Sulla Casa del Pellegrino l’Assessore ai Lavori Pubblici Matilde Saja rassicura: “I lavori Saranno Ultimati”.
Saja: “dall’incontro tenuto il 4-9-15, con l’impresa Tecnobuilding srl, ditta appaltatrice dei lavori, il Direttore Lavori, ed il responsabile tecnico del Comune, il cronoprogramma è perfettamente rispettato”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Il Centro Polifunzionale SS. Cosma e Damiano, Casa del Pellegrino, non resterà un’opera incompiuta; – scrive in una nota politica l’Assessore ai Lavori Pubblici dell’Amministrazione Cariello Matilde Saja, dopo una “graguola” di proteste e di interrogazioni, ma anche di attacchi pilitici rispetto agli eventi che si sono susseguiti e che riguardano il Cantiere della così detta “Casa del Pellegrino” – tutt’altro!
Le rassicurazioni sono emerse – si legge nella nota di Matilde Saja – dall’incontro che ho tenuto nella Casa Comunale, il 4-9-15, con il titolare dell’impresa Tecnobuilding srl, ditta appaltatrice dei lavori, il direttore dei lavori, ed il responsabile di settore del Comune di Eboli.
Il cronoprogramma è perfettamente rispettato, – assicura l’Assessore – ad oggi è stato realizzato il 30% dell’intera opera, al 31-12-15, termine assegnato dalla Regione Campania per l’erogazione del finanziamento, sarà eseguito e rendicontato almeno il 60% della costruzione, e alla scadenza contrattuale del 12-4-16 i lavori saranno ultimati.
Un breve fermo cantiere – precisa e informa l’Assessore ai Lavori Pubblici Saja – si è avuto per l’espletamento dell’attività archeologiche che sono state eseguite che, però, se da un lato non hanno evidenziato alcun rinvenimento degno di nota, dall’altro, invece, hanno accertato le buone caratteristiche litogeologiche dei terreni di fondazione tali da consentire un alleggerimento strutturale rispetto alle previsioni iniziali.
Per tale ragione, – prosegue l’Assessore – il direttore dei lavori ha proposto, a fine marzo 2015, una perizia di variante che ha consentito una riduzione dei costi per l’esecuzione dei lavori di € 98.710,11, e con la quale sono stati ridefiniti i termini negoziali tesi a recuperare i giorni di fermo cantiere che si erano avuti.
Tale perizia di variante dei lavori – aggiunge – è stata approvata con determina dirigenziale il 15-7-15, appena insediatasi l’Amministrazione vigente. Se ritardo c’ è stato, prima del 15-7-2015, è stato recuperato; e in ogni caso è stato un ritardo che si è avuto nella fase del commissario prefettizio, che ha tardato nell’approvazione della perizia di variante.
Certo è che il ritardo è stato recuperato. – prosegue l’assessore – Da smentire è anche la notizia che la Dema Costruzioni srl, a cui sono stati affidati in subappalto da Tecnobuilding srl lavori per € 92.350, intenda lasciare il cantiere. Stanno regolarmente lavorando e, ad oggi, non hanno comunicato alcunché all’appaltatore.
In ogni caso, – conclude l’Assessore ai Lavori Pubblici Matilde Saja – e proprio per dare massima serenità, la Tecnobuilding ed i tecnici hanno assicurato una costante, progressiva e regolare prosecuzione dei lavori, nel rispetto degli impegni assunti, che l’Amministrazione si impegna pedissequamente a vigilare e a garantire nell’interesse della città e degli ebolitani tutti.»
Finalmente interviene dopo una serie di “intromissioni” l’Assesore ai Lavori Pubblici. E così apprendiamo che la Casa del Pellegrino sarà ultimata. Speriamo. Almeno per evitare che resti una opera incompiuta e per evitare che si sperperino denari pubblici, fermo restando che è un’opera di cui se ne poteva fare a meno, non ne avevamo bisogno e ancora, è stata un’iniziativa che il Comune e la Classe Politica locale di maggioranza e di opposizione ha “subito“, per via dell’impulso “pellegrino” di un solo giorno all’anno, di un Sacerdote, Monsignor Enzo Caponigro.
Nei giorni scorsi proprio Don Enzo Caponigro affidandosi alla provvidenza divina, aveva detto che la “Strada di Dio” sicuramente conduceva ad una risoluzione favorevole di tutto quello che gira intorno alla “Casa del Pellegrino“, vera destinazione, anzichè Centro Polifunzionale, preannunciando che si sarebbe concluso tutto per il meglio.
Purtroppo la “Strada di Dio” non porta a quella struttura e semmai dovesse fare una deviazione, DIO sarebbe molto ma molto distratto e così non è. La “Strada di Dio“, quella che noi tutti vorremmo percorrere, guidati così modestamente come sta facendo il nostro PAPA FRANCESCO, porta in tutt’altra direzione, verso un’altra solidarietà, e verso altri bisogni, quella che riguarda gli ultimi e se per caso DIO dovesse accorgersi che per costruire una Casa del Pellegrino si spendono 6 milioni di Euro con la complicità della Regione Campania, nonostante la sua immensa bontà si incazzerebbe come a che. Fortunatamente per chi vorrebbe si frequentassero quelle strade, il nostro DIO è buono e misericordioso e del perdono ne fa il suo fondamento e non prevede per nessuno punizioni, altrimenti ne vedremmo di belle.
Noi eboltani di quella struttura non ne abbiamo il benché minimo bisogno e quei 6 milioni di euro potevano essere spesi progettando strutture a servizio della sociatà: Asili, scuole, Palestre, Piscine, Campi di Gioco, aree attrezzate per attività ludico-ricreative; insomma senza andare oltre ed elencare tutti i bisogni che maledettamente ha questa Città, pensando a quella struttura dovremmo vergognarci, edificando tutta la vergogna sulla inutilità di una classe dirigente che non riesce nemmeno a pensare ai bisogni veri, accontentandosi come in questo caso di andare a “carretta” di cose che nemmeno volevano, per la cui realizzazione resta sempre il dubbio: Sarebbe crolato il Muro e il Bastione del Castello Colonna?
Ma questa è un’altra cosa: La Casa del pellegrino sarà ultimata.
Eboli, 5 settembre 2015
il silenzio è d’oro
l’assessore cyranò de bergerac.
fate presto che ci piazziamo l’ISES
consiglio all’avvocato saja, che è persona dabbene, di non farsi scavalcare da nessuno per quel che riguarda il suo ufficio, i rampantismi interni oltre a danneggiarla, danneggiano la credibilità della giunta, in specie quando si convertono il parole libere da confronti sui dati reali.
buon lavoro
“si incazzerebbe come a che”
Articolo scritto con i piedi. Forse. Spero.