Dopo l’assemblea costituente di Napoli, il movimento di Pippo Civati sbarca anche ad Eboli con “Sele-Possibile”.
Tra i fondatori Cicalese, La Salvia e Morrone. Presto la costituzione di un comitato cittadino e il tesseramento. Morrone: ”nessun personalismo, puntiamo sui giovani.” La Salvia: “stasera solo una prima consultazione”. Cicalese: “La piana del Sele ritorni ad essere la California del Sud.”
di Marco Naponiello
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Una alternativa a sinistra è “Possibile”! Questo dunque sembra essere lo slogan dopo gli Stati generali tenutisi a Napoli sabato 21, il movimento di Giuseppe Civati detto Pippo, prende forma sul territorio italiano e lancia la sua offerta politica al corpo elettorale, anzi a quei compatrioti che tradizionalmente votano il centro sinistra ma che al contempo non si rivedono nelle scelte del Premier – segretario del partito di maggioranza relativa (e assoluta nella coalizione), Matteo Renzi, proteso a quanto sembra alla creazione di un vero e proprio Partito della Nazione, un ampio contenitore, dal sapore ibrido, che accolga il centro sinistra di stampo socialdemocratico ed i cosiddetti moderati, ovvero quell’ampia fetta di elettorato che sino a poco tempo fa privilegiava il centro destra berlusconiano, orfani adesso del loro leader, imbolsito dagli anni e dalle indagini perpetue a suo carico, un partito Forza Italia che perde pezzi anche grazie all’opera “demolitrice” di un suo esponente di rilievo, quel Denis Verdini vero “taxista” vero il “Nazareno” dei tanti delusi azzurri.
Certo la sinistra vera latita e da tempo immemore,essa difatti è ancora convalescente dopo il disastroso periodo dei Fausto Bertinotti ed Oliviero Diliberto, una sinistra caviale & champagne, “millesimata” nella sua credibilità cui ora i vari pezzi pseudo – comunisti uniti a Sel (sinistra ecologia e libertà) messi insieme raccogliticciamente raggiungerebbero soglie poco al di sopra di quel 3% generoso, che la nostra legge elettorale concede, prona la nostrana sinistra alternativa verso tematiche terzomondiste e migratorie, nobilissime negli intenti, ma che son lontane anni luce dai bisogni del cittadino medio italiano (che è l’unico elettore) oltraggiato dalla crisi e da politiche economiche e sociali che a poco a poco riducono quel welfare state di dignità dei diritti faticosamente costruito dal dopoguerra in poi. Un tale scollamento da reale vivere della nostra società che i partiti di sinistra alternativa italici pagano da anni duramente nell’urna, infatti a differenza dei loro omologhi europei, tra tutti Podemos e Syriza, che viaggiano oltre il 30%,, i nostri sono un decimale a confronto, lasciando facili “praterie” e “praterie” di consenso prevalentemente al Movimento Cinque Stelle, dell’ex comico milionario Beppe Grillo, un movimento politico spurio che coniuga demagogia e populismo ( oltre una crassa impreparazione generale di molti componenti nazionali) di destra e sinistra da somministrare alla bisogna dei vari argomenti, in un caleidoscopio confusionario di proposte urlate ma di grande presa, dove il superiority complex dell’onestà a priori viene propinato come fosse un mantra pubblicitario, nella migliore tradizione del merchandising capitalista; dall’altro quel Matteo Salvini leader della nuova Lega Nord, che messe da parti secessioni, ampolle druide e scempiaggini varie, punta a realizzare su scala peninsulare un nuovo movimento nazionale, pseudo patriota, ma con radicalismi della peggiore destra “fobica” europea, dal sapore fascisteggiante, ed a triste controprova pratica nel mondo dell’informazione, questa new wave ideologica la si vede ogni sera nei talk show televisivi,( sia Rai che private) dove ad una supremazia consolidata di conduttori di centro sinistra ora si contrappone una nuova progenie di anchorman urlanti delle maratone logorroiche, i vari nuovi “profeti”: Del Debbio,Paragone,Porro, tutti realisticamente di scuola Mediaset. Ed con questi preludi che anche sul nostro territorio, il movimento alternativo al PD di Renzi vuol mettere radici nella nostra città e nel comprensorio del Sele, grazie all’opera di due rappresentanti della sinistra storica ebolitana: Vincenzo Cicalese e Vito Morrone coadiuvati dal giovane attivista Denny La Salvia (presenti tutti come delegati alla convention partenopea del 21 u.s. )non rassegnandosi alla deriva neo liberista di quel che dovrebbe essere il più grande partito socialdemocratico d’Europa,il partito democratico e caldeggiando cosi il progetto politico dell’ex eretico del PD, ovvero quel Giuseppe (Pippo) Civati il quale in una iniziativa organizzata a Reggio Emilia, il Politicamp, nei giorni 5-6-7 luglio 2013, aveva lanciato il guanto di sfida al leader gigliato poi futuro segretario e premier,esperienza importante questa seppur non vincente, aggiudicandosi una onorevole terza piazza con quasi il 10% dei consenso nella corsa alla segreteria, dietro all’ex sindaco di Firenze e a Gianni Cuperlo, appoggiato da Massimo D’Alema e lo storico establishment di quel che furono i democratici di sinistra.
