18-19-20 settembre 2015, Hotel Grazia, Eboli, presentazione della 1^ BerlinguerFest: tre giorni di incontri e dibattiti con la Sinistra.
Dopo la “marcia delle donne e degli uomini scalzi” voluta dai giovani socialisti salernitani della FGS, una analoga iniziativa si terrà a Eboli, nell’ambito delle celebrazioni della prima edizione del BerlinguerFest.
di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
“Perdemmo le scarpe già nel deserto
Non ci servivano più
Perché ci imbarcammo su una vecchia carretta di mare
Non avremmo più dovuto camminare
Ma fu quando ci salvarono al largo che ci accorgemmo di essere a piedi nudi
Sulla strada della speranza tornammo a piedi scalzi
Cercammo aiuto
Non eravamo più soli
E camminammo”
EBOLI – E’ arrivato davvero il momento di decidere da che parte stare nel drammatico decorso degli eventi riguardante i rifugiati in cerca di asilo, in una UE che dopo la tragedia del piccolo Aylan sembra aver avuto un sussulto di coscienza, difatti dopo mesi di attendismi inutili che hanno mostrato oltre l’ inefficienza delle varie operazioni di contenimento marino, come Mare Nostrum e Triton, un ulteriore fronte si è aperto quello terrestre dei profughi non più magrebini od africani, ma mediorientali, siriani in testa, mostrando tutta la fragilità della “nazione europea”, solerte in campo bancario e finanziario, ma un pachiderma in quello umanitario, quella stessa Europa che dopo anni paventa di rivedere lo spettro della xenofobia nazionalista, con nuove forme di approcci di stampo a dir poco neo-nazista da parte di governi e popolazioni (in modo specifico dell’est) verso l’ altro”, dimentichi di quando gli “altri” fino a pochi decenni addietro erano loro.
Anche il governo italiano e Matteo Renzi, dopo aver fronteggiato quasi da solo l’emergenza (ma gli analisti dicono che sarà uno status quo che si protrarrà sino al 2050) con faticosi pattugliamenti di migliaia di km di costa nostrana, ha ricevuto il plauso dal consesso europeo compreso quello della furba Frau Angela Merkel che sta cernitando i migranti “buoni” per le imprese teutoniche affamate di manodopera a basso costo, che adesso sulla propria pelle tante altre nazioni che apparivano avulse prima facie dal tema, GB, Germania e Francia in testa, si stanno rendendo conto di cosa significa fronteggiare questa fiumana di disperati, effetto della geopolitica imperialista degli USA, che dopo aver “esportato la democrazia” abbattendo i tiranni Gheddafi, Mubarak e Saddam, pilatescamente se ne lava le mani, (in simbiosi coi ricchi stati del golfo persico) ben conscia di aver spalancato le porte dell’inferno targato ISIS, ed ora i popoli son l”’un contro l’altro armati”, ma la ghettizzazione prossima ventura oltre ad essere fisica si rischia anche quella mentale, visto l’ostracismo, non solo delle classi meno abbienti dei popoli di accoglienza, ma pure all’interno delle comunità di stranieri verso i nuovi migranti, una drammatica “guerra tra poveri”.
