Mentre in Italia si privatizza, gli USA vanno verso un Servizio Sanitario Nazionale.
30 milioni di americani riceveranno l’assistenza sanitaria
WASHINGTON – Il Senato Usa ha approvato la riforma sanitaria con 60 voti favorevoli e 39 contrari. I democratici hanno superato così l’ultimo scoglio procedurale per l’approvazione della riforma, ora il provvedimento deve essere unificato con la legge votata ai primi di novembre dalla Camera. Il pacchetto delle misure approvate, punta a dare la mutua a 30 milioni di americani che al momento non ce l’hanno. Un voto veramente storico come lo ha definito lo stesso presidente Barack Obama.
Trenta milioni di persone in più, al di fuori di coloro i quali sono già coperti negli Stati Uniti, possono ora contare sulla copertura delle spese mediche da parte dello Stato. Una vera e propria mutua. La riforma della sanità americana voluta dal presidente Barack Obama, ma anche un cavallo di battaglia di Hillary Clinton, è stata contestata fortemente dai repubblicani, ma comunque ha ricevuto il via libera dal Senato da parte dei Democratici. Il testo è il frutto di numerosi compromessi, ma alla fine si è riuscito in ogni caso a dare una copertura sanitaria a tutti quegli americani che non ne avevano, in quanto non erano in grado di sostenere i costi di un’assicurazione privata a copertura delle spese mediche.
Il Piano Obama costerà quasi mille miliardi di dollari nell’arco di dieci anni, ma pone fine a un dibattito senza precedenti che ha scosso le coscienze degli americani, ma che stravolge una spietata realtà che voleva che l’assistenza medica e quella ospedaliera fosse ad appannaggio solo di chi avesse la copertura di una “solida” Carta di Credito. Secondo il Congressional Budget Office, con la riforma l’obbiettivo dei democratici è di pervenire ad una copertura sanitaria quasi universale che si raggiungerebbe entro il 2019: secondo le loro proiezioni, il 94% di chi risiede legalmente nel paese disporrebbe, in quella data, di un’assicurazione sanitaria.
Obama il “socialista” ha rotto tutti gli equilibri e finalmente si va verso un Servizio Sanitario Nazionale che non guarda più alle differenze economiche. E’ singolare che una decisione del genere venga assunta in un paese che ha basato la sua economia sul principio del mercato e della liberalizzazione del mercato, confinando l’intervento pubblico, anche quello dei servizi essenziali, in termini veramente minimali, come la sanità e la scuola. Un piccolo passo avanti ma significativo per quello che rappresenta, indubbiamente una nuova pietra miliare nella storia del welfare state in America, dopo l’introduzione del sistema pensionistico pubblico con la Social Security di Roosevelt, che è diventò legge nel 1935 e quella della copertura sanitaria pubblica per gli anziani del programma Medicare di Johnson, del 1965.
In effetti gli USA, hanno “inventato” la “Cassa Mutua“, quella che invece i vari Governi italiani degli ultimi anni stanno cercando di “smontare”, trasferendo alcuni settori strategici come la Sanità e la Scuola i trasporti, l’energia e ora l’acqua ai privati. Il testo vieta alle Compagnie Assicurative di negare la copertura a persone con cattive condizioni di salute, di applicare per la stessa ragione tariffe piu’ elevate o di rescindere la polizza qualora l’assicurato si ammalasse o divenisse disabile. Altra norma dal forte impatto simbolico è l’introduzione di un tetto ai profitti delle stesse Compagnie Assicurative con l’obbligo di reinvestire in cure sanitarie almeno l’80/85% dei premi versati. Per quanto riguarda i costi, sempre per il Congressional Budget Office, l’aumento della spesa sarebbe largamente neutralizzato attraverso l’imposizione di nuove tasse, contributi e accise come da risparmi consistenti nella spesa del programma Medicare.
Lo scoglio non è del tutto superato, ma si avvia verso una soluzione, infatti le versioni del testo di Camera e Senato sono diverse e necessitano di una forte conciliazione prima che possa essere definitivamente ratificato e se non vi saranno molti ostacoli o molte differenze non sarà necessario che se ne rioccupi il Congresso.
Soffia un vento nuovo negli Sati Uniti. Un vento che noi altri italiani esterofili per natura e filo americani per voazione, dovremmo prendere bene in considerazione e abbandonarci, anzichè imitare solo le cose negative. Tra l’altro dovremmo essere presi da una punta di orgoglio se proprio il Paese più ricco del mondo e quello più all’avanguardia del mondo ci imita, dovrebbe essere un incentivo in più per potenziare e destinando più risorse, alla sanità e alla scuola.
La privatizzazione voluta da Obama è un segno dei tempi importantissimo, per gliUSA,dove le “INSURANCES” sanitarie erano la regola,a discapito di ogni concetto di welfare state davano possibilità di cura solo a chi ne era in grado, magnificando un capitalismo”MALATO” di espandersi in ogni dove, pur in campi umanitari.In Italia dove abbiamo avuto un sistema di MuTUALITA’ sanitaria encomiabile per molti anni, gli sprechi cagionati dalle avidità partitiche e personali, urgevano un ridimensionamento dei costi per rientrare in parametri minimi di economicità, ma da qui a tagliare un sistema di Stato Sociale che si ripercuterà sui poveri e famiglie monoreddito, mi sembra la classica estremizzazione italiana! Ne pagheranno le pene anche le Coop Sociali, con diminuz.ione di servizi e di conseguenza licenziamenti di massa,arriveranno tempi grami!
Una lezione di socialismo dalla nazione più liberista del mondo. Che il Governo eBerlusconi intesta mediti.
OBAMA HA SFIDATO CON CORAGGIO IL SISTEMA INIQUO DELL’ IPERCAPITALISMO,CREATORE AL PARI DEI MOLTI COMUNISMI DI INGIUSTIZIE, FAME, MORTE PER MALATTIE GUERRE CIVILI, E OGNI BRUTTURA IMMAGINABILE! INVECE IL “VOSTRO” BERLUSCONI E’ SOLO UN PLUTOCRATE DAL SINISTRO PASSATO CHE VUOLE A TUTTI I COSTI ,CON PROTERVIA,OCCULTARE DEI FATTI,DISSIMULANDO MENZOGNE E FALSE VERITA’,PEGGIO DEL PERNONISMO ANNI’5O. IL PAESE E’ ALLO SFASCIO, SIA IN CAMPO ECONOMICO CHE MORALE, LE ISTITUZIONI SI COMBATTONO OGNI DI’ A PIE’ SOSPINTO FACENDO MALE ALLA FAMIGLIE ED ALLE IMPRESE….E’ DEMOCRAZIA QUESTA? COSA ASPETTANO QUEGLI ITALIANI CHE LO ADORANO, DI VEDERCI TUTTI IN MEZZO AD UNA STRADA? O TEMPORA O MORES!!!