Incroci pericolosi, siepi incolte, rifiuti abbandonati, grate e tombini straripanti liquami, un ginepraio di emergenze tralasciate per anni.
Unico baluardo di normalità, la Parrocchia del Sacro Cuore. Dura la denuncia del presidente comitato di quartiere Moraniello, che deluso lamenta la completa assenza e continuità da Melchionda a Cariello.
di Marco Naponiello
da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il quartiere Pescara di Eboli possiede da sempre dei grandi numeri, esso è sicuramente l’area cittadina maggiormente abitata ed estesa,ciò nonostante un censimento preciso sembra non sia agli atti pubblici ma di sicuro i residenti di tale area ammontano ad un quinto minimo dei 39.000 globali della nostra città, e per l’appunto basterebbe questo incipit quantitativo a dare un quadro strategico complessivo a chi non ne fosse edotto.
Tale popolosa area urbana ha visto gli albori sul finire degli anni ’70 con l’edilizia economica e popolare della famosa L. 167 del 1962, (dalla quale la zona impropriamente per anni ne muterà il nome) e l’allocazione di numerose palazzine sul bordo della statale 19 dell’Istituto Autonomo Case Popolari (IACP) per soddisfare un sempre crescente bisogno di abitazioni sul finire di quel frenetico decennio, ma il vero boom edilizio e conseguenzialmente demografico, veridicamente dimostrato dai fatti, lo si ebbe dopo il sisma del 1980 ove gioco forza si dovettero edificare nuove unità alloggiative per i danni strutturali alle vetuste abitazioni del centro storico,e dunque vi fu una pesante emigrazione interna, difatti una massa di nuclei familiari si ritrovarono a popolare questo quartierone nuovo di zecca, e per di più affastellato di container e recenti edifici, che prese letteralmente e comprensibilmente alla sprovvista le varie amministrazioni cittadine del tempo, creando loro malgrado un sobborgo dormitorio a ridosso del centro urbano.
Poi per troppi anni la situazione ha languito, purtroppo, in una perenne emergenzialità che si è riverberata sulla fama stessa della borgata, considerata a torto un posto pericoloso tout court, senza operare da parte di frettolosi commentatori dei doverosi distinguo, perché sebbene in quell’abitato ci fossero soggetti e personaggi “difficili”, borderline del vivere civile, è vero anche che risiede stabilmente una popolazione attiva e laboriosa, fatta forse in maggior parte di nuclei familiare con redditi medio – bassi, ma che di certo non meritano una considerazione negativa senza averne colpa, di sicuro quella negligenza della politica che ha passato il cerino della Pescara sempre a chi veniva dopo nell’assise civica, creando col passar delle stagioni un vuoto sociale e di assistenza di difficile copertura oltre che indegno di un paese civile. Nel tempo, segnatamente negli anni ‘80, si è cercato di prevenire anche fenomeni emarginativi, partendo dalla formazione scolastica, con l’ ubicazione di due scuole superiori ovvero l’IPSIA Ferrari (ora chiusa e non de localizzata altrove) e l’ITIS Moro, successivamente anche di un asilo privato (un prefabbricato ove un tempo era ospitato il reparto d’ortopedia dell’ospedale cittadino, e dove da dichiarazioni istituzionali dovrebbe a breve temporaneamente insediarsi l’ISES) ma che nel contesto si sono rivelato un inerte, sostanziale palliativo.
A questa cronica manchevolezza dello Stato ha fatto fronte, come sovente avviene, santa Romana Chiesa, con la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, la quale dagli inizi degli anni ‘90, onde è riuscita ad arginare un degrado, che si stagliava maggiore in specie nelle nuove generazioni, conseguendo risultati ragguardevoli col creare un senso di comunità attraverso delle mirate attività oratoriane, atte a prevenire fenomeni di abbandono scolastico e di devianze legalitarie, istituendo strutture sportive ad hoc (tra le migliori in tutta la provincia) e uno sportello di aiuto concreto per i bisognosi,un’assistenza questa costante per decine di famiglie che in specie in tale frangente storico, sentono maggiormente i morsi della imperante crisi economica; dunque un attivismo datato che va a plauso di un prete coraggioso e visionario al tempo stesso, che risponda al nome di don Giuseppe Guariglia, il quale ha ottenuto grandi risultati e visibilità con la sua missione pastorale, ed un annesso grande seguito popolare, ma si sa bene che dove risiede la pubblica approvazione ivi si concentrano gli appetiti dei politici (di ogni foggia e colore per amor del vero),i quali sovente e in costanza di ogni campagna elettorale non hanno lesinato dal fare la scontata ed irritante “passerella” promozionale, nella nutrita comunità religiosa, promettendo ed allettando la comunità con le tanto agognate migliorie strutturali per il quartiere, che significano al contempo un dignità collettiva di cui i residenti si sentivano deficitarii, ma registrandone la scomparsa come di prammatica, alla fatidica chiusura delle urne.
