E’ scontro nei Democrat. Messaggio di Cuomo e Landolfi anche per Cariello: “Se qualcuno si vuole avvicinare a noi, noi ci spostiamo!”
Dopo la costituzione del gruppo consiliare PD che esclude il suo parlamentare, l’On. Cuomo, “battezza” la sua associazione “L’Impegno”.
Alla presenza del Segretario PD Landolfi, dei Consiglieri Infante e Rizzo, dei Coordinatori delle tre liste, Gaudieri, Morena e Consalvo, e una grande partecipazione di pubblico, l’On. Cuomo “battezza” la sua ‘associazione “L’Impegno”: L’altro PD.
di Massimo Del Mese e Marco Naponiello
per (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il panorama politico ebolitano detiene una grande storia alle spalle, fatta di battaglie sociali e grandi fermenti partitici oltre a diversi personaggi di spicco, tra cui alcuni di essi hanno avuto gli onori degli alti scranni istituzionali, come: i senatori Mario e Giuseppe Vignola (Psi e Pci), Antonio Cassese e Vincenzo Sparano (PCI), Carmelo Conte (PSI) assurto anche ai ranghi di ministro delle aree urbane; Franco Cardiello Deputato e Senatore (AN e Forza Italia); Giovanni Clemente assessore regionale in quota DC; Gerardo Rosania Consigliere regionale (PRC); Vincenzo Aita, Assessore All’Agricoltura ed Europarlamentare (PRC), ed ultimo di una feconda nidiata di personalità politico-istituzionali Antonio Cuomo, prima Consigliere Regionale (SI e FI) e poi Deputato (PD).
Nella sua lunga carriera Cuomo è stato protagonista di un cursus honorum “da manuale”, passando attraverso tutti gli scanni istituzionali: dall’essere Consigliere Comunale ed Assessore ad Eboli negli anni ’80; consigliere e Assessore provinciale negli anni ’90; Consigliere Regionale; in seguito Deputato della Repubblica, ora alla sua seconda legislatura, dopo le dimissioni dell’On Fulvio Bonavitacola, amico personale, nominato Vice Presidente della Regione Campania; aggiungendovi l’ultima avventura elettorale che lo ha visto Candidato Sindaco del PD alla guida di una coalizione di Centrosinistra. Di famiglia modesta Cuomo deve evidentemente la sua carriera come ad egli piace ricordare “solo alla sua passione per la politica“, senza comodi legati familiari, inveterati e fin troppo scontati nella vita pubblica nazionale, purtroppo usi nel nostro Paese e nei Partiti anche nel PD.
Ai suoi percorsi politici Cuomo, dopo che tre Consiglieri eletti nella Lista del PD, Antonio Conte, Antonio Petrone e Teresa Di Candia, hanno inopinatamente costituito, escludendolo, il Gruppo consiliare del PD, aggiunge anche quello della fondazione del Gruppo consiliare “Democratici per Eboli” con Pasquale Infante e Francesco Rizzo e l’apertura di una sede politica associativa denominata “L’impegno”, per meglio contribuire allo sviluppo non solo del PD cittadino ma finalizzata alla crescita di tutta l’area del frastagliato centro-sinistra, tramite una fattiva partecipazione democratica di coloro che liberamente vorranno aderirvi, che a giudicare dalle presenze saranno numerosi.
E cosi in una calda serata di fine estate, sul terrazzo della nuova sede va in scena la premiere “dell’altro PD”, alla presenza dei due consiglieri Infante e Rizzo e dei tre coordinatori delle Liste Francesco Gaudieri, Luigi Morena, Vincenzo Consalvo, e di un folto gruppo di amici storici e neo simpatizzanti, l’onere di “rompere il ghiaccio” tocca a Vincenzo Occhiofino, primario del reparto di medicina del P.O. di Eboli, il quale nella sua qualità di presidente del consesso con un breve saluto ha ringraziato tutti coloro che in poco tempo si son prodigati per la realizzazione del progetto, idealmente ma anche materialmente, come Antonio Costa, Federico Basili, Salvatore Contaldo e il sempre presente Giuseppe Piccirillo, auspicando che questa associazione possa accompagnare: ”la crescita del partito nella nostra città, il quale rammentiamolo è da più di due anni senza una sede e senza un organico, sperando al contempo di coinvolgerne le nuove leve – termina il Occhiofino – son grato a Tonino che mi ha voluto come presidente, qui naturalmente in sede oltre a parlare di politica ci saranno anche momenti ricreativi per tutti coloro che ci faranno l’onore di tesserarsi.”
