Si sono tenuti a Napoli, all’Arenile di Bagnoli, gli stati generali di “POSSIBILE”, il Partito di Pippo Civati. E nasce anche “SelePossibile”.
Il nuovo partito di Civati, ha approvato a larga maggioranza anche lo statuto e ha dato avvio alla fase congressuale che si concluderà all’inizio di febbraio. Presente a Napoli anche una delegazione della Valle del Sele.
di Vincenzo Cicalese
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Arrivare ad un’assemblea politica nazionale e trovare una platea composta in larga maggioranza da giovani, non è affatto frequente di questi tempi, specie in un periodo in cui la disaffezione per i partiti e i loro rappresentanti ha raggiunto un livello senza precedenti. L’unica eccezione sembrava essere rappresentata dal Movimento 5 Stelle, il partito che secondo diversi autorevoli sondaggisti sarebbe primo se a votare fossero solo gli under 30, e che nel 2013 ha portato in Parlamento i gruppi di deputati e senatori più verdi della storia repubblicana (ad inizio legislatura era di 33 anni l’età media degli onorevoli grillini e di 46 quella dei senatori).
«Noi – dice Pippo Civati – siamo alternativi a Renzi e Grillo. – e aggiunge – Voglio vedere delle facce diverse, anche dalla mia, diverse da chi fa politica, da chi e’ stato nel PD, da chi e’ stato nelle istituzioni. Proviamo a capire, a fare veramente un viaggio, – ha spiegato Civati – Noi siamo schiacciati da due modelli molto prepotenti, Renzi e Grillo, e poi adesso si e’ aggiunto Salvini che fa proseliti anche nel Sud. Dico che stiamo perdendo la trebisonda».
Non si tratta dell’ennesimo partitino-testimonianza dell’estrema sinistra ma di un movimento che mira, nel medio e lungo termine, a raccogliere sotto la stessa bandiera tutti gli elettori di sinistra sfiduciati o delusi dal partito della Nazione renziano. All’Assemblea Costituente, “battesimo del fuoco” del Partito di Civati, non poteva mancare anche una delegazione di Eboli, la Città della Piana del Sele che vanta una delle più consolidate tradizioni di Sinistra con: Vito Morrone, Vincenzo Cicalese e Denny La Salvia (del comitato Cilento Possibile). Questi tre rappresentanti hanno ricevuto pieno mandato dallo stesso Pippo Civati di costituire ad Eboli un comitato “SelePossibile” che dovrebbe raccogliere tutti i piccoli e grandi centri dell’Alto, medio e Basso Sele.
Ora va però segnalato un altro caso, parlando sempre di “Possibile”, il nuovo partito di Civati che, agli Stati Generali di Napoli, ha approvato a larga maggioranza il suo statuto e dato avvio alla fase congressuale che si concluderà tra meno di tre mesi (inizio febbraio). Tra centinaia di delegati dei circoli ed attivisti presenti all’Arenile di Bagnoli c’erano soprattutto giovani e giovanissimi: segnale tangibile della capacità di intercettare, a sinistra del Pd e in netta opposizione al Pd, consensi e simpatie che i Democratici, primo partito soprattutto tra l’elettorato più anziano, faticano più di prima a conquistare.
Certo, l’impresa di fare voti che pesino nello scenario politico, per “Possibile” è davvero ardua, e parlare di bacini elettorali è prematuro, Civati lo sa benissimo, e lo dice a chiare lettere, ma è chiaro che un primo piccolo successo può già essere evidenziato, quello di aver posto basi per arginare quella fuga verso il voto di protesta e l’astensionismo esplosa alle Politiche del 2013. I ragazzi di “Possibile” l’elemento di novità lo hanno subito colto.
«Qui – ci ha detto ieri uno di loro – vedo un sacco di facce nuove, alla presentazione di Sinistra Italiana non c’erano tanti giovani. È qualcosa di indicativo, della volontà di superare il “nuovismo” e il vecchio, ma senza superare l’antico». Non si tratta di un gioco di parole. Il riferimento è alle parole di Civati, che per ‘antico’ intende i valori, i simboli, gli uomini e tutto ciò che non va rottamato, che non può essere semplicemente indicato come ‘vecchio’ solo perché temporalmente lontano.
Ma è solo una questione di immagine? Un’operazione di marketing politico che ha compiuto bene il suo piccolo primo passo? Ovviamente no: l’appeal di Possibile non può essere giustificato solo dalla comunicazione efficace di un leader o da un logo accattivante. Quella di ieri a Bagnoli non era un’iniziativa cittadina. Erano presenti i ragazzi di centinaia di comitati da tutte le regioni d’Italia. Ed erano parecchio interessati ad ascoltare parole nette, inequivocabili, su questioni che il Pd (la platea di “Possibile” rifiuta di definirlo un partito ‘di sinistra’) negli ultimi anni ha eliminato dalle prime pagine della sua agenda o rispetto alle quali ha ridimensionato la sua posizione.
