Il Museo Archeologico di Eboli aderisce alla campagna “Nastro Rosa” della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori (LILT).
L’Assessore Saja: «L’Amministrazione, con quest’iniziativa, dopo l’illuminato del campanile di San Francesco, ribadisce la sensibilità verso i temi della prevenzione, della salute, delle donne, garante il propriondo impegno continuo e costante».
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Anche il Museo Archeologico si tinge di rosa per l’adesione alla campagna “nastro rosa” della Lega Italiana Lotta ai Tumori (LILT). Le sale della struttura museale ebolitana si sono illuminate di rosa, colore simbolo della campagna di prevenzione del tumore alla mammella.
«Grande la sensibilità della direttrice del Museo, Giovanna Scarano, che ha aperto le porte di un importante palazzo storico perché fosse sede di un evento altrettanto importante quale la prevenzione del tumore al seno», commenta l’assessore comunale alle pari opportunità, Matilde Saja.
Di rilievo anche gli interventi di Giuseppe Pistolese, presidente della sezione provinciale di Salerno della LILT, che si è intrattenuto sulla prevenzione come individuazione dei fattori di rischio, come miglioramento degli stili di vita, come diagnosi precoce, come cura ed attenzione ad un’alimentazione varia e corretta, e di Giovanni Babino, responsabile del Grande Progetto Pompei, che ha saputo coniugare l’aspetto medico delle tecnologie diagnostiche alla nuove tecnologie utilizzate a supporto dell’archeologia, con particolare attenzione all’esempio di Pompei.
«L’Amministrazione comunale – spiega l’assessore Matilde Saja -, con quest’iniziativa, dopo avere già illuminato il campanile della chiesa di San Francesco, intende ribadire la sensibilità verso i temi della salute, delle donne, della prevenzione e garantire il proprio impegno continuo e costante».
Eboli, 2 novembre 2015
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