L’archeologo ebolitano Di Michele pronto a partire per l’Iraq alla ricerca di nuove scoperte e nuovi siti.
Vincitore di un dottorato all’Università di Torino e una borsa di studio di una Fondazione privata ad Harvard, e tanti riconoscimenti, l’archeologo ebolitano si recherà già dal prossimo 2 ottobre a Kut, 150 chilometri a sud di Baghdad.
di Maria Rosaria Sica
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – L’Archeologo ebolitano Angelo Di Michele, animato da buona volontà, da spirito d’avventuta e tanta passione ed amore per l’archeologia è pronto a partire per l’Iraq.
Di Michele, 38 anni, lascia la città natia dopo gli studi liceali: “Ho frequentato il liceo scientifico Gallotta e sono partito per Bologna dove ho proseguito gli studi“. Una laurea in Storia Antica e la specializzazione in archeologia. Una passione che ha portato dentro sin dall’inizio. Vincitore di un dottorato all’Università di Torino e una borsa di studio di una Fondazione privata ad Harvard, sono solo alcuni dei riconoscimenti per l’archeologo ebolitano. E poi pubblicazioni, ricerche, convegni, studi, un professionista di grande spessore, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Georgia, Siria, Iraq, questi sono i luoghi prediletti da Angelo Di Michele che non si tira indietro di fronte a niente e nemmeno difronte alle tante difficoltà che sicuramente incontrerà ed è pronto a partire già il prossimo 2 ottobre per Kut, 150 chilometri a sud di Baghdad, laddove i guerriglieri dello Stato Islamico sono tenuti a bada da quelli del fronte sciita.
In quella regione geografica, la culla di tutte le civiltà, la Eldorado degli archeologi, insieme al professor Carlo Lippolis, docente del centro scavi di Torino, Di Michele è pronto a tornare in per continuare a inebriarsi di quel fascino e di quella storia di cui anche le pietre ne raccontano ogni passaggio.
La situazione al momento secondo Di Michele sembra essere serena: “Ovviamente ci muoviamo con la massima accortezza e con il massimo rispetto per le tradizioni e i costumi del luogo. Cercheremo di creare subito un rapporto impostato nell’assoluto rispetto delle popolazioni locali e della loro storia millennaria, e così facendo con alcuni di loro si è già creato nel recente passato anche un buon legame di amicizia“.
Di Michele e Lippolis scaveranno e documenteranno un sito dove sono stati trovati reperti che vanno dal terzo millennio avanti Cristo fino all’epoca di Nabucodonosor e oltre fino all’arte islamica. “Si tratta di luoghi in cui c’è bisogno di normalità, il nostro lavoro serve anche a questo. Rimarremo un mese poi ripartirò per un tour iracheno”.
Non c’è un attimo di tregua per il giovane archeologo ebolitano Angelo Di Michele, perchè non faccia prevalere la passione e l’entusiasmo, che in tutti questi anni non lo hanno mai abbandonato, e anche se è pronto sempre a partire assetto com’é della sua passione per l’archeologia, quando parla della sua città natale si emoziona: “Amo il mio paese e ci torno appena posso. È intriso di storia e di cultura, ogni volta cerco di conoscere qualcosa di più. È la mia terra e la porto nel cuore anche quando mi trovo in posti lontani “.
Eboli, 1 ottobre 2015
sticazzi