«Ci vogliamo riprovare», ci ha detto una ragazza. Un attivista adulto, invece :«Possibile esplora strade nuove che non fanno parte di una storia perdente della sinistra». Civati, intanto, dal palco spaziava in lungo e in largo. «Gli 80 euro a chi non ne ha bisogno sono una cosa incivile», ha detto. Si tratta di un migliaio di euro che potevamo utilizzare per altre cose. «I regali fiscali alle aziende con assenza di selezione, che senso ha?», ha proseguito. E ancora: perché «facciamo lo sconto ai benestanti proprietari di case in un momento in cui non abbiamo coperture»? «Voglio combattere contro l’evasione fiscale, non strizzare l’occhio con il contante. Padoan ha cambiato idea 300 volte». E poi: reddito minimo, fine-vita, coppie omosessuali, uso legale della cannabis. Punti di programma che tra i Dem genererebbero più di una frattura.
Napoli, 23 novembre 2015
Ottima iniziativa per rottamare l^intera seconda repubblica il meno male che silvio cè – il buffone mezzo toscano e il prossimo comico, anche ad Eboli serve un movimento alternativo.
Lucida analisi dell’articolista nonostante fosse parte in causa della materia in oggetto;la nascita di un movimento a sinistra del pd e in chi dallo stesso non si sentono più rappresentati,serve a colmare quel vuoto che la destra populista di grillo e salvini stanno inopinatamente facendo da padroni, nonostante una sinistra alternativa catatonica (in altri paesi come Grecia e Spagna viaggia oltre il 30%) che non riesce a riprendersi dal cupio dissolvi bertinottiano, anzi persiste in tematiche esterofile e terzomondiste, nobili quanto si vuole ma lontane dalle sensibilità del nostro elettorato.
Certo non diventi l’ennesima scissione “rossa” o quanto meno socialdemocratica, i comunisti nei loro mille rivoli hanno da tempo scisso “l’atomo”
Civati è un giovane politico intelligente, ma molti si chiedono “Dove è stato Civati sino a quando ha lasciato il PD?” risposta:
Quando stava nel PD era contestato perché non doveva stare in un partito che aveva preso una deriva ideologica diversa dalla sua ma rimanendoci votò NO all’Italicum. Mentre Renzi faceva la Leopolda, Civati era a Roma con i lavoratori in sciopero. Manifestava tranquillamente il suo dissenso nei confronti del partito sulla base del fatto che non si rispettava il mandato elettorale 2013.
Quando uscì dal PD perchè si era convinto che dall’interno non riusciva a portare avanti le sue battaglie, e il mandato 2013 era continuamente disatteso dal governo, era contestato perché avrebbe fatto un partito da 2%, che doveva accettare le primarie eccetera.
Certo i fatti parleranno e sarà il suo futuro percorso a dimostrarlo eventualmente, se riuscisse a mettere un argine al populismo degenerante e approssimativo dei cinque stelle,(ultima freddura, la vicenda inerente una censura per una targa commemorativa a g. matteotti colpevole di essere socialista) che in varie tematiche dimostra la crassa ignoranza di troppi all’interno del partito-blog,sarebbe,tale argine, di per se un risultato di eccellenza!
Concludendo la breve dissertazione: un nuovo soggetto riformista non pùò che arricchire il panorama politico, i pensieri unici non piacciono e alla lunga gli uomini soli al comando, disilludono gli illusi, infatti ci sono forti dubbi che la restaurazione promossa da Matteo Renzinabbia un persorso de plano Ma ad oggi gli unici laboratori all’opera per strategie di alleanze che consentano effettivamente di primeggiare ne ballottaggio al l’Obama di Rignano, paiono essere quelli della Destra post- ex -semper berlusconian-forzista.
Speriamo esistano ancora ebolitani di buona volontà che credono sempre nelle idee di giustizia e libertà.
Io penso che Pippo Civati, a differenza dei sinistroidi confluiti in Sinistra Italiana, stia cominciando una vera e propria battaglia per consentire alle donne e agli uomini di sinistra delusi dal Partito della Nazione di trovare uno spazio politico autentico e in grado di diventare maggioranza anche in un remoto futuro.
Non ci possiamo permettere di regalare ai grillini il governo dell’italia per i prossimi 20 anni.
