Giovedì 26 novembre 2015, ore 17.00, ICATT Eboli, Convegno: Dall’Agricoltura multifunzionale alla Cooperazione Sociale.
L’incontro, rappresenta il primo appuntamento con quello che vuole essere un percorso che conduce ad una nuova forma di economia: l’economia solidale e di cooperazione, attraverso corsi di formazione e progetti inclusivi.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Giovedì 26 novembre 2015, alle ore 17.00, presso l’ICATT di Eboli, si terrà un Convegno sul tema: “Dall’Agricoltura multifunzionale alla Cooperazione Sociale.
Interverranno: dopo l’introduzione di Antonella Dell’Orto della “Casa di Angiù” e i saluti della Direttrice dell’ICATT di Eboli, Rita Romano; Lazzaro Lenza, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Eboli; Maria Sueva Manzione, Assessore all’Agricoltura; Giuseppe Messina, autore del manuale “Una vita in cooperazione”; il Sindaco di Eboli, Massimo Cariello.
Il primo appuntamento con quello che vuole essere un percorso dove per guida vi è l’agronomo Giuseppe Messina, funzionario del Ministero delle Attività Produttive che per tutta la sua vita si è occupato di Cooperazione.
Partire dall’ICATT non è casuale, perchè la nuova economia è un’economia solidale e di cooperazione, una speranza per tutti a partire dai “ragazzi dentro” che in corsi di formazione e progetti inclusivi sperano in un futuro reinserimento sociale e una speranza per i tanti giovani che pur avendo un patrimonio di risorse da mettere a frutto spesso, ritrovandosi soli sono costretti ad emigrare.
E partire dall’esperienza di Giuseppe Messina e il suo manuale: “Una vita in cooperazione“, significa rappresentare un vademecum per orientarsi e rendersi conto di quante sono le opportunità legate al mondo dell’agricoltura che si rivolgono ai giovani, i quali spesso pur con profili professionali che a primo acchitto potrebbero sembrare essere lontani dalla Terra come: psicologi, cuochi, architetti, nel perseguimento della multifunzionalità applicata all’agricoltura trovano largo impiego e grandi opportunità.
Il percorso è rivolto, quindi, a tutti quei giovani che hanno voglia di costruire un cammino di cooperazione e condivisione.
Eboli è ricca di risorse umane e questa “primavera ebolitana“, che in esperienze come quella dell’Ermice e il “percorso dei mulini” ha visto il risveglio di un’intera comunità, che troppo spesso vede naufragare ogni sforzo, a causa individualismi e “scissionismi“, ecco che la necessità di una Guida che possa canalizzare tutte queste energie per l’avvio di progetti e per dare concrete risposte a un mondo dei giovani e non disoccupati o inoccuati.
Eboli, 21 novembre 2015
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