Poi l’epilogo della sua esperienza nei democrat, infatti nella direzione del PD del 13 febbraio 2014 si esprime negativamente sul documento proposto da Matteo Renzi avverso il governo presieduto da Enrico Letta, che viene approvato ampiamente con 136 voti, a contro i 16 contrari, provenienti tutti dall’area del giovane politico monzese, il quale per coerenza partitica vota la fiducia in aula al nuovo esecutivo del rivale, nel quale è presente come ministro degli affari regionale anche Maria Carmela Lanzetta che aveva sostenuto la mozione di Pippo Civati nel congresso e aveva anche votato contro alla Direzione Nazionale del PD alla successione di Matteo Renzi a Letta, e che creò allora molto imbarazzo non solo all’interno del partito ma nei tanti sostenitori dello stesso. Dopo l’uscita dal partito democratico, Civati senza perdersi d’animo fonda il suo movimento “Possibile” Il 26 maggio 2015, accompagnato da alcuni fuoriusciti di “lusso” come Stefano Fassina ed Alfredo D’Attorre, proprio e contestualmente al suo voto contrario alla riforma della legge elettorale, per i profondi contrasti programmatici con la leadership Il che viene presentato agli organi di stampa il 21 giugno, e successivamente dopo una incubazione di cinque mesi si “battezza poi il 21 novembre la prima assemblea nazionale degli Stati Generali, in cui diventa ufficialmente un partito, avente l’ambizioso progetto di ricreare una vasta area di centro sinistra che vada da Sel di Nichi Vendola al Prc di Paolo Ferrero sino al neo-movimento di Maurizio Landini, ovvero Coesione Sociale, affinché la sinistra italiana non muoia di inedia nell’ennesimo partitino personale. Ad oggi è sorto un primo problema per Pippo Civati, infatti degli otto quesiti referendari (“una sfida referendaria per restituire ai cittadini la sovranità smarrita,un viaggio verso una democrazia possibile”) su quattro scottanti temi proposti dal suo neo-movimento/partito, invero “Possibile” abbisognava di 500.000 sottoscrizioni me ne sono state prese circa 300.000, risultato ragguardevole ma sotto la soglia di ammissione.
Ma stasera è il debutto nella nostra città e nella piana del Sele del movimento che mira a rigenerare tutta la sinistra nazionale; e cosi dunque un folto gruppo di simpatizzanti si è radunato alla spicciolata nella sala interna del centralissimo bar La Fatina, sul Viale Amendola, verso le ore 6 pomeridiane, dove di primo acchito si palesavano entusiasti e carichi i volti degli invitati, di quell’interesse propositivo che accompagna ogni ”battesimo” riguardante la vita pubblica. Esordisce nell’appuntamento davanti ad una corposa platea, l’ex dirigente scolastico e voce storica della sinistra cittadina, Vincenzo Cicalese sottolineando con orgoglio come agli stati generali tenutisi a Napoli il 21, ci fossero oltre tremila delegati, nonostante l’evento fosse passato in sordina nei grandi canali della comunicazione nazionale, fatta eccezione per Rai3 :”ma bene rammentarlo, anche le grandi realtà politiche degli ultimi anni non hanno avuto in un primo momento l’attenzione dei mezzi di comunicazione, dopodiché questi son cresciuti sino diventare partiti di rilevanza in tutta la Penisola” e di come tale assise fosse stata costitutiva del movimento divenuto partito,con l’approvazione dello Statuto e del Regolamento interno,oltre ad aver stabilito che entro febbraio 2016 si terrà a forse Roma il primo Congresso, con iscrizioni aperte entro il dieci di gennaio prossimo. Cicalese ha precisato anche: ”Noi non abbiamo alcun rapporto con il PD di Matteo Renzi e ne vogliamo averne con il futuro Partito della Nazione che questi si accinge a varare, e di converso non siamo rassegnati al fatto che un area vasta di malcontento popolare cada in periodo di consultazioni elettorali nelle braccia di Grillo o di Salvini, siamo disposti a dialogare con tutti ,anche con gli elettori di quel che fu il centrodestra, partendo dal basso e con un occhio particolare ai giovani che erano la maggioranza dei presenti a Napoli sabato scorso- continua il coordinatore– non siamo contigui ma collaborativi con altre forze di sinistra come Sel e i fuoriusciti piddini che hanno formato un gruppo alla camera denominato sinistra italiana,noi partiamo da una base di quattro parlamentari che seppur appaia una rappresentanza risicata già recepisce segnali di consenso dai territori, ed è proprio da quest’ultimi che noi ripartiamo, ci organizziamo in comitati territoriali di minimo 10 persone,come Cilento Possibile e Salerno Possibile, già questi operativi e vogliamo costituire in Eboli il comitato Sele Possibile, che raggruppi