto – ha aggiunto Gabrielli – che l’evento giubilare è un evento che non avrebbe avuto gli afflussi di cui si è vagheggiato come 30-40milioni. Ad oggi riteniamo che non ci siano le condizioni specifiche per un ulteriore aumento di presenze sulla capitale. In una città come Roma la questione non è solo l’arrivo dei pellegrini ma anche dei turisti che non necessariamente sono pellegrini. Tradizionalmente e statisticamente eventi di questo tipo incidono negativamente sul flusso turistico e aumentano ovviamente il flusso del turismo religioso“.
Per il commissario di Roma, Francesco Paolo Tronca, “il Giubileo sarà una sperimentazione di un modo operativo di fare squadra che rimarrà a Roma Capitale come patrimonio per la gestione del quotidiano”, ha detto durante l’inaugurazione della Sala Gestionale Giubileo.
Sala Gestione Giubileo. Il prefetto e il commissario hanno così inaugurato la Sala Gestione Giubileo dove sarà possibile avere una visione completa sulla città: un sistema di integrazione comunicativa tra le centrali operative delle forze di polizia, la polizia locale, i vigili del fuoco e le aziende municipalizzate attraverso lo strumento della videoconferenza e del sistema via radio, oltre a un sistema cartografico dinamico “disegnato” e alimentato da Sogei per valutare gli scenari in tempo reale ed effettuare un monitoraggio continuo durante lo svolgimento degli eventi. “Questa sala costituirà il grande occhio sul Giubileo. Rappresenta un momento importantissimo – ha spiegato Tronca – perché si rivelerà la cabina di regia operativa di tutte le forze messe in campo. E’ l’epilogo di mesi di lavoro, un lavoro accurato, dettagliato che si deve poi rivelare utile e l’utilità la si rivela sul terreno quando ci sono i problemi e bisogna trovare le soluzioni in tempi brevi. Non ci sarà nessun cedimento da parte della macchina comunale nel proprio impegno per questo evento“.
In arrivo nuovi bus. Intanto, dovrebbero arrivare all’Atac nel prossimo mese di marzo, salvo ‘intoppi’ nella procedura, i 150 nuovi autobus che saranno messi in strada per il Giubileo. L’azienda di via Prenestina, infatti, ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di oggi il bando di gara relativo all’acquisto in leasing di due tipologie di vetture – 130 bus da 12 metri e 20 da 18 metri – che circoleranno per i prossimi 10 anni. Il termine per la presentazione delle offerte da parte delle aziende interessate è il 18 febbraio 2016 e le buste saranno aperte il giorno successivo. L’appalto vale oltre 51 milioni, di cui 38 serviranno per la fornitura dei 150 bus e 13 per gli oneri relativi alle rate del leasing, e sarà aggiudicato con il criterio dell’offerta più vantaggiosa.
In caso di sciopero dei mezzi pubblici durante il Giubileo? L’ipotesi di ricorrere ai militari come autisti dei bus, per il prefetto è “irreale. Noi riteniamo che questa città sia ancora nelle condizioni di avere un sufficiente rispetto di se stessa. Riteniamo che tutte le legittime e condivisibili istanze provenienti dalle formazioni sindacali e dai lavori abbiano dei limiti connessi al rispetto di questa città. Noi, da questo punto di vista, questa evenienza dell’utilizzo di strutture militari non l’abbiamo presa nemmeno in considerazione perché sarebbe di una gravità e che sono convinto che questioni di questo genere appartengano al terzo tipo ipotetico della irrealtà“.
da “La Repubblica”
Roma, 3 dicembre 2015