Un’altra “lettera aperta” e “urgentissima” e ancora accuse dalle Mamme di Eboli in difesa l’Ospedale di Eboli.
Anna Moccaldi: Le scriviamo, e siamo ancora in attesa di un riscontro per le precedenti, per sottoporle la gravissima situazione in cui versa l’assistenza ospedaliera all’Ospedale di Eboli.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Gent. Dr. Postiglione – scrive la presidente dell’Associazione spontanea delle mamme in difesa dell’Ospedale di Eboli Anna Moccaldi, in una ulteriore “Lettera aperta Urgentissima” inviata: al Commissario dell’ASL di Salerno Antonio Postiglione; al Sindaco di Eboli Massimo Cariello; e p. c. al Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Campania Enzo Maraio; al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al suo Capo di Gabinetto Sergio De Felice; al Sen. Franco Cardiello; all’ On. Antonio Cuomo; e agli organi di stampa; per raccontare allarmate quanto continua ancora lo stato di precarietà dell’Ospedale cittadino.
Questa è la terza missiva – si legge nella lettera di Anna Moccaldi – che le scriviamo e mentre siamo in attesa di un Suo riscontro per le note precedenti, siamo costretti a sottoporre alla Sua cortese attenzione la gravissima situazione in cui versa l’assistenza ospedaliera del P.O. “Maria SS. Addolorata” di Eboli.
Il Suo predecessore con una semplice “nota”(la n° 7543 del 13/06/2014) , di cui abbiamo richiesto la revoca degli effetti prodotti, il 2 settembre u.s. ma che non sappiamo nemmeno se Lei ha avuto modo di leggere stante un Suo “assordante silenzio”, raccogliendo le preoccupazione del Direttore della TIN di Battipaglia nel non poter garantire turni regolari, ed in cui chiedeva uno ed un solo Neonatologo decise d’imperio la chiusura dei reparti ed il trasferimento ad horas del personale medico (ostetrico-ginecologico e pediatrico) e non solo.
Siamo sempre più convinti che la soluzione ai problemi di assistenza sanitaria ospedaliera degli oltre 300 mila abitanti dei Comuni dell’hinterland ebolitano, per il futuro non potranno che essere legati alla realizzazione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele (come confermato anche dalle recenti dichiarazioni del Sottosegretario di Stato per il dicastero della Salute on. Vito Di Filippo e dal Presidente della V. Commissione Regione On. Lello Topo, nonché dal Consiglio Comunale di Eboli), ma nel frattempo Lei per la responsabilità pro tempore a cui è stata chiamata, deve attivarsi per far si che gli attuali PP.OO. dell’ASL, funzionino e funzionino bene.
Per questo le chiediamo con forza, in attesa di una risposta positiva per un incontro la cui richiesta giace fra le Sue carte inevase, se Lei si ritiene soddisfatto per la qualità assistenziale che il “nostro” nosocomio riesce a garantire.
L’assistenza pediatrica non esidte più e ad Eboli non si nasce più, i pasti ai degenti arrivano da lontano e non riusciamo a capire quando i locali della cucina saranno riattivati, ma la cosa più incresciosa “E’ la gravissima carenza di personale“.
I cittadini hanno appreso da notizie di stampa odierna che sono a rischio di chiusura anche la struttura ginecologica ( e non solo: Nefrologia?? !!)) senza che ci siano smentite da parte Sua. Non le sembra che se erano urgenti le richieste per la TIN di Battipaglia (nel 2014), che avevano provocato l’impoverimento del nostro Ospedale, la situazione ora (alla soglia del 2016) della ginecologia è così grave da rendere necessario il ritrasferimento ad Eboli dei Medici a suo tempo coattivamente “ tradotti” a Battipaglia? Non ritiene quindi che la nostra richiesta di revoca del provvedimento Squillante vada accolta in modo da evitare sia la carenza di assistenza pediatrica che ginecologica?
I cittadini di Eboli, – conclude la lettera di Anna Moccaldi – sono pazienti, ma fino ad un certo punto…..e la tensione sociale sale sempre di più e in attesa che Lei trovi il tempo di leggere e riscontare le nostre note si inviano sinceri saluti ed auguri di buon lavoro”.
Ormai le mamme di Eboli sono diventate le “Notaie” dei vari passaggi politici che accompagnano le vicissitudini dell’Ospedale di Eboli, nella più totale assenza della classe politica e dirigente ebolitana. Speriamo non facciano i Notai di un testamento per sopraggiunta morte del nosocomio ebolitano, atteso che pur cambiando i “suonatori” la musica sembra essere sempre la stessa intonata tristemente su di un “Requiem“.
Purtroppo gli effetti devastanti della gestione distruttiva di un quinquennio muscolare e anti-salute stanno producendo i risultati che quell’allegra brigata di “Germani” politici ha programmato, e sembra che l’attuale dirigenza non riesca ad invertire la rotta, proseguendo nell’azione demolitoria di quello che ancora resta, sebbene vi sia stato più di un intervento e non ultimo, una accorata, e piena di riferimenti qualificati e competenti lettera inviata a POLITICAdeMENTE dal direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi del nosocomio ebolitano Giuseppe Gigliotti, dal titolo “Sanità & Ospedale – Lettera di Gigliotti a POLITICAdeMENTE: Allarme, lamento o addio?“, con la quale drammaticamente denunciava una carenza strutturale di personale ed il pericolo incombente di un “ALPIFICIO” quello scandalo premiale per i 2000 medici dell’ASL Salerno, con il quale si sono spesi 75milioni di euro nel solo anno 2013, mentre si programmava di accorpare, trasferire, chiudere reparti e Ospedali e mentre si riducevano servizi e prestazioni agli utenti, e con la quale preannunciava un drammatico ridimensionamento delle attività sebbene quel reparto per risultati e competenze sia annoverato tra i migliori centri della Campania e del Sud.
Una vicenda, quella dell’Ospedale di Eboli e più in generale della Sanità pubblica nelle nostre aree che ci fa comprendere come siamo”indifesi” e di come siamo abbandonati a se stessi, rispetto ad una classe politica inadeguata, volendo essere buoni, e incapace, volendo essere realistiprendendo atto che di tutto questo se ne fottono altamente, lasciando alle Mamme le difese politiche in un campo però devastato dalla stessa politica.
Eboli, 7 ottobre 2015
1 commento su “Ancora un’altra lettera “Urgentissima” delle mamme in difesa del P.O. di Eboli”