La sinistra nazionale e non solo, in cerca di un riscatto politico che nel nostro Paese, che si fa attendere da troppo tempo (si aspetta come Godot l’exploit anche in casa nostra di un Podemos o di un Syriza) ha abbracciato nelle ultime settimane fortemente il tema rifugiati e richiedenti asilo, con una visione diametralmente opposta a quello della Lega del segretario Matteo Salvini o del M5Stelle di Beppe Grillo, di stampo propriamente populista, le quali due formazioni hanno espropriato nella centralità del dibattito proprio la sinistra nazionale, facendo la parte del leone sul proscenio nazionale. Ma la migrazione dai conflitti richiede un esame interiore da parte del cittadino, una cittadinanza vigile ed attiva, delle formazioni sociali come delle istituzioni: spogliarsi completamente della appartenente, sino ad ora, visione del mondo per trovarne un’altra, maggiormente empatica, olistica, la globalizzazione purtroppo è anche questo, non solo contrattazioni azionarie o spostamento di merci Se riflettessimo sulla loro disperazione ovvero nell’abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei figli dentro ad una barca approssimativa, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge tra carnefici ed aguzzini senza scrupolo veruno è agghiacciante; ma la nera disperazione rimembriamocelo è la forza d’animo più grande, quella che ti da il coraggio di rischiare ogni cosa, Sono queste le scelte a cui si rifanno gli uomini e le donne delle varie marce similari che si terranno in questo tumultuoso, politicamente parlando, venerdì di settembre del 2015 in ogni regione e città dello Stivale, le loro ragioni potrebbero essere dissimulate da molteplici calunnie, angosce e minacce, ma sarebbe davvero crudele non prestare attenzione alle loro istanze.
Venendo alle zone nostre, successivamente alla presa di posizione dei giovani socialisti salernitani (FGS) e del loro segretario cittadino Vittorio Cicalese, che il giorno 11, organizzeranno a Salerno, partendo da piazza Portanova, la marcia delle donne e degli uomini scalzi,per sensibilizzare la cittadinanza salernitana su tali questioni, visto che quote di rifugiati o presunti tali giungono ormai da svariati mesi sulle navi della marina militare tricolore, anche nella nostra provincia profonda e di concerto l’officina politica ebolitana, il BerlinguerLab, che dopo le avare di soddisfazioni, amministrative di quest’anno si ripropone di riorganizzare l’arcipelago della sinistra ebolitana, vecchia fucina di quadri e dirigenti del PCI e del PSI, oltre a diversi parlamentari nazionali (Giuseppe e Mario Vignola e Antonio Cassese, più tardi Carmenlo Conte) sta organizzando un happening di svariati appuntamenti spalmato su tre giorni, da venerdì 18 a domenica 20, chiamando l’avvenimento per l’appunto il BerlinguerFest, prendendo sempre spunto dal grande leader comunista sempre attuale con la sua felice previsione, dell’inizio degli anni 80, sulla questione morale riguardante la vita pubblica del Paese.
Ecco il crono-Programma:
18/09/2015 Ore 19.00 Dibattito:
Syriza in Grecia, Podemos in Spagna e in Italia?…
Modera:
Antonio Manzo giornalista de Il Mattino
Partecipano:
Manuela Palermi, presidente PCd’I
Claudio Grassi, Direzione Nazionale Prc
Giuseppe De Cristofaro, capogruppo senato Sel
19/09/2015 Ore 19.00 Dibattito:
La “buona scuola”. Per chi?
Modera: Dina Balsamo
Partecipano:
Clara Lodomini Segretaria FLCGIL Salerno
Rosario Coccaro Dirigente scolastico in pensione
Giovanni Giordano Deputato Sel
20/9/2015 Domenica 20 settembre dalle ore 11:00 alle ore 13:00 Eboli
Marcia degli uomini scalzi
Partenza Stadio Massajoli-Piazzetta Barbacani
Ore 19.00 Dibattito: La sconfitta del centro sinistra. Le ceneri della sinistra.
Partecipano:
Federico Conte, Maria Gasparro, Antonio Manzo, Salvatore Marisei, Gerardo Rosania, Erasmo Venosi.
