Il SIC: un alibi delle amministrazioni comunali per il mancato sviluppo della Fascia Costiera.
Le amministrazioni comunali in questo paese si nascondono dietro i vincoli del SIC per trovare alibi al fatto che non hanno messo mai in campo idee innovative e sperimentali, serie e fattibili, per lo sviluppo della Fascia Costiera.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Abbiamo appreso dalla stampa i punti programmatici con la quale l’amministrazione comunale intende rilanciare la sua azione. – si legge in nota del Circolo ebolitano Silaris di Legambiente a commento dei cinque punti programmatici lanciati dall’Amministrazione comunale ed il Sindaco di Eboli, Massimo Cariello –
Leggendo con attenzione il primo punto, – si evidenzia nella nota – quello sullo sviluppo della Fascia Costiera, non ci siamo meravigliati di ritrovare il pieno accordo del Sindaco al “Grande Progetto di difesa e ripascimento del golfo di Salerno”.
Infatti il Sindaco, Massimo Cariello, ci aveva già chiaramente evidenziato, – fa notare la nota di Legambiente – durante la campagna elettorale, in un incontro pubblico organizzato dalla nostra associazione, la sua volontà a voler procedere verso tale Progetto.
La posizione della nostra associazione riguardo il “Grande Progetto di difesa e ripascimento del golfo di Salerno” è risaputa, – sottolineano con fermezza nel documento i responsabili del Circolo Silaris di Legambiente – da anni ormai abbiamo portato avanti ricerche, ci siamo confrontati con importanti studiosi e presentato a tutte le istituzioni le nostre Osservazioni riguardo le criticità e le conseguenze che questa azione potrebbe apportare alla Fascia Costiera, non ultimo l’incontro con il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca.
Sempre riguardo la Fascia Costiera, – si legge ancora nella nota – oltre a ricordare che abbiamo promosso un ricorso al TAR Salerno, non ci sembra per niente indice di una strategia positiva il voler “superare l’area SIC”.
E’ da anni – ricorda Legambiente – che le amministrazioni comunali in questo paese si nascondono dietro i vincoli del SIC per trovare alibi al fatto che non hanno messo mai in campo idee innovative e sperimentali, serie e fattibili, per lo sviluppo della Fascia Costiera.
Ci dispiace molto e ci scoraggia il fatto che un’amministrazione giovane e al governo da pochi mesi, cominci esattamente con la metodologia di quelle passate. – prosegue Legambiente – Si continua a guardare ai “Siti di Interesse Comunitario” come ad una grande sfortuna per un territorio, come un argine allo sviluppo, e non si considerano invece i vantaggi che esso potrebbe apportare per il rilancio di un’area come avvenuto in diverse zone di Italia, che non hanno guardato ai SIC come una “rogna” dalla quale liberarsi.
l veri problemi della Fascia costiera ebolitana, – mette in evidenza la nota di Legambiente – non provengono sicuramente dal SIC, ma da incapacità amministrative e poca lungimiranza della politica che in questi anni non ha saputo disegnare un progetto che unisse la salvaguardia del capitale naturale, con uno sviluppo economico in chiave ecologica. Un pensare e programmare il rilancio del territorio ebolitano, partendo da una visione unitaria, olistica dei problemi, un parlare non solo delle criticità, ma anche delle grandi opportunità di sviluppo sostenibile, per creare vere opportunità di lavoro senza depredare e distruggere per sempre il nostro territorio.
Tali punti programmatici – conclude Legambiente per tramite del suo Circolo locale Silaris – ci sembrano dunque soltanto “Enunciati”, pensati probabilmente per sollecitare la “claque”, per costruire lo sviluppo dei pochi giorni, che non riserva futuro a nessuno!»
Eboli, 22 ottobre 2015
“da anni ormai abbiamo portato avanti ricerche, ci siamo confrontati con importanti studiosi e presentato a tutte le istituzioni le nostre Osservazioni riguardo” Potete fare i nomi di questi importanti studiosi.?
” Si continua a guardare ai “Siti di Interesse Comunitario” come ad una grande sfortuna per un territorio, come un argine allo sviluppo, e non si considerano invece i vantaggi che esso potrebbe apportare per il rilancio di un’area come avvenuto in diverse zone di Italia, che non hanno guardato ai SIC come una “rogna” dalla quale liberarsi.”
Mi potete indicare una zono d’Italia dove le aree S.I.C. hanno portato vantaggi per le popolazioni locali.
Resto in attesa. Grazie.
…sono anni che vi confrontate????Sono anni che rompete i cog…ni!!grazie al “vostro” Sic siamo ritornati a quando a mare si andava col calesse!!
Ma vergognatevi!!Tanto voi fate i comunisti…pane amore e fantasia!!
La pista ciclabile,il Sic,Piazza della Repubblica smantellata,gli immobili del Centro Storico senza i contratti…
IL SIC VA SUPERATO,SÍ!
E siete superati anche voi!!