Pestaggio razzista alla Festa dei SS Cosma e Damiano

Pestaggio razzista alla festa dei dei SS Cosma e Damiano a Eboli: Giovane di colore aggredito in piazza tra la folla.

Spuntano bottiglie e coltelli, vittima un vu cumpra’ che poi riesce a fuggire. Nessuna denuncia. Il blogger Del Mese “Inaccettabile l’assenza di controlli”.
Francesco Faenza
Francesco Faenza
di Francesco Faenza
(IL MATTINO)
per da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Proponiamo la pubblicazione dell’articolo a firma di Francesco Faenza riportato nella pagina locale de “Il Mattino”, non di certo per presentare una Città violenta, semai il contrario per raccontare l’indignazione di una Città e di tutti i suoi cittadini rispetto agli episodi che ha raccontato Faenza nella sua cronaca. Una cronaca che non si vorrebbe mai raccontare, specie quando c’é di mezzo la violenza e in più quando questa violenza percorre rigurgiti razzisti che mai un popolo come quello italiano e meridionale può fare suoi.
Quali fossero le motivazioni di quella gragnuola di pugni e calci inferti da un gruppo selvaggio a quel giovane di colore non è dato saperlo, anche perchè asservata la sequenza dei fatti, questi non avevano niente a che fare con la discussione che questo giovane aveva avuto con un altro che poi si è allontanato.
L’unica motivazione sembrerebbe essere stata la sua pelle o il fastidio che si ha per il suo colore quasi a dire: E’ lui. E’ colpevole. E’ negro”. E semmai poi vantarsene per aver compiuto un gesto che verrebbe giustificato solo dal fatto di sentirsi i difensori sbagliati di questa “invasione”, quasi a dire: “Io non sono razzista, è lui che è negro“.
La vicenda in ogni caso è sconfortante, sia per l’aspetto sociale che per i riflessi che questi hanno sull’intera popolazione, e così mentre sul Santuario di San Cosma e Damiano si celebrava la Festa Religiosa; e mentre tra Via dei Mulini e Via Barbacani si consumava la festa eno-gastronomica per suggellare quel voler stare insieme allegramente; nella Città nuova si svolgeva la Festa “Cafona”, tra le decine di bancarelle, puzza di benzina e di fritture, immondizia, confusione, chiasso, cafoneria e un’orda di giovani che in quella atmosfera festaiola si esaltavano divenendo i “padroni per una notte” di una Città completamente “soccombente” alla barbarie.
E’ evidente che non spetta a noi esprimere giudizi e ne talpoco puntare il dito su quanto avviene in questi casi, che si direbbero fisiologici, inevitabili, se si pensa che si attendevano in città per “La nottata“, così è stata chiamata e pubblicizzata, la veglia che di solito accompagna la festività dei Santi Medici, migliaia e migliaia di persone del luogo e del circondario, e già questa condizione sarebbe dovuto essere un allarme e avrebbe dovuto allertare chi di dovere per prendere i dovuti provvedimenti.
La denuncia? Si era più attenti ad evitare il pegio piuttosto che fare una denuncia, vieppiù contro ignoti e dopo che lo stesso atto di violenza si era consumato. Una denuncia per cosà? per aggiungerla a quelle famose percentuali come quella del “pollo a testa“, sebbene io ne mangi si e no uno all’anno? Forse sarebbe il caso prevenire più che denunciare, e sarebbe il caso programmare la prevenzione più che farsi sorprendere, improvvisare e subire.
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di Francesco Faenza
Il branco macchia di sangue la festa di San Cosma e Damiano. L’episodio più grave è avvenuto nei pressi di un bar di piazza della Repubblica. Il pestaggio razzista risale a domenica notte. La veglia religiosa non era ancora iniziata: “ho dovuto fermare io quei delinquenti, visto che non c’erano forze dell’ordine in giro” racconta Massimo Del Mese, blogger ebolitano.
Un ragazzo di colore, venditore ambulante, viene accerchiato e picchiato. L’aggressione avviene in due tempi. Nella prima fase, il ragazzo di colore riesce a liberarsi dalla morsa del branco. Si allontana da loro. Pochi secondi dopo avviene il pestaggio razzista. Nessuno interviene. I bulli hanno la meglio: “Ho visto bottiglie rotte e anche un coltello, un punteruolo, in mano a quei ragazzi. Potevano avere 23, 24 anni. Di sicuro è spuntata un’arma affilata e pericolosa” precisa Del Mese.
aggressione-notturna-repertorio
aggressione-notturna-repertorio