Abbiamo accolto con piacere l’invito fattoci dal presidente del comitato di quartiere, Franco Moraniello, che dal 2010 ricopre tale carica subentrando allo storico dirigente del comitato, Modesto Mangieri, il quale ha voluto condividere esclusivamente con POLITICAdeMENTE, le sue numerose perplessità. Il presidente Moraniello, ha tenuto a far osservare poche ma significative croniche manchevolezze che ancora vergognosamente insistono nel grande sobborgo, infatti preliminarmente come “biglietto da visita” sgradito nello scendere da via Pescara che va in direzione dell’incrocio di via Cesareo, notiamo un doppio attraversamento in diagonale particolarmente pericoloso, ancor più rischioso in virtù della scarsa visibilità stradale a cagione di siepi incolte che ostacolano la percezione all’automobilista o al pedone in transito, inoltre vi è da dire che tale incrocio fa il paio con l’altro in direzione del cimitero, anch’esso di periglioso attraversamento, situazione kafkianamente paradossale in un comune ove sul suo territorio vi si stanziano una ventina di rotatorie (edificate quasi tutte negli ultimi anni) e forse nel punto maggiormente difficoltoso, per ironia della sorte e di chi ci ha amministrato risulta assente, a questo aggiungiamo che tali opere architettoniche sarebbero funzionali ad una dissuasione e moderazione della velocità veicolare, visto che su quel tratto non di rado si verificano incidenti anche mortali, a cagione di una strada rettilinea spesso confusa da qualche stolto guidatore, a mò di un autodromo agonistico.
Andando poco oltre, guadagnando il sotto passo antistante, ci troviamo istantaneamente nella famosa, ca vas sans dire, via Pumpo, e il suo enorme spiazzale padre Gabriele D’Anisi, questa strada scherzosamente ribattezzata dai residenti “terme Pumpo”, per gli allagamenti cui periodicamente e disgraziatamente da lustri è soggetta, offre quando si scatenano gli elementi uno scenario davvero inquietante nel 2015 di una nazione europea: grate occluse, da dove escono liquami e altri sedimenti pericolosi, non di rado anche ratti morti, un collettore fognario che doveva essere terminato da anni (i lavori iniziarono nel 2010 ma dopo varie ditte succedutosi) rimane un’altra opera pubblica incompiuta del meridione d’Italia.
A seguire, di fronte lo spiazzale e al lato della suddetta arteria, troviamo il campetto di calcio (posto poco salubre per giovani e non) il quale si “consuma”, man mano, trascurato nella manutenzione da chi di dovere tra alti spazi selvatici con effluvi non bene identificati e se a questi aggiungiamo in una scorsa veloce alle questioni inevase del quartiere, il valloncello secante la statale, lasciato scoperto e maleodorante, (ottima incubatrice di insetti nella stagione estiva), con annesse radure neglette, dal “sapore” vagamente malarico, i rischi igienico-sanitari, sotto il profilo della prevenzione sono tanti secondo quanto afferma il Presidente del Quartiere Pescara:
«Io stesso, – afferma Franco Moraniello, – ho denunciato molte volte tale stato di abbandono delle istituzioni, vi sono rischi concreti di contrarre gravi malattie virali tra cui l’epatite B ed il colera, il tutto in una ottica di bonifica dei luoghi a dir poco inesistente, con delle disinfestazioni “una tantum” che risultano risibili all’occorrenza!” – prosegue Moraniello – “e sempre partendo da me medesimo, che l’undici di questo mese, mi sono premurato di fare un esposto-denuncia al comune di Eboli (accluso in calce all’articolo) con contemporaneo protocollo anche agli uffici di igiene dell’ASL, ritengo che una classe dirigente valida, come non escludo lo sia questa in carica, non possa prescindere dal prendersi le proprie responsabilità di gestione territoriale, in particolar modo il sindaco Massimo Cariello, e l’assessore all’ambiente Ennio Ginetti, da me più volte sollecitati; sia ben chiaro non cerco visibilità, non sono un uomo pubblico e non ne ambisco a coltivarne le velleità, son questi amministratori odierni invece che debbono accettare di buon grado,anche il rischio di subire critiche da parte del popolo, si agisce esclusivamente in nome della collettività e solo come servizio”– e di seguito la stoccata finale – “ non vorremmo che al solito che passata la frenesia elettorale, dove con retorica si strombazza: “ non esistono cittadini di serie A e di serie B” nel concreto poi, i voti passano ed i problemi restano, e sintomatico del degrado in essere sono le frequenti alluvioni infette che ancora si manifestano in via delle “terme” Pumpo, solo il cielo sa contaminate di cosa”” Forse i signori amministratori preferiscono nel periodo ferragostano alle terme summenzionate quelle più “glamour” dell’Ermice, ma questo cincischiar non spazza via le problematiche anzi le acuisce, come si acutizza il senso di esasperazione della gente del quartiere Pescara!»
