Sdemanializzazione delle Aree costiere che hanno perso i requisiti di demanialità. Selecoast invita i comuni a non perdere l’occasione.
Consalvo: “E’ un’opportunità per i Comuni del distretto turistico”. La Regione sta operando una revisione delle zone del demanio marittimo finalizzata alla sdemanializzazione di tratti della costa che avrebbero perso il requisito di demanialità.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il Presidente del Distretto Turistico Sele-Picentini SELECOAST, Architetto Vincenzo Consalvo, scrive al Presidente della Commissione Straordinaria del Comune di Battipaglia Gerlando Iorio, al Sindaco del Comune di Pontecagnano Faiano Ernesto Sica, al Sindaco del Comune di Eboli Massimo Cariello, nell’ambito di una proficua collaborazione del Distretto con le Città che ne fanno parte, segnalano l’opportunità offerta alle città costiere dall’art. 7 – comma 9 septiesdecies del Decreto EE.LL. che consente alle Regioni di operare una ricognizione ovvero una revisione organica delle zone del demanio marittimo finalizzata alla sdemanializzazione di tratti della costa che avrebbero perso il requisito di demanialità.
Al riguardo, chi delle SS.LL. lo ritenesse utile e/o necessario può chiedere alla Regione Campania l’applicazione di tale dispositivo per il proprio Comune.
E’ ovvio che la missiva del Presidente del Distretto Turistico Selecoast, è un invito “garbato” ma è anche una sollecitazione “grave”, atteso che le suddette amministrazioni comunali o straordinarie, prese dalle quotidianità potrebbero perdere di vista questa opportunità che aprirebbe nuove prospettive alle singole Città, anche alla luce della progettualità integrata che si dovrà necessariamente perseguire, sia rispetto al Grande progetto di ripascimento del litorale sabbioso della costa salernitana e sia rispetto alle singole progettualità previste dai singoli comuni.
Salerno, 15 ottobre 2015
Sulla buonafede dell’arch. Consalvo nulla questio ma questa operazione non potrebbe aprire le porte a qualche squalo del mattone che, vedendosi svincolare quelle aree molto appetibili, comincerebbe a tramare per creare le condizioni (anche politiche) perchè in certi Comuni si cominci ad immaginare uno sviluppo dell’area che nasconde, in realtà, una vera e propria cementificazione selvaggia? E’ un dubbio certo ma, visto quello che continua a succedere in altre parti d’Italia, molto fondato.