La parola è passata, senza soluzioni di continuità, al protagonista della serata, l’On. Antonio Cuomo che a sua volta dopo aver espresso gratitudine al neo presidente e agli amici per lo sforzo compiuto, incassa la presenza del segretario provinciale PD, Nicola Landolfi, a cui va riconosciuto a detta di Cuomo, il suo indefesso impegno nel ricostruire il partito in tutto l’ampio territorio provinciale specie adesso che il governatore è Vincenzo De Luca. Cuomo auspica che in tempi brevi si possa strutturare un direttivo del partito in tutta l’area circoscrizionale del salernitano ed in specie nel nostro comune, coinvolgendo i giovani ed in aggiunta il mondo delle professioni, la cosiddetta “società civile”, per modo da avvicinarli alla politica attiva, come accadeva qualche lustro addietro.
Poi il deputato Democrat fa una articolata dissertazione sullo status quo della politica nazionale: “Ho partecipato ad un convegno organizzato dall’associazione “Noi tutti liberi e partecipi” dell’amico Luciano Ceriello arricchito dalla presenza del giornalista Rai3, Gianni Occhiello, che come interessante tema ‘La comunicazione in politica’, orbene bisogna evidenziare un momento che ha funto da spartiacque – fa notare l’esponente democratico – dopo tangentopoli nel 1992, la centralità dei partiti e delle segreterie centrali e locali venne messa fuori gioco dalla elezione diretta dei sindaci, questi infatti soppiantarono ad una democrazia indiretta, dove le cariche istituzionali erano mediate dai partiti, una elettività diretta del popolo, che apparentemente potrebbe sembrare cosa giusta ma che nei fatti ha creato il personalismo degli uomini politici stessi; la stagione dei sindaci ha dato l’ ’incipit’ a tanti personaggi che poi son divenuti stelle primarie del panorama pubblico italiano, promossi a governatori come De Luca od addirittura premier come Renzi; quest’ultimo ha fatto registrare il più ampio consenso di una partito di centro sinistra nella storia repubblicana – continua Cuomo – con il 41% alle europee del 2014, ma il tutto certamente non per merito del ‘partito-apparato’ come era un tempo (DC,PCI,PSI) ma bensì per quello dell’’uomo- immagine dello stesso, spostando l’asse del potere nella mani di un solo uomo; lo stesso giornalista Occhiello, ha raccontato nel convegno, ha fatto parte di un movimento l’IDV che si è dissolto con l’andata in disgrazia del suo leader, l’ ex PM Antonio Di Pietro.”
Ma la riforma elettorale, come ha tenuto a far notare Cuomo che ha sostituito al Porcellum, l’Italicum, contiene anche un numero stimato intorno al 40% di eletti con le preferenze dirette, al contempo eliminando parzialmente le “nomine” delle segreterie, e dunque prosegue Cuomo: occorre che i politici ritornino al contatto con il territorio, di cui Landolfi e la sua storia politica ne sono il paradigma vivente, ed ecco cari amici la ragione de “L’Impegno”, ritornino cosi i partiti i luoghi delle idee e dei confronti, con un gruppo di amici noi cercheremo nuova linfa per la creazione di un rigenerato gruppo dirigente, ricostruendo altresì un consesso e dandogli una nuova qualità di uomini e donne liberi, noi abbiamo una amministrazione comunale che da civica di centro destra, in evidente difficoltà gestionale vorrebbe avvicinarsi al centro sinistra in particolar modo al nostro PD, che “L’impegno “ si prefigge di accompagnare, certo tutto è teoricamente possibile ma noi lo scongiuriamo. – Poi la chiosa – ebbene nonostante tutto rimaniamo la parte migliore della città, dando la parola a chiunque vorrà, ci prefiggiamo di far veicolare le buone proposte anche a coloro, e son tanti che purtroppo non posseggono mezzi, perché questa si chiama democrazia.”