Sarebbe un disastro dopo il ventennio berlusconiano
NON è il partito della nazione ne la sinistra italiana e non l^ennesima scissione rossa. E^ un movimento politico di colore rosso rosa-verde-ambientalista-rafforzamento della sanità pubblica-e della scuola pubblica-dignità del lavoro e crescita dei diritti per tutti-
lotta alla evasione fiscale un movimento non calato dal cielo ma si sta costruendo dal basso in mezzo alla gente, questo è un movimento alernativo.
VENERDI’ 27 novembre prossimo alle ore 18,00 presso la sala interna del bar LA FATINA in viale Amendola si terrà la prima assemblea verso la costituzione del COMITATO SELE-POSSIBILE. E’ aperta a tutti i cittadini.
Il poeta ORAZIO ci aiuta”De Te Fabula Narratur”:
si parla di Civati ma si pensa a Renzi e al renzismo.
Il”nuovismo ” come esaltazione acritica del nuovo,
della novità e del cambiamento è il filo rosso che
lega le vicende politiche degli ultimi vent’anni,
dalla dissoluzione del P.C.I a Berlusconi,dalla’an-
tipolitica grillina all’apparente trionfo del ren-
zismo,cioè del modello Berlusconi =Renzi: la crisi
della democrazia italiana è la crisi della democra-
zia personale o dell’uomo solo al comando.
L’antipolitica porte dalla Bolognina e arriva alla
Leopolda.La “irresistibile” ascesa di Renzi è lega-
ta alla fine del PCI e alle modalità e culture po-
litiche con le quali il gruppo dirigente comunista
di allora ,guidato da Achille Occhetto ltquidò il
PCI e si avventurò per altra vie che non fossero
quelle del socialismo europeo.Quì bsati dire che
il nuovismo renziano è un regime fondato sul nulla.
Renzi non è una eccezione ,ma un punto di arrivo.
Egli agisce come un politico rinascimentale che non
ha cultura delle regole,degli ordinamenti e delle
istituzioni e punta al potere per il potere,senza
una visione.Per fare ciò utilizza ogni mezzo ,come
l’inganno ,il tradimento ,la spietatezza ,la con-
giura ,la faida.Egli impone un conflitto distruttivo
permanente ,lo stesso della Firenze del Cinquecento,
contro il quale ha scritto pagine insuperabili
Machiavelli ,ben altro segretario fiorentino.
LE CENERI DI GRAMSCI SEMBRANO DISPERSE.Non rimane
più” traccia della Sinistra in Italia .Il PD è una
indigesta salsa moderata,con la complessa egemonia
dell’ala più” moderata della vecchia democrazia cri-
stiana. Come è possibile che della Sinistra si è
persa ogni tracia ,che sia scomparsa qualsiasi
connessione sentimentale con la storia ,con un
pensiero,con una cultura ?
Bene ha fatto l’onle Civati ad accendere dei fuochi.
Può sembrere che egli sia un novello Don Chisciotte.
Ma che cosa mai sarebbe un Don Chisciotte antiidealista,un Don Chisciotte fosco,un Don Chi-
sciotte brutale che restasse pur sempre un Don Chisciotte?
Lunga vita a Giuseppe Civat-26 novembre 2015
@Giuseppe Leso- caro Peppino non credo affatto che Civati sia un novello Don Chisciotte. Dietro di lui c’è una organizzazione che si va consolidando giorno per giorno.
Attualmente siamo già a 5.000 iscritti di tutta Italia e la tessera si potrà prendere fino al 10 gennaio p.v.
E credo anche che il tutto rispetti un’altra famosa massima del poeta Orazio che tu hai citato:
Animum rege, qui nisi paret; Imperat hunc frenis, hunc tu compesce catena.
Per te non ci sarebbe bisogno di tradurre ma, per quei pochi lettori che avranno letto traduciamo:
DOMINA LA TUA PASSIONE, CHE QUANDO NON TI OBBEDISCE, TI COMANDA. METTILE UN FRENO, INCATENALA.
E’ un principio che vale in tutti i campi: in politica come in amore; nella professione come nell’arte; ecc….
A stasera, se vorrai essere presente amico mio.
Assemblea nazionale (costiduenda) svolta a NAPOLI questo è un segnale molto positvo che questo movimento da a tutto il meridione, è necessario che i problemi di questi territori vengano evidenziati alla attenzione della politica nazionale. Nel salernitano già si sta ramificando questo movimento nella città di Salerno, cilento, valle dell^irno,picentini, vietri,cavaed atri.Auguriamoci che anche nella Valle del Sele possa nascere e crescere questo movimento.