Star Trek il futuro ha inizio: dalla California prove di teletrasporto

Ricercatori della California tenteranno di «spostare» sferette di silicio.

Prove di teletrasporto

L'astronave enterprise
L'astronave Enterprise

ROMA – Con il teletrasporto, si pensa subito a Star Trek. Non si tratta della bella serie televisiva di films fantascientifici Star Trek, che ha avuto inizio nel 1966, ideata da Gene Roddenberry, diventata poi tra le serie più popolari della storia della televisione, ma di studi e di esperimenti prossimi alla realizzazione.

Quella Star Trek che narra delle vicende degli umani del futuro, appartenenti a quella che sarebbe una Federazione Unita di tutti i Pianeti riuniti sotto un unico governo numerosi e che con quella bella astronave spaziale Enterprise va in giro nel cosmo ad esplorare nuovi pianeti,  nuovi popoli e nuove forme di vita.

Sala Trasporter Star Trek
Sala Trasporter Star Trek

In quella serie televisiva ci siamo abituati a vedere quell’universo fantascientifico di Star Trek, con i suoi personaggi mitici, proiettati nelle galassie in sicure avvnture, pronti sempre a salvare la Federazione da organizzazioni e da altri popoli che hanno mire diverse dalla pace intergalattica che la Federazione stessa garantisce.

Quante volte abbiamo visto il Capitano Kirk o mister Spok, i personaggi dell’Enterprise, arrivare in un pianeta sconosciuto e farsi “teletrasportare” per controllare e magari scoprire nuove forme di vita? Quel cilindro di vetro nel quale si operava il teletrasporto, che in un attimo faceva svanire i viaggiatori per poi farli ricomparire in  altri luoghi, era quello che più ci affascinava, è vicino ad una sua reale applicazione.

Chi di noi non ha pensato solo per una volta che quella forma di trasporto sarebbe stata l’ideale per ovviare ai ritardi dei treni o all’affollamento delle metropolitane o dei mezzi di trasporto pubblico, quando questi ci sono, e chi di noi non ha pensato, che si sarebbe potuto risolvere definitivamente  la comunicazione e la mobilità di massa? Sicuramente per la Campania sarebbe ben gradito un simile “mezzo di trasporto”, almeno farebbe diventare l’assessore Regionale ai Trasporti Ennio Cascetta un padreterno insieme al nostro Governatore Antonio Bassolino e noi non avremmo nessun problema per raggiungere qualsiasi località della Campania.

Ebbene, quel confine sottile che separa la fantascienza dalla Scienza, che già abbiamo conosciuto in una dimensione fantastica, che la serie televisiva Star Trek ci ha abituati a vedere, e che fino ad ora si era concretizzato solo nel teletrasporto di un atomo da un luogo ad un altro, sembra, che ad opera di alcuni ricercatori della California si sta per avviare qualche cosa di più consistente del “teletrasporto” di un atomo, nella fattispecie, ci proveranno con sferette di silicio, che dovrebbero essere messe alla prova del “Teletrasporto

Teletrasporto Star Trek
Teletrasporto Star Trek

E’ evidente che se l’esperimento riesce, passeremo dal teletrasporto di singoli atomi al teletrasporto di sferette con 10 milioni di atomi, quindi di un oggetto che si avvicina al mondo reale. In parole povere, l’esperimento tende a rendere evidenti, come un sistema meccanico di dimensioni vicine a quelle normali si comporta rispetto alla stranezza della meccanica quantistica.

Non ci resta che aspettare, sperando che l’esperimento funzioni, per incominciare un altro viaggio, quello che ci porterà sicuramente alla scoperta di nuove frontiere, magari vicine o meglio di quelle che la fantascienza ha immaginato per noi. Potremmo decidere di lasciare un mondo per un altro, ma assicurandoci che si possa poi tornare indietro, perchè molto spesso quello che noi cerchiamo lo abbiamo già.

4 commenti su “Star Trek il futuro ha inizio: dalla California prove di teletrasporto”

  1. E’ straordinario, Admin hai fatto bene a suggerirlo a Bassolino e Cascetta, così forse riusciranno a fare un piano di trasporti che ci consente di poterci muovere senza prendere l’automobile.
    Utopia?

    Rispondi
  2. Di solito sono sempre attento a questo tipo di notizie ma stavolta non ne avevo avuto cognizione. Io credo che i militari USA ( se si pensa che usavano internet per scopi militari già alla fine degli anni 50) abbiano tecnologie che noi potremmo persino trovare difficile da immaginare. Ritengo che in questo come in altri campi la tecnica delle piccole dosi sia la + adatta. Forse le persone comuni non sarebbero pronte a conoscere tutto in una sola volta. Buon Natale a tutti.

    Rispondi

Lascia un commento