All’inizio della prossima settimana saranno effettuati gli interventi per il ripristino delle telecamere di videosorveglianza.
L’Assessore alla Sicurezza D’Aniello fornisce nei minimi particolari tutte le caratteristiche e i relativi percorsi per il funzionamento della Videosorveglianza, e chiarisceulteriormente anche sul trasferimento del Vigile a S. Cecilia.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Saranno risolti nelle prossime ore i problemi di alimentazione che stanno generando disservizio nel sistema di videsorveglianza. – Ad annunciarlo è l’assessore comunale alla sicurezza, Armando D’Aniello che aggiunge spiegando il sistema e le funzioni – L’attuale sistema di videosorveglianza di cui è dotato il nostro Comune consta di 20 telecamere attive distribuite sul territorio cittadino e nelle periferie, più una mai attivata, perché facente parte di un progetto di riqualificazione del Centro Storico: opera con 2 postazioni di ricezione e trasmissione dei dati, i quali vengono convogliati alla Centrale Operativa dislocata presso il Comando di Polizia Municipale.
La disfunzione attuale – aggiunge ancora altre precisazioni – è legata alla postazione che raccorda le telecamere dislocate nel centro cittadino, la quale presenta problemi di alimentazione che la ditta addetta alla manutenzione dell’impianto provvederà a risolvere con interventi che sono puntualmente controllati dal nostro Comando di Polizia Municipale e che richiedono un’ulteriore verifica, che speriamo si riveli definitiva, già precedentemente concordata con i tecnici e che sarà effettuata per i primi giorni della prossima settimana, andando così a concludersi un’annosa problematica, troppo trascurata negli anni passati.
L’impianto è obsoleto – purtroppo come racconta l’Assessore – ed assolutamente insufficiente a garantire le attuali esigenze di sicurezza e questo assessorato, in coerenza con le linee programmatiche enunciate e fortemente volute e sostenute dall’Amministrazione comunale, considera il potenziamento della videosorveglianza un intervento assolutamente strategico per ottenere un livello accettabile di controllo del territorio, che però richiede l’impiego di risorse economiche che si potranno impiegare solo quando si sbloccherà il pacchetto Fondi di sicurezza della Regione Campania».
L’assessore D’Aniello, infine, precisa anche un aspetto delle polemiche sorte in relazione ad alcuni cambi di incarico all’interno del comando dei vigili urbani. «Torno sulla questione unicamente per tentare di fare chiarezza su un passaggio essenziale. Il vigile urbano destinato all’ufficio della Polizia Municipale a Santa Cecilia non è interessato alla vicenda delle contravvenzioni elevate agi amministratori comunali, per cui sostenere che si tratti di un provvedimento in conseguenza di quella vicenda è del tutto fantasioso, le due vicende non sono per niente collegate».
E’ evidente che la sola videosorveglianza non risolve il problema della sicurezza, così come non non ci assicura che non vi saranno più risse, aggressioni, furti, rapine, violente ed ogni altro episodio legato alla delinquenza, ma di sicuro è un passo avanti.
Alla videosorveglianza se non si accoppia una occorta vigilanza e una continua e duratura presenza delle Forze dell’Ordine, non raggiungeremo mai l’obiettivo di avere una Città sicura, e gli stessi cittadini non percepiranno nella realtà quella sicurezza della quale ne chiedono disperatamente il bisogno.
E’ evidente, che il monitoraggio del territorio è importante, ma nella ipotesi in cui dovesse verificarsi una criticità, una cosa è se il territorio è coperto da più pattuglie, altro è invece se si deve intervenire facendo giungere sul posto una pattuglia che magari si trova in tutt’altra zona della Città, e come spesso accade magari nella estrema periferia di Santa Cecilia, o Campologo: In quel caso guai a chi ci capita; quel qualcuno si può affidare al “c….”.
Noi invece vorremmo affidarci alle Forze dell’Ordine e vorremmmo che queste stessero in mezzo a noi e ci conoscessero, ci frequentassero, ci facessero sentire tutta la loro vicinanza e tutta la loro protezione. Insomma non vorremmo criticarli, correndo poi il rischio di delegittimarle. Pertanto, e l’assessore D’aniello lo prenda come un accorato suggerimento, sarebbe il caso si convocassero tutte le Forze dell’Ordine presenti sul territorio e si studiasse un intervento “interforze” per giungere ad una sistematica azione di monitoraggio “attivo”, che unito alla videosorveglianza, sicuramente darà degli ottimi risultati, evitando di giungere inevitabilmente dopo che tutto è accaduto.
Eboli, 10 ottobre 2015