Successivamente, rispetto all’increscioso episodio politico che ha visto in consiglio comunale i democratici divisi in due gruppi: quello dei Democratici per Eboli con Infante e Rizzo, il cui ispiratore è stato proprio l’On Cuomo; e l’altro formalmente dei tre eletti nella lista del PD, Antonio Conte, Antonio Petrone, Teresa Di Candia, i quali a loro volta fanno capo all’On. Carmelo Conte e al gruppo dei così detti “Riformisti del PD“; il passaggio che tutti aspettavano avendo questi ultimi deliberatamente e autonomamente costituito il Gruppo consiliare escludendo proprio il Parlamentare del PD.
Cosicché l’On. Cuomo ne ha dato la sua lettura: ”quando vinsi le primarie con una larga partecipazione popolare, (oltre in 5000 furono i partecipanti in quel fatidico 8 marzo u.s.), bonariamente e per dare un segnale di fiducia, consegnai le chiavi del partito per la composizione delle liste ai riformisti, che forse non sono neanche di questo partito, consentendo pur’anche a loro di utilizzarne il simbolo e triplicarne i consensi elettorali, poi ‘ex abrupto’ vengo a conoscenza che questi eletti nella lista di cui ne ero moralmente il titolare, con un blitz ed all’insaputa degli altri consiglieri hanno costituito il gruppo consiliare del partito; tutto ciò ci ha molto rammaricato, non vedendo in loro uno spirito collaborativo ma allo stesso tempo – conclude Cuomo – siamo pronti facendo sempre dalla nostra parte al dialogo, difatti il PD si deve preparare serenamente a ricostruire in loco una sua credibilità dopo i disastri della passata amministrazione di Martino Melchionda e la consequenziale punizione delle urne, ma siamo di fronte ad un passaggio storico delicato e noi ci siamo, forti delle nostre idee e capacità di trasformarle in fatti.”
L’ultimo intervento, preludio al buffet offerto dal ristoratore Luciano Moscariello, è stato ad appannaggio del segretario provinciale Nicola Landolfi, che dopo i ringraziamenti di prammatica a Cuomo e a tutti gli ospiti, ha subito evidenziato che il “festeggiato” è il deputato del partito e quindi il naturale riferimento primario nella Piana del Sele, rimarcando il coraggio di “Tonino” di mettersi in gioco con le primarie comunali, sollecitato dalla segreteria e dai tanti suoi estimatori: ”..certo probabilmente avremmo perso lo stesso, la situazione era pesante e neanche un Barak Obama o un Aldo Moro redivivo avrebbero vinto nell’ardua impresa, il passato ha fatto troppi danni e il giudizio dell’elettorato da ragione ai vincenti, dobbiamo prenderne atto, ma solo grazie a Tonino siamo riusciti come minimo ad essere credibili raggiungendo il ballottaggio, però poco male, come dice un brocardo latino ‘ex malo bono’, spesso capita che da un momento di difficoltà può nascere una nuova impensata occasione di semina fruttuosa, proprio ciò che serve adesso in vista della ricostruzione del PD di questa nobile città – poi la stoccata finale che dissipa dubbi e maldicenze di un potenziale “salto della quaglia” dell’amministrazione Cariello – a scanso di equivoci, circolano voci di un tentativo di avvicinamento fatto dal Sindaco verso l’area di centro sinistra, ma sia ben chiaro e lo sottolineo espressamente, che se qualcuno e sapete di chi si tratta, si vuole avvicinare a noi, statene certi che noi ci spostiamo!”
