Limongi (Responsabile cultura PD provinciale): quella del Ciclope è tutta colpa del “Dio” danoro. Si poteva evitare.
Quanto accaduto alla Discoteca il Ciclope di Marina di Camerota fa prevalere l’incasso di una notte ad un’esistenza.È possibile per taluni sacrificare una vita o molte di più.
da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
SALERNO – «Quando il Dio denaro ha un richiamo più forte dell’umanità e del rispetto della vita – Antonietta Limongi Responsabile Attività Culturali Segreteria Provinciale Partito Democratico – è possibile per taluni sacrificare una vita o molte di più. E’ quanto accaduto qualche notte fa alla Discoteca Ciclope, far prevalere l’incasso di una notte ad un’esistenza.
Una tragedia annunciata. Da anni, infatti, il costone roccioso del Ciclope avverte l’uomo di essere saturo delle sfide che continua a proporgli, con continui smottamenti, anno per anno; ma ciò non è mai stato sufficiente per i gestori e per chi ha continuato a difendere gli interessi di questi imprenditori a discapito dell’incolumità di tanti.
Poi, l’ennesima mortificazione. il “luogo” cambia ma non è stata sufficiente la morte di questo giovane per interrompere le serate del Ciclope!
L’estate deve proseguire, agli incassi importanti di questa settimana non si ci può rinunciare ed allora, seppure come dichiarato dai gestori “in ginocchio a pregare per Crescenzo”, bisogna proseguire ( The show Must Go On !!!) : nessuna serata può essere annullata, si modifica solo la location…
Questo scempio non può essere perpetrato. Alla preghiera, affianchiamo, l’altrettanto umana indignazione, un segnale di civile sensibilità all’ultimo respiro di Crescenzo!»
Salerno, 15 agosto 2015