Emergenza ospedale: Il sindaco Cariello e i sindacati per una strategia comune in favore del mantenimento dei livelli assistenziali ai cittadini.
Nei prossimi giorni Cariello ed il presidente del Consilgio comunale Vecchio, convocheranno la conferenza dei capigruppo, per sviluppare, sul piano politico, una riflessione alla luce dell’incontro di ieri mattina.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il confronto tra il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, e le organizzazioni sindacali, – si legge in una nota dell’Ufficio stampa del Comune di Eboli – alla presenza dei capigruppo consiliari, sull’emergenza ospedale, ha generato importanti impegni ed una fase organizzativa per l’immediato futuro. Nei prossimi giorni Cariello ed il presidente del Consiglio comunale, Fausto Vecchio, convocheranno la conferenza dei capigruppo, in modo da sviluppare, sul piano politico, una riflessione alla luce dell’incontro di questa mattina. Nel frattempo, le parti sindacali andranno alla redazione di un’ipotesi di riorganizzazione della sanità ospedaliera nell’area della Piana del Sele, da sottoporre successivamente al vaglio dei vertici regionali e della sanità provinciale.
Si tratterà di un’ipotesi che contemplerà la presenza degli ospedali di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide, rimodulata alla luce delle necessità della sanità ospedaliera territoriale, tenendo conto del esigenze della popolazione, ma anche delle risorse disponibili. Il passaggio successivo sarà la convocazione di un tavolo tecnico allargato alle realtà di Eboli e Battipaglia, coinvolgendo le diverse organizzazioni sindacali e le due direzioni sanitarie. Un tavolo la cui necessità si spiega con l’esigenza di andare ad una rimodulazione dell’assistenza ospedaliera sui due plessi, che in questi mesi sta affrontando disagi di ogni tipo, sia per la mancanza di personale, sia per l’inadeguatezza delle strutture ad affrontare un’attività che non fosse ottimizzata ed adeguata alle necessità dei pazienti.
Dall’incontro di ieri mattina è emersa la volontà comune di sostenere l’ipotesi della realizzazione dell’ospedale unico della Valle del Sele, ma anche la necessità di andare ad una programmazione nell’immediato, per affrontare le tante emergenze presenti e future prima che si realizzi, se si concretizzerà il progetto, l’ospedale unico.
Amministratori comunali e sindacati si sono ritrovati d’accordo anche sulla necessità di rimodulare il rapporto mediatico intorno all’ospedale ed alla sanità sul territorio, poiché fino ad oggi la spinta critica è stata indirizzata unicamente nella sottolineatura delle criticità, senza dar sazio alle ante eccellenze ed alle attività positive che si registrano quotidianamente.
«Ho voluto quest’incontro – ha esordito stamattina il primo cittadino di Eboli, Massimo Cariello – perché è necessario condividere i percorsi. I sindacati rappresentano chi materialmente, ogni giorno, opera all’interno delle strutture, per cui ha il polso della situazione. Politica ed organizzazioni sindacali devono unire gli sforzi e coniugare le proposte, visto che dalla gestione precedente della sanità provinciale a quella attuale non è cambiato nulla, anzi le spinte ad ulteriori ridimensionamenti dell’assistenza si sono moltiplicate».
I sindacati erano rappresentanti da Vincenzo Romanzi, Antonio Ristallo, Vito Sparano, Ciro Contrasto, Rolando Scotillo e Lorenzo Conte. Le organizzazioni sindacali anno espresso tutte le loro perplessità e preoccupazioni sul futuro della sanità ospedaliera sul territorio, anche perché buona parte degli impegni assunti negli anni scorsi non è stata rispettata.
Eboli, 29 ottobre 2015
E’ bello vedere riunite intorno allo stesso tavolo queste persone, senza alcun dubbio interessate alle sorti del nostro Ospedale. E rincuora scorgere ancora nei loro volti le ferite sofferte per la feroce e strenua battaglia già in passato sostenuta contro gli Innominabili. Si sente ancora il clamore della lotta, riaffiorano i furenti comunicati stampa, le durissime prese di posizione, le interviste, le manifestazioni, gli scioperi, i cortei, le occupazioni che costoro hanno saputo organizzare, rischiando ogni giorno in prima personale per combattere uniti contro gli Uomini Neri. Sicuramente, da veterani qual tutti sono, ritrovatisi come novelli Moschettieri, sapranno partorire idee grandiose per il futuro degli ospedali di Eboli, Battipaglia, Oliveto e Roccadaspide (tanto per cominciare). Quali depositari del Sapere Sanitario Supremo e da Gran Sacerdoti dell’Ara Panis (non ho sbagliato a scrivere….) giustamente solo costoro hanno il polso della situazione, mica i vari Gigliotti, D’Angelo, Occhiofino, Cembalo e via discorrendo, e, dunque, capeggiati dal Bianco Cavariello assicureranno a tutti i bisognosi cure, guarigioni e longevità. E il volgo intero griderà con gioia e tripudio, per giorni e giorni e giorni, i loro nomi e l’Urbe Guarita, come da profezia, li renderà immortali scolpendo le loro effigia nella roccia dei Padri della Sacra Collina di San Giovanni.
Possono parlare quando vogliono,senza appoggio napoletano si parlano adosso,solo Cuomo.potrebbe fare qualcosa,il sindaco vive uno splendido isolamento.
E la chiamano DEMOCRAZIA !!!
Viviamo sotto una DITTATURA strisciante, sin dalla FARSA DI TANGENTOPOLI.
W la Prima Repubblica.
W l’ integrità,prima e seconda da buttare,ma siamo italiani e non accadrà mai.