LA SINDACHITE: la malattia dei primi cittadini

ATTENZIONE!!! QUESTO ARTICOLO NON CONTIENE NOMI: POTREBBERO NUOCERE GRAVEMENTE AL BENE DEL PAESE

Eboli – Succede qui e altrove, cambiano solo attori e luoghi. Le maggioranze sono “rigonfie” di Consiglieri, che le sorreggono o che impietosamente le abbattono a loro piacimento e a secondo delle convenienze.

Maggioranze uscite dalle urne  che via via si sono trasformate, dilatate ed elasticizzate, a seguito di continui e disinvolti approdi o partenze, spesso plebiscitarie e deboli al tempo stesso. Nonostante tutto arrancano, improvvisano, prese da guerre intestine, scontri fra fazioni, rese di conti, colpi di scena. Uno scenario sconfortante.

Si assiste inermi che maggioranze improvvisate e variabili, si accordano solo nell’intento di occupare spazi, ottenere incarichi, prebende, sperperando risorse pubbliche. Un giorno a 24, un altro a 16 Consiglieri, un altro ancora non assicurano nemmeno il numero legale, ma sempre saldamente al comando, e fanno scempio delle istituzioni.

Uno status ed un caos politico-amministrativo che pericolosamente viene accettato come evento naturale, come “normalizzazione” del caos. Siamo al qualunquismo puro, “liquido”. Il risultato è che nessuno si aspetta più niente, men che meno si può fare qualcosa per cambiare gli eventi, e sperare nelle prossime elezioni, senza ricadere nell’errore di accordare la fiducia a chi non la merita.

Nel marasma emerge la figura e il potere che la legge attribuisce al Sindaco. Potere che esercitato con spregiudicatezza contribuisce allo sfacelo. Accade, come è successo, che quando insorge una crisi e magari Assessori troppo “invadenti” creano qualche problema e non sono in sintonia con il Sindaco, immediatamente si ricorre alla revoca del loro mandato e vengono sostituiti da altri ritenuti più “accomodanti”, rafforzando la maggioranza.

Il copione è lo stesso e si ripete: nelle stanze tutti d’accordo, nelle strade, tutti contro tutti. Evidentemente i gruppi consiliari e per quel che contano ancora i partiti, non riescono a incidere sulle decisioni, e ogni discussione viene percepita, da parte del Sindaco, come una “intromissione”. Nonostante tutto il Sindaco e la Giunta vanno avanti per la loro strada, discostandosi sempre di più dai loro partiti e dalle maggioranze che li hanno espressi. Poco per volta finiscono per non riconoscere nessun “intermediario” che si frappone tra l’esecutivo e gli amministrati, ritenendo per contro di essere legittimati, perché eletti, a fare quello che si vuole senza subire nessun tipo di condizionamento. Convinzione che si rafforza “dall’inseguimento” dei singoli Consiglieri che, di volta in volta, nella speranza di essere determinanti, continuano a sorreggere un’Amministrazione che non ha più niente di simile rispetto al responso delle urne, viene disconosciuta dai propri partiti, non viene riconosciuta dagli elettori e non ha più niente di democratico.

Il Sindaco si sente il padrone del vapore e si convince che tutto può, che non ha bisogno di alcuno e si finisce per diventare arroganti e magari imporre scelte non condivise dai propri cittadini, magari: affidando il Cimitero a Privati; sbagliando i conti sulla raccolta differenziata; spendendo soldi fuori bilancio; concedendo varianti ad opifici che hanno rifiutato i suoli nei Pip; promuovendo varianti per realizzare centinaia di appartamenti in aree alluvionali e in frazioni dove sono rimaste incompiute altre colate di cemento; affidando appalti per la gestione della pubblica illuminazione per 20 anni; disseminando sul territorio decine di pannelli pubblicitari giganti senza regolamentazione; liquidando dopo aver sprecato milioni di euro una S.p.A.; regalando soldi per fare valutazioni non rispondenti ai reali valori del patrimonio immobiliare; affidando centinaia di incarichi professionali sapendo di aver già perso le cause in partenza; violando paesaggi e luoghi di memoria con colate di cemento senza senso; distribuendo incarichi in Enti vari; delegando un poveraccio sui problemi della sanità, facendosi scippare l’Ospedale con la scusa di costruirne uno più grande, mentre ci si interessa della sanità privata; abbandonando la Città a se stessa….ecc…. .

Non c’è che dire, se succede, è perché in generale i Sindaci sono affetti da un morbo pericolosissimo: la sindachite.

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