La Giunta Cariello ha adottato quattro Piani Urbanistici, i (PUA) di Melchionda: 3 in rione Pescara e 1 in via Cupe.
L’approvazione dei PUA consentirà la realizzazione complessivamente di 154 alloggi residenziali, oltre 40mila mq. a parcheggi, aree attrezzate e verde publico, sistemazione del Tufara e realizzazione di due rotatorie. Per il PUA fontanelle si è “evitato”, ma il giorno dopo, il Commissario ad acta.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – La Giunta comunale, guidata dal sindaco Massimo Cariello, – si legge in una nota stampa del Comune di Eboli – ha adottato quattro Piani Urbanistici di Attuazione (PUA), avviando una nuova procedura urbanistica di realizzazione e riqualificazione sul territorio.
Nel rione Pescara, l’adozione avvia la procedura per i tre sub ambiti di iniziativa privata, affiancando così gli altri due sub-ambiti presenti in zona, esattamente il sub-ambito dove oggi sorge una struttura di media distribuzione ed il sub-ambito Hispalis di gestione della società comunale Eboli Patrimonio.
I tre PUA adottati nel rione Pescara coprono una vastissima area che va da via Serracapilli all’asse viario, comprendendo anche l’area interessata di rione Molinello. In questa enorme area è prevista la realizzazione di 104 alloggi di edilizia residenziale, mentre la superficie destinata a realizzazioni di pubblica utilità è di 35mila metri quadri, dove saranno realizzato parcheggi, aree verdi ed altro.
Nella stessa zona, con la realizzazione dei PUA sono previsti anche interventi di riqualificazione delle aree a ridosso dell’asse viario, comprese due rotatorie all’incrocio di via Pescara e per sistemare la strada che da rione Molinello raggiunge l’asse viario. Un ulteriore intervento di riqualificazione è previsto anche sulle aree a ridosso del vallone Tufara, con la sistemazione degli argini e la realizzazione di un parco.
Per quanto riguarda il quarto PUA di sub-ambito adottato, quello di via Cupe, l’intervento riguarda l’area tra il cavalcavia dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria ed il primo incrocio con l’area del centro commerciale Le Bolle, in via Serracapilli. In questo caso è prevista la realizzazione di 50 alloggi di edilizia residenziale ed un’area di 8500 metri quadri sarà destinata a zona di pubblica utilità, con parcheggi ed aree verdi.
Il progetto prevede anche la realizzazione di una rotatoria che andrà a sistemare la viabilità nella zona. «Continuiamo a lavorare per la città, – si legge a conclusione della nota stampa della Giunta comunale Cariello – mentre altri pensano alle beghe personali ed agli interessi da coltivare. Invece, la nostra maggioranza lavora per la città, portando avanti il programma elettorale sul quale abbiamo assunto un impegno diretto con gli elettori e con i cittadini, che ci chiedono efficienza e concretezza».
Fa bene l’attuale maggioranza a lavorare per la Città, sempre che si tratti di lavoro giusto e sempre che quel lavoro si faccia nei tempi previsti, quelli che attengono l’economia reale, e sempre che quei tempi seguano procedure e Leggi giuste, perché gli investimenti siano trasparenti e legittimi. Tuttavia è il caso di notare che nel mentre apprendiamo che con l’approvazione dei PUA si è dato corso all’apertura della manovra urbanistica, che a detta della maggioranza Cariello, riportata anche nella nota stessa, altri non è che l’attuazione del “programma elettorale” che oggettivamente altri non è a sua volta che l’attuazione del programma urbanistico predisposto e lasciato dalla maggioranza che sorreggeva il Sindaco melchionda.
Si tratta di quattro sub-ambiti, tre dei quali distribuiti nel rione Pescara, mentre il quarto sub-ambito, si rifersce al PUA di via Cupe, tutti predisposti, adottati e approvati dalla Giunta dell’ex Sindaco di Eboli Martino Melchionda, ma tenuti “debitamente” nei cassetti per diversi mesi, forse per evitare, come per i papiri egizi di esporli all’aria temendo si potessero danneggiare, e per questo non concessi.
A fare da “apripista” alla manovra urbanistica di cui al “programma misto” Cariello-Melchionda, come per l’Housing Sociale Fontanelle, approvato in zona agricola in deroga allo strumento urbanistico, è stato il PUA Fontanelle, quello sui quali ci sono veramente gli interessi, e per il quale è stato necessario, su imput dei proponenti, oltre che la nomina di un Commissario ad Acta, anche qualche diffida al Comune di Eboli da parte della Provincia di Salerno, la quale a sua volta visto il perdurare dell’inadempienza, il 21 ottobre 2015 scorso, come si può leggere dall’Albo pretorio della Provincia di Salerno(Cliccare per leggere a pagina 5), ha notificato al Comune di Eboli il nome del Commissario, nella persona del Funzionario provinciale Ing. Gianfranco Risi, conferendo allo stesso il compito preciso di procedere all’approvazione definitiva del predetto PUA Fontanelle.
Paternità a parte l’importante è che l’edilizia, uno dei settori dell’economia, riparta dopo anni di blocco totale, così come è importante, che vi sia anche un minimo di continuità amministrativa nei provvedimenti che si devono adottare, ovviamente, senza per questo ricorrere alla “mistificazione“, e che siano atti vi volontarietà politica e non di esecuzione “forzata” come nel caso del PUA Fontanelle. Forzatura che si evince dalle date, atteso che la Delibera di Giunta che ha approvato i due Sub-Ambiti 3 e 4 del PUA Fontanelle si è tenuta il 22 ottobre 2015 scorso, solo un giorno dopo(21 ottobre 2015) aver ricevuto il Decreto della Provincia di Salerno, di nomina dell’ing. Risi Commissario ad acta per l’approvazione degli stessi. Quanta “fretta!!!“, la stessa che ha tenuto bloccati quei progetti e semmai anche quelli del Rione Pescara e di Via Cupe?
Ad oggi, indipendentemente da quello che è successo ieri, con l’approvazione del PUA Fontanelle e dei PUA “Pescara” e “Via Cupe”, sperando che non sia intervenuto anche per questi ultimi due qualche diffida, e precisando che se il ritardo di 4 mesi attribuibile all’attuale Amministrazione è fisiologico, dovendo questa predere coscienza dello stato delle cose, il ritardo precedente di mesi e mesi è veramente preoccupante e aprire un “focus” per identificarne le cause sarebbe il minimo, intanto procediamo, ma non si dica altro e non si frappongano più ostacoli a quelli che fino ad oggi hanno impedito l’avvio di processi economici vitali per una città morente.
Eboli, 31 ottobre 2015