Poligono militare a Foce Sele di Eboli: il Sindaco Cariello chiede un’intesa al Ministero per una nuova utilizzazione delle aree.
La presenza del poligono militare e delle esercitazioni che vi si svolgono è un problema che Eboli si porta avanti da decenni, senza che si sia trovata alcuna soluzione, procurando solo un danno all’economia turistica.
da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Quella del Poligono di Tiro Militare di Foce Sele, sulla fascia litoranea ricadente nel Comune di Eboli, è una dei quelle storie assurde che accompagna questo Paese sfortunato e prigioniero della burocrazia e delle secche burocratiche, che non si arrestano nemmeno di fronte all’evidenza, e così in una delle arree più interessanti della litorale ebolitano, sottoposta al famoso SIC, Sito di Interesse Comunitario o sito di importanza comunitaria, concetto definito dalla direttiva comunitaria relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche nota anche come Direttiva “Habitat”, e circondata da attività turistico-ricettive: Alberghi, Camping, Villaggi turistici, Stabilimenti Balneari, Ristoranti e Bar; che vivono di turismo e di quei pochi giorni, condizioni meteo permettendo, turbati da spari continui di esercitazioni militari. Spari di ogni calibro, verso il “nemico mare” sparati senza curarsi dei bagnanti che a poche centinaia di metri dovrebbero rilassarsi su un lettino, una sedia a sdraio, o in acqua.
Una vicenda che dura da anni e si ripropone specie durante le stagioni estive, e anche quest’anno puntuale si è ripetuta tanto da investire il neo Sindaco di Eboli Cariello che come i suoi predecessori si è subito attivato.
«Un danno economico notevolissimo per le attività turistiche, e non solo, della fascia costiera. Ma anche un disagio evidente per turisti e bagnanti». Così il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, ha accolto la comunicazione con cui il Comando di Difesa Interregionale Sud, attraverso l’Ufficio Logistico per il Demanio e le Servitù Militari ha disposto lo sgombero delle aree del poligono militare di Foce Sele a causa di esercitazioni di tiro disposte in pratica per l’intero mese di settembre.
Una decisione che non rispetta le esigenze del territorio e le attività economiche della zona. Ora il sindaco, Massimo Cariello, affronta con decisione la questione, chiede un incontro ai massimi livelli e chiama a raccolta forze politiche e rappresentanti istituzionali. «Fermo restando che Eboli farà sentire forte la sua voce in difesa del territorio, dei bagnanti e degli operatori turistici della fascia costiera, faccio appello anche ad altri livelli politico istituzionali – fa sapere il sindaco di Eboli, Massimo Cariello -. Mi riferisco soprattutto ai due parlamentari cittadini, affinché sostengano ai livelli ministeriali la nostra battaglia per dare certezza e libertà di operare lungo la nostra fascia costiera. Si tratta di una decisione assunta dal Ministero della Difesa, sarebbe opportuno che anche i parlamentari se ne interessassero direttamente».
Quello della presenza del poligono militare e delle esercitazioni che vi si svolgono è un problema che Eboli si porta avanti da decenni, senza che si sia trovata alcuna soluzione.
«E’ arrivato il tempo di dare continuità turistica alla nostra area litoranea, i cui operatori non possono sopportare un danno economico come quello derivante dalle esercitazioni militari nella zona – ammonisce Cariello -. Allo stesso modo, chi sceglie le nostre spiagge per il periodo estivo non deve sopportare “preoccupazioni” in più e disagi di vario tipo. Su questo argomenti e sulla difesa delle nostre attività e della sicurezza, non faremo sconti a nessuno.
Chiederò un incontro urgente ai massimi livelli, – prosegue Cariello – perché la questione venga definitivamente risolta in favore della nostra città. Un incontro nel quale non proporremo contrapposizioni inutili, ma tenteremo la ricerca di soluzioni condivise per l’utilizzazione di quelle aree che possano rispondere alle esigenze del territorio, anche tenendo in considerazione le necessità delle nostre forze armate. Se compito delle amministrazioni locali è il governo del territorio, noi saremo in prima fila nella ricerca di una mediazione che contempli le esigenze di tutti, ma senza che eventuali soluzioni ricadono su qualcuno.
L’utilizzazione delle aree deve essere una risorsa, non un limite, per nessuno. Per questo – conclude il primo cittadino di Eboli – penso che occorra un confronto serio e costruttivo che porti tutti noi a soluzioni definitive, positive e condivise».
Eboli, 18 agosto 2015
Chissà se la seguente interrogazione può essere utile alla causa: C.4/03251
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Camera, interrogazione a risposta scritta di Angelo TOFALO (M5S)
le servitù militari secondo la legge n. 898 del 1976 e successive modifiche hanno una durata quinquennale e pagano un indennizzo al comune, in seguito, vengono prorogate dal comando militare…
presentato il: 22/01/2014
link alla fonte
ultimo status: 21/01/2015 Camera: CONCLUSO
tutti gli status [ apri
E’ incredibile: con tutti i problemi che lo assediano (Ises, Multiservizi, Ospedale, Ordine Pubblico, Igiene Pubblica, Assistenza agli Anziani etc.etc.) il nostro Sindaco, è il caso di dirlo, spara così lontano da arrivare….a mare!
C’è effettivamente da chiedersi come ci vuole arrivare a mare, ossia da solo o con tutta la Giunta.
primo passo un tavolo di trattative con la regione campania x quel che concerne la destinazione d’uso del demanio marittimo!
Il divieto militare del Comando Forze di Difesa Interregionale Sud, copre tutto settembre, un mese atto ,anzi forse il migliore per i bagnanti e una sicura fonte di reddito per gli operatori di settore.
in effetti un poligono in un sito di intersse comunitario o SIC, dove c’è l’obbligo anche di tutelare la fauna e la flora, mi sembra un contro senso che potrebbe essere sanzionato economicamente dalla UE.
ricordo che persano ha un’area di 800 ettari e potrebbe ben essere utilizzata con appositi cambiamenti come poligono, usando anche proiettili a carica inerte, ovvero che simulano quelli reali altrimenti anche i proprietari degli stabilimenti dovranno simulare di pagare il prossimo anno le tasse!
per non parlare dei disagi ai potenziali bagnanti, un vincolo militare che deturpa da decenni la fascia costiera ed allontana gli operatori che avrebbero interesse ad investire.