tutti i comuni del comprensorio, senza infingimenti di doppie tessere che non sono ammesse nel nostro partito – termina Cicalese – l’organigramma a livello nazionale ha in primis gli stati generali, dopo un segretario, un comitato scientifico uno organizzativo ed infine quello di garanzia con 3 membri sorteggiati da un software; auspichiamo di poter crescere per proporre da subito progetti per il territorio tramite dei delegati locali che ci rappresentino a livello nazionale, affinché la nostra piana del Sele torni ad essere come era considerata un tempo: la California del Sud! penso alla produzione di progetti esecutivi verso la fascia costiera, un territorio vasto e da recuperare al vivere civile, continuando finalmente quella fase due del lavoro votato alla legalità ed alla nettezza, che aveva coraggiosamente iniziato un quindicennio orsono il passato sindaco Gerardo Rosania, spalleggiato dal presidente emerito della repubblica Giorgio Napolitano allora ministro degli interni, per la bonifica della nostra marina, o stesso discorso per il centro storico di Eboli, perla riconosciuta in molti itinerari turistici, persino da quelli stranieri.”
Subito dopo ha preso la parola l’altro “grande vecchio” della sinistra cittadina, Vito Morrone, il quale oltre ad avallare le parole del suo predecessore sulla rappresentatività dal basso andando cosi oltre i personalismi e la contestuale volontà di allettare l’elettorato giovanile, ha precisato come ci si possa procurare facilmente la tessera del partito, ovvero tramite il sito internet di Possibile al modico costo di 15€ annui, auspicando al contempo anch’egli che il nostro distretto possa produrre validi rappresentanti. Morrone poi rammaricato profondamente ha sottolineato come i referendum proposti siano stati poco tenuti in conto dai media locali e centrali, otto quesiti per quattro consultazioni referendarie, rivendicando con orgoglio che: noi tramite questo nostro giovane leader che ho avuto personalmente l’onore di conoscere, umile e disponibile impegnato su temi scottanti, ha voluto concentrare su suddette tipologie di tematiche la campagna referendaria: ossia la 1 scuola, 2 il jobs act, 3 la legge elettorale,4 le trivellazioni, purtroppo l’analisi del mancato raggiungimento del quorum mostra chiaramente che il percorso sarò accidentato, ma nonostante questo siamo pronti ad andare avanti, certi della collaborazione fattiva di molti.”
Ultimo a relazionare, è stato il giovane dirigente, il trentenne Denny La Salvia, il quale non ha fatto mistero dell’entusiasmo che accompagna la sua nuova avventura politica, lui che ha militato e usufruito dell’esperienza ultra-decennale con la sinistra estrema, rendendosi conto il venir meno della spinta propulsiva offerta da tale fazione politica negli ultimi anni, crede che nel progetto civatiano si possano inserire le migliori “parole d’ordine” di una sinistra moderna e capace oltre di stare al passo coi tempi, ma prettamente di interpretare i bisogni cogenti dei cittadini e delle nuove generazioni in particolar modo, la fascia di età da coinvolgere maggiormente, abulica dalla partecipazione alla vita pubblica: “infatti ci siamo visti a Roma una prima volta il 21 di giugno a e strutturandoci prima facie in forma associativa, pian piano in un movimento politico ed ora con gli stati generali di recente tenuta a Napoli, in un vero e proprio partito, con un occhio di riguardo ai comitati, in particolar modo quello scientifico, producendo proposte idee e progetti in maniera diversa ai consunti canoni degli attori principali che agiscono nella vita pubblica italiana –continua il giovane delegato– noi senza capi, senza personalismi autoreferenziali, quelli che hanno contraddistinto la seconda repubblica denotandone allo stesso tempo la povertà di proposta al di fuori della figura del capo,noi ci impegniamo invece sul territorio a sentire le istanze e farcene promotori delle stesse nelle sedi deputate e questo che dovrà contraddistinguerci, un perenne ascolto della gente, in modo particolare degli under 40 – conclude La Salvia – questa di stasera sia chiaro a tutti,non è una presentazione, ma bensì è una delle tante consultazioni con i cittadini che stiamo facendo, un processo che porterà alla costituzione del comitato territoriale, infatti nostro intendimento è che ne faremo altre con: i giovani,le associazioni,i commercianti e cosi via, un percorso che ci porterà ad avere un comitato quanto più rappresentativo della vita cittadina dei nostri territori, per essere capaci di elaborare delle risposte alle problematiche della nostra comunità!”