Con la costituzione del Gruppo “Democratici per Eboli” e l’apertura del Circolo politico che ospita l’Associazione “L’Incontro“, di fatto si dissotterra “l’ascia di guerra“, e certifica a scanso di ogni equivoco la presenza di due Partiti Democratici: Quello “occupato” dai “contiani” dell’ex Ministro delle Aree urbane; e quello che si è costituito intorno all’On. Cuomo; quello dei “diversamente Democratici” e quello degli “altri Democratici“.
E la storia si ripete. E si ripeteranno anche le guerre e le faide, così come si ripeteranno le non prese di posizione che spesso negli anni scorsi ha caratterizzato la Segreteria provinciale. Intanto il PD non ha una sede e intanto nessuno spinge per averla, specie se le chiavi della Sezione l’avranno i Riformisti di Conte., che oggettivamente man mano che passa il tempo vanno sempre più assurgendo ad essere una “setta” piuttosto che un gruppo politico. Intanto ci prepariamo ad assistere a posizioni politiche contrastanti che segneranno il “nuovo corso” di Questo Partito Democratico “dimezzato“, e se qualcuno dovesse spingere affinchè si possa giungere ad un chiarimento, ebbene che si convinca che sarà difficile che questo avvenga, specie ora che a tenere il timone del PD in provincia di Salerno e in Campania è il Governatore Vincenzo De Luca, che con il gruppo dei Riformisti poco e nulla vuole averci a che fare.
Eboli, 21 Settembre 2015
messaggio chiaro di landolfi a cariello e a i riformisti:
1 cariello forse entra dalla finestra del psi nel centro sinistra, sempre se de luca vorrà
2 i riformisti si terranno il loro pd simbolico fatto in casa, che oltrepassato il ponte di sele non conta nulla!
Perché Conte e Cuomo non si fanno da parte???
se questi pensano che il centrosx ebolitano resti ostaggio per altri 5 anni delle lotte intestine tra i mercanti di turno(da notare che i contiani sono una costante di questo schifo)sono pazzi.
i giovani si sono rotti le scatole di loro e delle ridicole lotte di potere che vedono sempre i loro interessi personali prevaricare quelli del popolo della sinistra.
devono andare ai giardinetti e crescere i nipoti o, se vogliono far politica, mettersi al servizio delle giovani generazioni da dietro le quinte.
BASTA BASTA BASTA
anche questa volta e senza trasporto abbiamo dovuto sostenere cuomo(in politica da 40 anni)perchè faceva comodo all’uomo di piaggine che voleva eleggere il figlio alla regione.
nulla contro il figlio ma NON NE POSSIAMO PIU’.
NON NE POSSIAMO PIU’.
se conservate un briciolo di amore per quella cosa chiamata sinistra ANDATEVENE VIA
OTTIMO INTERVENTO E SERATA DELL’ONOREVOLE CUOMO, DAVVERO LA PARTE MIGLIORE DELLA CITTA’ SI RIVEDE IN QUESTO FIGLIO DI EBOLI, CHE CON UMILTA’ SI E’ COSTRUITO UNA CARRIERA INVIDIABILE,
FIGLIO DI GENTE UMILE HA DIMOSTRATO CHE CON CORAGGIO E CAPACITA’ SI PUO’ FARE CARRIERA E VENENDO DA POSIZIONI POPOLARI CAPISCE IL DISAGIO DELLE PERSONE.
ADESSO IL VERO PROBLEMA E’ L’IPOTECA CONTIANA CHE PER LA MANIA DI GRANDEZZA DI UN ANZIANO SIGNORE VUOL FAR DECADERE IL MESSAGGIO E LA PROPOSTA POLITICA DEL CS, SI PENSIONI, ANZI PENSIONIAMOLO A LUI E AL MANAGER DELLE BISARCHE, SONO RICCHI SI GODANO SOLDI E NIPOTINI….
IL PD A EBOLI E NEL SELE E’ CUOMO E CUOMO E’ IL PD, TUTTTO IL RESTO ACCADEMIA E NULLA, INSULSO NULLA, DI PAROLAI DISPERATI!