All’incontro con i promotori della manifestazione pacifista tenutasi nell’Hotel Grazia, erano presenti i padri nobili della sinistra cittadina e del comprensorio del Sele, in primis l’ex consigliere regionale e due volte sindaco di Eboli Gerardo Rosania insieme a Cucco Petrone, memoria storica dell’antagonismo battipagliese, il prof Antonio Gasparro (che in un suo breve intervento ha sottolineato l’importanza dello sport nel cementare i giovani di culture diverse) Donato Santimone, più volte assessore nelle giunte di Rosania (1996- 2005) i giovani dirigenti Antonio Pindozzi e Massimiliano Curcio, unico ospite per cosi dire esterno, il consigliere del PD e primo tra gli eletti nel nostro consiglio comunale, Antonio Petrone, oltre alla madrina della serata, nonché relatrice principale, Maria Gasparro, la quale ha esordito subito sottolineando che la manifestazione della marcia voluta dal BerlinguerLab, prende spunto dall’omonima che si terrà a Venezia e in altre città italiane domani, stimolata dalla iniziativa del celebre regista Marco Bellocchio, in un contesto ad hoc quello della piana del Sele, che è stata ed è terra di immigrazione come di accoglienza, ecco perché la marcia parte e finisce in punti precisi del perimetro urbano, ovvero lo Stadio Massjoli: ”antico punto di snodo delle carovane di braccianti degli anni ’50 e la piazzetta Barbacani che accoglie i nuovi sfruttati, gli stranieri, comunitari o meno, molte volte pagati 300€ al mese, un salario da schiavi, cerchiamo dunque noi sinceramente un ampio accordo delle varie forze politiche e sociali sul tema dell’accoglienza sperando che l’idea cementi i cittadini,difatti tutti noi abbiamo chiesto al sindaco in carica una mappatura delle condizioni e del numero degli stranieri, ed agiremo in una ottica non pietistica, che non ci riguarda, ma concreta sul territorio, ricordando che proprio in queste ore la destra di opposizione sta organizzando in località Prato, una manifestazione che crea allarmismi ingiustificati e dunque scollata dalla realtà. Di seguito – continua la Gasparro – nella tre giorni verranno esponenti come il cardiologo e sindaco di Santomenna, Massimiliano Voza, presente con opere umanitarie in Kurdistan ed a Kobane in Siria, ma anche con prelati molto attivi nel sociale, mi riferisco a don Antonio, (Tonino) Palmisi, che sono interessati alla nostra iniziativa.”
A seguire è stata la volta di Donato Santimone, il quale anche lui ha precisato l’apertura dell’iniziativa a tutte le forze politiche e sociali presenti sul territorio, rimarcando l’esigenza di richiedere al sindaco neo Massimo Carilello: “..in qualità di ufficiale di governo, l’ordine pubblico e il pacifico svolgimento di tutta la manifestazione, della” Marcia degli donne e degli uomini scalzi”, in solidarietà con queste persone che soffrono indicibili sopraffazioni, noi siamo in contatto con la CGIL affinché ci procuri un migrante da far conoscere all’interno della celebrazione e che sia da simbolo di tutti coloro che in questi giorni attraccano nella speranza di avere in Europa una vita migliore, con l’auspicio che a fine giornata si possa stilare un documento condiviso ed esaustivo, oltre un censimento certo del numero e della tipologia di lavoro che si offre a queste persone sul nostro territorio, ricattati da tanti nostri concittadini, come l’episodio di un ebolitano senza scrupoli verso dei cittadini indiani.”
Interessante, il successivo intervento, che seppur breve ha connotati di pura arguzia, ovverosia quello di Gerardo Rosania, il quale oltre alla condivisone ideologica ed emozionale della iniziativa evidenziava come: ”fin quando sul territorio insistevano strutture ghettizzanti come quelle di San Nicola Varco o della ex Apoff, il dramma aveva cassa di risonanza mediatica, ma ora è pericolosamente sottaciuto e quindi difficile allo stato dell’arte un accertamento concreto della loro condizione, compito dei comuni e della prefettura sarebbe una lotta seria al caporalato, con un annesso computo delle presenze sul territorio,cittadino e nella piana, coinvolgendo come una volta le imprese agricole nella logistica dei braccianti, evitando cosi che possano essere preda di avidi locatori, che anche se prendesso corpo tale promozione non può essere una dirimente, verso una lotta seria al capolarato, vera ‘condicio sine qua non’ di tutto il discorso sull’accoglienza, ma anche questo deve essere connesso ad una cittadinanza attiva rinverdita, cosa che ora latita in città.”