Eboli, 30 novembre 2015
Progetto ambizioso ma possibile da incoraggiare
Ringrazio Marco Naponiello per aver riportato fedelmente le idee e le proposte illustrate durante l’assemblea tenutasi nella sala interna del bar LA FATINA di Eboli il 27 novembre scorso.
I giornali e le televisioni hanno quasi del tutto ignorato gli Stati Generali di POSSIBILE tenutosi a Napoli il 21 u.s….Non così hanno fatto quando si è costituita la Sinistra Italiana. Tutto ciò è normale in Italia:
I giornalisti italiani sia della carta stampata sia della TV, hanno quasi stretto un patto di autoreferenzialità con i nostri politici più noti ed hanno la tendenza a considerare come “alieno” tutto ciò che di nuovo nasce sulla scena politica.
Così fu per la Lega, così è stato inizialmente col Movimento 5 stelle.
Così ci auguriamo avvenga per POSSIBILE.
Di nulla,é un dovere oltre che un piacere,informare la cittadinanza sulle nuove iniziative attinenti la vita pubblica.
Progetto ambizioso ma possibile, da incoraggiare
Per Vincenzo Cicalese è la sintesi esatta del nostro paese (nazione) della nostra epoca
“prona la nostrana sinistra alternativa verso tematiche terzomondiste e migratorie, nobilissime negli intenti, ma che son lontane anni luce dai bisogni del cittadino medio italiano (che è l’unico elettore)”
La domanda sorge spontanea : Perché non vi chiamate LEGA
Due sono i casi: o non hai proprio letto o hai capito tutto il contrario
x Vincenzo Gambetta elettore medio italiano: il buffone mezzo toscano tu elettore medio italiano lo hai votato tu, il presidente della provincia la giunta provinciale ed il consiglio provinciale di salerno mi dici tu elettore medio italiano chi di questi hai votato? nel nostro collegio abbiamo due dico 2 parlamentari mi dici tu elettore medio italiano chi dei due hai votato? sei pregato di rispondere almeno ad una domanda di queste 3 per cento da fare elettore medio italiano
ANCORA SULL’ARTICOLO DI VINCENZO CICALESE PER
ESAMINARE LE IDEE ECONOMICHE DI PIPPO CIVATI
SI E”DETTO CHE UNO DEGLI OBIETTIVI E” LA ATTRI-
BUZIONE DEL COSIDETTO “REDDITO MINIMO-MA NON SI
DICE A CHI E COME EFFETTUARLA.
VOGLIO SUBITO DIRE CHE NELLA LOTTA ALLA GRANDE
PROPRIETA”,NON SOLO A QUELLA IMMOBILIARE ,BISOGNA
ESCLUDERE E DIFENDERE LA PICCOLA PROPRIETA”,
ANCHE QUELLA IMMOBILIARE . SE IL CONCETTO DI
“REDDITO MINIMO ” SIGNIFICA EFFETTUARE REGALIE
DI RISORSE PUBBLICHE ,NON MI SEMBRA UNA BUONA
MISURA DI POLITICA ECONOMICA E DI POLITICA IN
GENERALE. SE INVECE SI TRATTA DI ELABORARE UNA
POLITICA DEL WELFARE CHE COMBATTA LE DISUGUA-
GLIANZE SOCIALI ED ECONOMICHE ,LA FORZA POLITICA
CHE LA PRATICA FA” CERTAMENTE UNA COSA DI SINI-
STRA,
E” ACQUISITO ALLA COSCIENZA PUBBLICA CHE LE
DIDUGLIANZE SOCIALI SONO IL FRUTTO DELLA PRE-
SENZA NELLA SOCIETA” DELLA PROPRIETA” PRIVATA”:
“JEAN -JACQUES ROUSSEAU ,IL CUI RADICALISMO
POLITICO PICCOLO -BORGHESE INCONTRA IL COMUNI-
SMO DI MARX ,PROPRIO SUL TEMA DELLE DISUGLANZE
SOCIALI.D”ALTRA PARTE COME NON RINGRAZIARE
ROUSSEAU NELL’AVER SVELATO LA INIQUITA” DEL
FORMALE “CONTRATTO SOCIALE”FONDATO SULLA INE-
GUAGLIANZA ECONOMICA.