Se il PD è Cuomo allora il PD è alla frutta. Un vecchio ex berlusconiano (Tonino Cuomo) che fa il leader PD che a sua volta è un partito erede del Partito Comunista Italiano… mi vien da ridere! Ahahahahahah
Cuomo é un vecchio socialista, perbene e mai adombrato in 30anni di vita pp da inchieste penali, rappresenta il pd nella piana,rodetevi dentro invidiosi,lui in parlamento voi rancorosi.
se è per questo il pd erede anche della dc, o meglio della cosiddetta base, è il compromesso storico attuatosi nel 2007 ipotizzato 30 anni prima da Moro e Berlinguer, informati prima di scrivere inesattezze
LA MEMORIA
In questo articolo poco innocente, vengono nominati e fotografati personaggi che, certamente, non compariranno nella Storia di Eboli, eccezion fatta per l’Onorevole Antonio Cuomo. Tutti contro l’ex Ministro Carmelo Conte, certamente mai tenero elettoralmente e politicamente verso di me (mancate candidature, prima alla Provincia e, poi, alla Regione ed al Parlamento Italiano) ma certamente protettore e amico dei suddetti nominati. Questi signori che, ora, appaiono sulla scena politica, senza alcun merito, dovrebbero chiedere a Dio, ogni mattina, di proteggere Carmelo Conte e chi gli ha fatto solo del bene. Gli Ebolitani non devono dimenticare la folla che invadeva il suo Studio, per intere giornate e la moltitudine di postulanti che lo accompagnava durante le sue passeggiate per le strade di Eboli. Non ricordo che avesse mai rifiutato a qualsiasi postulante, di qualsiasi colore politico, il suo impegno e la sua protezione. Tra questa moltitudine di gente, apparivano tutti i suddetti nominati che, grazie a lui e ai Socialisti impegnati in qualsiasi Istituzione, vincevano Concorsi Pubblici e sistemazioni in posti sicuri.
Carmelo Conte, ha avuto ,tra i le sue debolezze, la peggiore, la peggiore: cedere ai capricci sfrenati del fratello minore, il quale approfittava del grande affetto che gli portava il fratello maggiore. Anche se non Ebolitani di nascita ma di adozione, Carmelo e molti Socialisti, si prodigarono, con successo per il bene di Eboli e di tutti gli Ebolitani.
Il suo programma (Eboli, Battipaglia, Salerno e tutta la provincia NEL FUTURO), ampiamente progettato e finanziato, fu stoltamente avversato dai Catto Comunisti Ebolitani e da De Mita e De Luca (alle elezioni politiche del 92 DC e PCI furono drasticamente ridimensionati dal voto popolare, nelle tre province del Collegio Salerno, Avellino e Beneveto, dove il PSI ottenne più del 30% de suffragi) non fu possibile realizzarlo, grazie alla FARSA di Tangentopoli, che vide, quasi tutti i Socialisti che ricoprivano cariche Pubbliche, arrestati o perseguitati dalla Giurisdizione Salernitana, anche se innocenti (tutti assolti, tranne il sottoscritto), su preciso mandato di De Mita e De Luca, ben spalleggiati da Oscar Luigi Scalfaro e da Giorgio Napolitano, i peggiori Presidenti della Repubblica Italiana. Per onore alla verità Storica, Carmelo Conte, il Sottoscritto, Pasquale Silenzio, Donato Guercio, mai hanno premiato i propri parenti con Concorsi addomesticati, con incarichi prestigiosi e con collocamenti in strutture Sanitarie Pubbliche e Private.