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Eboli, 17 Agosto 2015
Azzo!!! E chi è riapparso!!! Xx xxxxxxx
Dopo Lucia Gallotta che il 12 agosto pure lei ne aveva data notizia su…http://www.asalerno.it/eboli-allagamenti-al-rione-pescara-…/ e poi il 16 agosto http://www.asalerno.it/eboli-per-le-forti-piogge-salt…/…un grazie di cuore per la sensibilità avuta in problematiche abbastanza serie e sentite qua giù in questo martoriato e abbandonato quartiere da anni ormai,un’altro grazie di cuore va pure Marco Naponiello autore dell’articolo nonchè mio amico dal tempo delle elementari ed infine più che doveroso dire grazi, tanto non costa nulla e non si paga quindi un grazie va al gestore del bolg di politicademente il dott.Massimo Del Mese che seppur in passato si è avuto un pò di incomprensione si è dimostrato molto attento e sensibile alle problematiche in oggetto…nessuna polemica con nessuno ma tutta la stampa Eburina completamente assente nemmeno due righe di notizia su questa tematica così delicata e sentita al quartiere pescara;eppure una volta non molto tempo fa prendevano dalle nostre pagine FB e ne davano notizia sui vari quotidiani locali .-
P.S- un saluto ad avvelenata…azz allora ti sono mancato.-??? pensavi davvero che i difetti e mancanze istituzionali li trovavo solo a Martino.-??? come vedi pure i miei cari amici che ho votato li hanno e ricordati che il sottoscritto non accomoda mai nessuno nemmeno al padreterno ecco perchè sempre senza grazie ma con coscienza super pulita lavata con dash più bianca non si può…degli altri non saprei.-
FRANCUCCIO DEVO DIRE LA VERITà???EBBENE SI!!! MI SEI MANCATO!!! UN BACIONE!!! KISS KISS!! I LOVE YOU, SEI IL MIO MICIONE!!UNA SOLA COSA DEVO CRITICARTI: OGNI TANTO COMPRA UN PO DI PUNTEGGIATURA E QUALCHE VERBO, TANTO SONO COME I GRAZIE, OSSIA GRATIS, NON COSTANO NIENTE!!
Questo sito per merito del suo gestore Massimo Del Mese,ha fatto della polifonia il suo brand editoriale,sempre a fianco dei cittadini e dei quartieri alienati dalle istituzioni.
Da parte mia mi sento onorato di aver dato un piccolo contributo.
sono passati sei mesi da questo articolo è la situazione attuale la potete visionare dalle immagini,quindi di che parliamo.-???cambiamenti.-???personalmente non ne visto nemmeno uno,sembra di vedere e di avere a che fare con i vecchi inquilini di palazzo di città…prima c’erano le melchiocaprate,adesso gli eburini si abitueranno alle capriellate,pochi pochissimi a rimanere sempre se stessi perchè in città è carnevale tutti i giorni con maschere regnanti pronte per ogni occasione e circostanza per non parlare poi della distribuzione di miseri piatti di lenticchie per la compera del consenso … https://www.youtube.com/watch?v=5nUEB9YzS68&feature=share