PER ESSERE ALTERNATIVI A RENZI NON E” SUFFI-
CIENTE DICHIARARLO ,MA E” NECESSARIO LOTTARE
PER FERMARE IL PROCESSO DI IMPOVERIMENTO DELLA
DEMOCRAZIA, PER IMPEDIRE CHE LA SOVRANITA” DEL
POPOLO NON VADA OLTREIL VOTO DEGLI ELETTORI,
NELLA LORO MAGGIORANZA ETERO-DIRETTI,ATOMIZZATI
E DISORGANIZZATI-
IL PRESIDE CICALESE CONOSCE LO STORICO POLIBIO:
“QUANDO I GOVERNATI NON SONO PIU” L’ESPRESSIONE
DEL PENSIERO DEI GOVERNATI SI PASSA ALL”OLOCRA-
ZIA ,ANTICAMERA DELLA TIRANNIA,IN QUANTO INEVI-
TABILE CONSEGUENZA DEL COMPORTAMENTO DEMAGOGICO
DEI GOVERNANTI ,LEGATO ALL’ACQUISIZIONE DEL
CONSENSO.”
QUESTO ATTUALE GOVERNO ESPRIME IL PENSIERO DEI
CITTADINI?
EBOLI 30 /11/2015
Ho letto e studiato sia lo Statuto sia il Patto repubblicano dell’Associazione Possibile.
Ho osservato anche il lavoro fin qui svolto da due comitati già operanti sul territorio: CILENTO POSSIBILE e SALERNO POSSIBILE e non mi sembra affatto che il nuovo partito di Civati sia lontano anni luce dai bisogni del cittadino medio italiano.
Anzi, a differenza dei movimenti e dei personaggi sinistroidi radical-chic che tanto danno hanno procurato alla sinistra italiana, questa associazione si sta ben radicando sul territorio attraverso progetti locali scaturiti dai bisogni reali del cittadino medio!
Ci dobbiamo solo augurare che anche ad Eboli e nella Piana del Sele esistano ancora uomini e donne dal pensiero libero, capaci di costruire concretamente nella nostra realtà locale le VIE POSSIBILI verso una società più giusta e democratica.
Da apprezzare la saggezza del grande nonno
@giuseppe leso-
Egregio dott. Leso, mi inviti a nozze quando citi Polibio. Voglio solo ricordarti che egli fu anche uno dei primi tecnici delle comunicazioni.
Infatti, intorno all’anno 150 A.C. ideò la famosa “scacchiera di Polibio” basata su un sistema crittografico rapido ed essenziale utilizzato sopratutto dai generali romani nella preparazione delle battaglie.
Auguriamoci che, prima o poi, il grande comunicatore non ne faccia uso…
x vincenzo cicalese.EFFETTIVAMENTE POLIBIO PERFEZIO-
NA LA COSIDETTA “SCACCHIERA DI POLIBIO”
E VEDIAMO COME EGLI LA DESCRIVE :(STORIE,LIBRO X PARAGRAFO 45,6 CAP 7) IL SISTEMA PIU’ RECENTE , INVENTATO DA CLEOSSENO E DEMOSTENE ,E CHE E” STATO
PERFEZIONATO DA ME,CONSISTE IN QUESTO. BISOGBA PREN-
DERE L’INTERA SUCCESSIONE DELLE LETTERE DELL’ALFA-
BETO E DIVIDERLE IN CINQUE GRUPPI CONTENENTI CINQUE
LETTERE CIASCUNO :L’ULTIMO GRUPPO OVVIAMENTE AVRA’
UNA LETTERA IN MENO DEGLI ALTRI,MA QUESTO NON
INFICIA IL SISTEMA.LA DESCRIZIONE CONTINUA.
NON SAPPIAMO ESATTAMENTE QUANTO POLIBIO SI ACCINSE
AL COMPITO DI STORICO; E’ PROBABILE CHE IL PIANO
INIZIALE DELL’OPERA (STORIE) FOSSE CONCEPITO
PRIMA DEL 146 a.C. ,CON LA CADUTA DI CARTAGINE
E CORINTO .E QUESTO E’ QUANTO
2 dice dicembre 2015