Dopo l’intervento di un gruppo di adulti, il branco ebolitano si è allontanato. A soccorrere il ragazzo di colore sono stati Del Mese e i suoi amici: “provo una grande amarezza,  è incredibile che con tutta quella gente per strada, per la veglia religiosa, non ci fosse alcun esponente delle forze dell’ordine. Abbiamo poi saputo che una pattuglia era alla Madonna delle Grazie, in un incrocio fuori dal percorso della veglia“. Quella di San Cosma e Damiano è la notte di massima spiritualità, a Eboli. Ma anche di grande esaltazione per gli imbecilli. “Era un branco di ragazzacci – conferma Del Mese – se la sono presi con un ragazzo indifeso, per il colore della sua pelle“.

In caserma, i carabinieri confermano che non ci sono state denunce. Dopo l’aggressione, ognuno è andato per la sua strada. I bulli resteranno impuniti, la rissa verrà dimenticata: “io le cose che vedo le dico e le denuncio, senza problemi” precisa Del Mese. Il ragazzo di colore si è rifugiato in un’auto di un connazionale. Nessuno lo ha più visto in giro. Nella confusione di bancarelle abusive e regolari, il pestaggio razzista è diventato uno dei tanti episodi notturni. Nessuno ne ha parlato. Fino a ieri mattina, quando Del Mese, indignato, si è esposto pubblicamente. “E’ già capitato in passato, per un altro fatto simile. Io non ho paura, non sopporto che in una notte così importante non ci sia un esponente delle forze dell’ordine che aiuti le persone indifese“. Nella città dove ci si spaventa per l’arrivo di 25 profughi è chiaro che agli adolescenti è concesso quasi tutto. Soprattutto contro un ragazzo di colore.
La partecipazione alla veglia notturna e alla processione mattutina è stata enorme. Domenica scorsa per le strade del centro camminavano migliaia di persone. Il peggio è accaduto di notte. In piazza della Repubblica, con l’aggressione razzista. Nel centro storico sono stati segnalati dei furti in alcune auto.
Un’altra scoperta amara è stata fatta ieri mattina dai vigili urbani Carillo e Di Donna. Durante un sopralluogo in via San Berardino, i due agenti hanno ritrovato diversi litri d’olio esausto scaricati per strada. I caschi bianchi sono ora sulle tracce di un venditore che ha partecipato alla festa religiosa con la sua friggitoria ambulante. L’uomo rischia una multa salatissima. A ripulire il suo gesto incivile e penalmente rilevante sono stati gli operai della Sarim. I dipendenti della società ebolitana sono giunti in via San Berardino dove i commercianti erano imbufaliti per l’esito finale della due giorni di festa.
Festa SS Cosma e Damiano-bancarelle 1
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Eboli, 29 settembre 2015

8 commenti su “Pestaggio razzista alla Festa dei SS Cosma e Damiano”

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    Eboli agli Ebolitani!!!
    onesti che pagano (purtroppo) le tasse…
    …e quelle comunali sono ai massimi per assistenzialismo a questi parassiti della società.
    V for Vendetta!!!

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    • Cosma e Damiano erano arabi … secondo la tua logica … via anche loro (la legge è uguale per tutti).
      é proprio vero che la madre degli stolti è sempre gravida.