Da tutta questa marea di leccapiedi, per onor di cronaca, salvo solo Massimo Del Mese e la sua numerosa famiglia e pochi altri che hanno saputo emergere per propri meriti.
c’è un signore logorroico che ha un cognome che ricorda una eccellenza parmense, il quale continua pertinacemente a vivere nel e del suo (bel) passato, evidenziando solo le cose (per lui) positive, dimentico delle inchieste delle sentenze e delle dimenticanze verso il territorio a fronte di clientele personali,di quei vergognosi anni, pure dimentico che quegli anni stessi sono stati forieri della crisi odierna: il pentapartito e il debito pp che per soddisfare i ras di collegio, sali dal,60% al 120% odierno, coi finanziamenti a pioggia, la madre di tutte le ruberie e le tangenti.
il passato serve di lezione, ma ora noi pensiamo a costruirci il futuro, come dice un detto:” l’uomo saggio tira dritto per la sua strada, incurante di biasimi e di lodi!”
Ignorante.
(medicina) malato di logorrea, alterazione del linguaggio caratterizzata da un parlato veloce e fluente, caratteristico dei malati mentali
(per estensione) che parla in continuazione ripetendo sempre le medesime cose, che parla veloce in modo stancante e con argomentazioni poco interessanti.
Io scrivo la STORIA e non favello. Se quello che dico non risponde ai gusti di qualcuno, costui è pregato di correggermi e non di offendere, dicendo inesattezze. . Accetto qualsiasi dibattito, in modo civile e senza turbamenti, con perone che si palesano con nome e cognome. Se poi qualcuno ha la mente invasa dalla bile, mi può solo dispiacere e indicargli qualche bravo Psichiatra.
Sulle mie vicende personali ho scritto a iosa su questo Blog e se qualcuno vuol sapere la verità vada a leggerle nell’archivio di POLITICASdeMENTE.
Dimmi chi sei e ti canterò le lodi della tua stirpe.
Admin,mi scuso con te,sl con te,ma questo signore non fa mai un autocritica,mai un biasimo dei suoi tempi andati,vero Tangentopoli brutta pagina ma drammaticamente attuale però,tu uno dei pochi veri socialisti sinceri mentre gli altri facevano affari o ti ostavolavano da buon amm.re,.
La tua chiosa finale corretta su inversione ruoli,ma attenti anche alla inversione di quelli etici.
Un abbraccio.
« Titiro, tu riposando alla cupola vasta di un faggio,
mediti un canto silvestre sulla sampogna leggera;
noi lasciamo i confini, lasciamo le dolci campagne,
noi fuggiamo la patria; … »
(Virgilio, Bucoliche, I, 1-4.)
Datti alla pastorizia,sarebbe l’unica medaglia di merito e degna di fregio, “politico”…pensa alla stirpe e al casellario tuo.
Per “tangentopoli”
questo post è sprezzante, e per certi versi irriguardoso.
Le vicende di tangentopoli non hanno rappresentato una bella pagina della nostra storia, o meglio della nostra storia recente, o meglio ancora la cronaca di quei fatti.
Cronaca: perché di cronaca si tratta essendo quei fatti così vivini e non ancora del tutto risolti, confermandosi appunto “cronaca”.
La Storia la scriveranno i posteri.
Di quella vicenda però nessuno se ne può vantare. Non possono farlo i coinvolti, alcuni dei quali marcatamente colpevoli o reoconfessi, altri professatisi innocenti, altri ancora colpevoli o innocenti che fossero si sono invece sentiti perseguitati, altri ancora semplicemente coinvolti ma per nulla colpevoli o tantomeno responsabili.
Di Tangentopoli non ne va fiera nemmeno la magistratura e di li sono iniziati tutti i veri problemi del nostro Paese, senza risolvere per altro il problema della corruzione mentre si è indebolita fino a distruggersi l’impalcatura del nostro ststo democratico.
Quel periodo l’ho vissuto anche io e provo vergogna per tutto quello che è accaduto e mi sento responsabile per non aver saputo evitare il peggio.
Il peggio, quel peggio più peggio che si può immaginare ascoltando ogni giorno la cronaca politica-giudiziaria.
Oggi vediamo arrestari gli accudatori di ieri e domani toccherà agli accusatori di oggi.
Purtroppo nessuno più costruisce e nessuno più fortifica i valori assoluti: quelli dell’onestà, della morale, della lealtà, della legalità, della giustizia.
Attenti a non continuare a demolire quel poco che ancora rimane.