Ultimo intervento di rilievo, quello tenuto dal “corpo estraneo” della serata, il consigliere di opposizione del PD, Antonio Petrone, che oltre a ringraziare per il gentile invito ha ricordato come il problema della immigrazione non ha colorazioni politiche semmai di sensibilità partitica, ma che accumuna su tali materie tutte le forze di centro-sinistra e di come il vero vulnus della vicenda sia “..l’inadeguatezza della legislazione vigente, la legge Bossi-Fini appunto e il relativo fallimento delle missioni Mare Nostrum e Triton, oggi il quadro è cambiato a livello continentale e tale mutazione, non seguita da una acconcia legiferazione, la riscontriamo anche nelle tipologie di sfruttamento, ovvero non più nei campi o sui cantieri, da memoria, ma in specie come badanti ospedaliere, delle OSS non autorizzate ma presenti che accudiscono molti degenti nelle strutture pubbliche– termina l’esponente piddino – in queste ore assistiamo ad una invereconda violenza mediatica sui media, che non si confà ad una nazione civile, per quel che riguarda Eboli vi posso assicurare che sui comunitari vi è un censimento attendibile dell’anagrafe e sono 785, ma mi riprometto in qualità di consigliere di proporre una istanza al sindaco Massimo Cariello per cercare di sapere approssimativamente quanti sono gli stranieri stanziali nel comprensorio eburino, auspicando al contempo in un vostro prossimo invito per dibattere ancora su tale spinoso, ma a noi coevo argomento.”
Eboli, 11 settembre 2015
I soliti comunisti, bravi idealisti, ma grigi e tristi, sempre gli stessi, sempre tra loro ed autoreferenziali.
riunioni su riunioni per parlarsi addosso, vedremo quanti scalzi ci saranno…..
il problema che un stato deve essere un buon padre di famiglia e pensare prima ai suoi figli disoccupati, inoccupati o alla meglio sfruttati e poi pensare agli altri, che è gesto nobile ma demagogico con le casse attuali, purtroppo…
poi tra tanta brava gente che arriva disperata, ci sono anche delle teste di …. che già in città stanno dando fastidio e l’ordine pubblico è il pilastro principale di una società.
cari signori, se molestassero una vostra figlia o commettessero un reato a voi o al vostri beni, sareste ancora cosi ingenuamente accoglienti?
MA SENZA UN CONSIGLIERE DOVE VOLETE ANDARE?
PODEMOS E SYRIZA SONO PIU’ PRUDENTI SU QUESTE TEMATICHE, URTICANTI, CONTINUATE SU QUESTA STRADA E ARRIVERETE A SCINDERE L’ATOMO.
INVECE DI PENSARE AI CONCITTADINI CHE MUOIONO PER POCHI EURO IN UNA ITALIA CHE LI HA CRESCIUTI E DOVE SI SON PAGATE LE TASSE, VOI COSA FATE…INVERITE L’ORDINE DEI VALORI?
MA DAI….
IN QUESTE FOTO QUANTI SIETE UNA VENTINA, TRENTA, TUTTI DI EBOLI?, MAGARI NEANCHE, SARA’ UN FLOP SE NON VI SVEGLIATE …
Vi auguro tanta fortuna,Marisei si é dileguato,scelta sbagliata,e tra di voi troppi giovani simpatizzanti hanno tirato la volata finale al Sindaco in carica.
Azzerate e ripartite!
W una vera rivoluzione culturale di sinistra.
lavoratori che vengono sfruttati? Date uno sguardo alle imprese di qualche vostro predicatore….fatelo, però, prima che arrivi l’ispettorato del lavoro. Predicar bene e razzolare male, malissimo.
la Le Pen in Francia é l’ alter ego italiano dei Cinque Stelle e viene combattuto da Sarkozy gollista,la cosiddetta destra repubblicana.
Nel nostro paese la Lega di Salvini, che si rifà al Front National Lepenista si allea.a Forza Italia,ovvero la.destra moderata e istituzionale.
Allora delle due l’ una:o sbagliano i cugini d’oltralpe,o sbagliano i compatrioti di destra,e voi che cosa ne pensate?