Rientra dopo pochi minuti la minaccia di due lavoratori edili del cantiere “Casa del Pellegrino”, allarmati per la probabile perdita del lavoro.
Grazie all’intervento del vicesindaco, Cosimo Pio Di Benedetto che si è recato sul posto insieme ai ai Carabinieri e i Vigili del Fuoco, si è scongiurato il pericolo e tutto si è risolto per il meglio.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – La minaccia di due lavoratori edili, impegnati in queste ore nel cantiere di via Salita Ripa, dove si sta realizzando il centro polifunzionale, è rientrata dopo pochi minuti grazie all’intervento del vicesindaco, Cosimo Pio Di Benedetto.
L’amministratore, una volta informato che i due lavoratori avevano guadagnato una pericolosa altezza, arrampicandosi sui blocchi di cemento all’interno del cantiere, quale forma di protesta per l’occupazione che credevano fosse in pericolo, si è precipitato sul posto, dove sono intervenuti anche carabinieri e vigili del fuoco.
Un franco colloquio tra il vicesindaco ed i due lavoratori, pur in condizioni logisticamente difficili, ha fatto in modo che i due abbandonassero la loro precaria sistemazione e, insieme con i vicesindaco ed i responsabili della ditta che svolge i lavori in subappalto, raggiungessero il Municipio per la ricerca di una soluzione possibile poi giunta rapidamente.
L’accordo ora prevede che i due lavoratori ebolitani riprendano regolarmente il loro posto di lavoro, contribuendo alle fasi di realizzazione anche per il futuro. «Sostanzialmente si è trattato soprattutto di un malinteso – ha spiegato il vicesindaco, Cosimo Pio Di Benedetto -, in quanto i lavoratori erano già impegnati all’interno del cantiere, per cui non si trovavano alla ricerca del posto di lavoro, ma solo di condizioni sulle quali trovare un accordo. Naturalmente, abbiamo fatto loro presente che le questioni non si possono risolvere con prese di posizione allarmistiche e pericolose come quelle di ieri. Il lavoro è fondamentale per chiunque, ma non deve passare il messaggio che con azioni di forza si possa raggiungere l’obiettivo. Sarebbe bene che tutti capissero che il lavoro è frutto di condizioni favorevoli e programmazione, non di minacce, seppure per ottenere un diritto sacrosanto».
Eboli, 2 settembre 2015
stiamo ai miracoli politici