    • e se al posto di quel ragazzo ( non ha importanza se nero, giallo, rosso ) ci fosse stato un tuo parente/avo che sicuramente nel secolo scorso, per sfuggire alla fame e alla povertà sarà andato in qualche altro posto a tentare di sopravvivere.?
      Sei tanto sicuro che i parassiti siano gli immigrati?

  2. Il professore Del Mese animatore del Blog, mi aveva preannunciato la mattina del 27 un articolo sulla vicenda che lo ha visto, (e me ne compiaccio sentitamente dell’uscita)a prezzo della propria incolumità protagonista, infatti il “nostro” mosso da un sussulto di sdegno civico s’era subito attivato nel difendere il povero malcapitato, giusta anche la pubblicazione del pezzo dell’amico nonché ottimo professionista Faenza, sempre attento osservatore delle tematiche sociali insistenti sul territorio.

    Eboli non è questa!!!

    Dimora una crassa collettiva ignoranza della storia patria, oltre di quella cittadina, infatti si è dimentichi di quando i migranti eravamo noi, di tutti i soprusi subiti, ma pure di tutte le nefandezze commesse all’estero da nostri connazionali, le mafie sono state esportate dai meridionali dello stivale nel mondo,e dunque non siamo certamente esenti da colpa.

    Quindi il problema migrazione è complesso e sfaccettato all’unisono e si devono chiaramente rispettare norme e capitolati, non meraviglia che sia divenuto un business per pochi,e un problema per tutti!

    Adesso la vera sfida per l’occidente ( UE) sarebbe rimediare, ma che paga con gli interessi scelte di geopolitica abominevole, sulla sua pelle, mettendo i popoli l’un contro gli altri, a chi fa comodo questo status quo?

    CONCLUDO COL DIRE CHE UN ATTACCO DI TANTI CONTRO UNO E’ VILE E NELLA VILTÀ NON C’È BELLEZZA, RIMANE SOLO LA NEFANDEZZA DEI SINGOLI, CHE ESSENDO UN MIO CONCITTADINI MI RIEMPE DI AMAREZZA E VERGOGNA!

    INVITO LE LE AUTORITÀ CON VIGORE, CHE SI ATTIVINO PER IDENTIFICARE E PUNIRNE I COLPEVOLI!

    FACILE FARE I FORTI COI DEBOLI!

    DIMETTETEVI DA EBOLITANI!

    PS VOGLIO RAMMENTARE A QUALCHE COMMENTATORE DIOTATO DI POCA MATERIA CEREBRALE, CHE L’ISTIGAZIONE ALL’ODIO RAZZIALE E’ PUNITO DALLA LEGGE MANCINO, (25 giugno 1993, n. 205 ) ANCHE A MEZZO TELEMATICO, DUNQUE VI INVITO A RIFLETTERE PRIMA DI SCRIVERE CORBELLERIE!

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  3. da festa spirituale a festa del baccanale ” chi sa quale cafone ha voluto la piazza in quel modo quasi a fiera campionaria ” c’è tanto da dire ”
    meglio che cambiate mestiere ” andate a zappare che vi aiuterà a crescere.

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  4. Nello stesso giorno, in piazza Borgo, dei non ebolitani, invitati ad un matrimonio, hanno parcheggiato tranquillamente e al loro ritorno hanno trovato le loro auto (tre) forzate e depredate.

    E questo sotto gli occhi, certamente, di tanta gente lì presente (il fatto è avvenuto nella tarda mattinata).

    Vergogna è di chi vede e non interviene (quando ci si muove in gruppo il violento recede) o di chi vede e si gira dall’altra parte (pavido ed ignobile).

    Questa è la Eboli che aborro, che mi nausea che vorrei seppellire sotto 1000 km di fango.

    La parte buona stenta ad emergere, messa in ombra da questi vermi che, seppur comprendo, NON GIUSTIFICHERO’ MAI!!!!

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