Cardiello (FI): Lenza sul Piano di Zona mente.. mentre incombe il “Ciclone” Multiservizi

Cardiello (FI): “Sul piano di zona l’Ass. Lenza mente sapendo di mentire”. E in Città la Guardia di finanza irrompe sulla Multiservizi.

Il consigliere comunale di FI risponde all’Ass.alle politiche sociali: “Lenza conferma in modo inequivocabile le anomalie che abbiamo sollevato”.

Damiano Cardiello (4)
Damiano Cardiello (4)

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Mentre incombe sulla Città il “ciclone Multiservizi“, dopo il Blitz di ieri della guardia di finanza al Comune di Eboli, alla Società e pare ad alcune persone, che a vario titolo sarebbero collegate alla Partecipata messa in Liquidazione dalla Commissaria Prefettizia Vincenza Filippi e successivamente dichiarata fallita, aprendo le porte ad ipotesi di Bancarotta fraudolenta. Cardiello incalza l’Assessore Lenza sul Piano di Zona.

Nel mirino della Guardia di Finanza che con una cinquantina di agenti divisi in tre gruppi ha fatto irruzione al Comune, nella sede della Società e al Cimitero cittadino, tutti gli atti della società partecipata Multiservizi e tutti gli atti alla base dell’ipotesi di reato che sia la magistratura contabile che quella fallimentare ha ritenuto di formalizzare di bancarotta della società in house che da poco ha presentato i libri contabili in Tribunale.

Lazzaro Lenza
Lazzaro Lenza

“Quanto affermato dall’Ass. Lenza conferma in modo inequivocabile le anomalie che abbiamo sollevato. – si legge nella nota di Cardiello – Quando si mente sapendo di mentire non c’è argomentazione che tenga.

Altro che attacco violento e accuse volgari. – incalza – L’Assessore pretende  giustificare un atto illegittimo e per farlo non esita nello strumentalizzare sia gli utenti sia il Coordinamento Istituzionale facendo ricadere si di loro una scelta probabilmente indotta.

Tra l’altro è giusto evidenziare  – dice Cardiello – che, come sostiene, l’Assessore Lenza il Coordinamento si sarebbe –a suo dire- intromesso in un atto di gestione di competenza dell’ufficio commettendo un ulteriore illegittimità.

In ogni caso, l’Assessore dovrebbe essere a conoscenza della programmazione esistente e  di quanto approvato dal Coordinamento Istituzionale pochi mesi prima. Mi riferisco al regolamento per la gestione dei servizi domiciliari attraverso buoni sociali (voucher) che avrebbe permesso all’ufficio di Piano di non interrompere il servizio tra le altre cose già gestito allo stesso modo per l’assistenza domiciliare alle persone disabili.

A ciò si aggiunga il fatto che, qualora non ci fosse stato questo regolamento approvato dal Coordinamento comunque non era giustificabile una proroga di 6 mesi per un importo superiore alla soglia comunitaria.

  • Per quale motivo si è scelta questa strada?
  • Cosa c’entra il Coordinamento con atti di gestione?
  • Perché non si è pensato agli utenti?

Un’ultima considerazione riguarda la programmazione precedente ed ho il dovere di chiarirla per amore della verità, anche perché mi trovavo già allora all’opposizione.

Il Piano di zona di Eboli è stato l’unico piano ad avere attuato il PAC primo riparto ed è stato uno dei primi ad avere approvato il PAC secondo riparto già prima dell’estate consentendo quindi alla nuova amministrazione di avere tutta la tranquillità per poter procedere alla programmazione dei servizi  nell’interesse esclusivo degli utenti, ma si è adottata un’altra strada che penalizza il Piano di zona e probabilmente gli utenti.

La legge non ammette ignoranza e la politica non dovrebbe occuparsi di gestire affidamenti ma solo di come garantire il miglior servizio possibile ai cittadini».

Eboli, 11 novembre 2015

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