Per Fratelli d’Italia-An sulla Multiservizi: Questione politica e dramma umano

Bonavoglia e Fd’I-AN sul fallimento della Multiservizi: Una questione politica e un dramma umano per le famiglie e lavorativo per la Città.

Vicinanza dall’Amministrazione comunale e Fratelli d’Italia-AN ai 30 ex dipendenti, che si sono trovati disoccupati a causa del fallimento provocato dalle pessime gestioni degli ultimi anni.

Vittorio Bonavoglia
Vittorio Bonavoglia

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Il fallimento della Eboli Multiservizi SpA e la vicenda umana dei 30 lavoratori che all’improvviso hanno perso il posto di lavoro ed ogni speranza specie dopo la rottura delle trattative da parte della Società di Vigilanza Security Point, affidataria dei servizi di Pulizia spiaggia, Salvamento e Parcheggio sulla Fascia Costiera Ebolitana, tiene ancora banco.

A turno si sono espresse quasi tutte le forze politiche. Lo sconcerto è unanime, così come è unanime il giudizio negativo della conduzione della Partecipata ispirata dalle politiche del decennio di Amministrazione di Martino Melchionda e del suo PD, quello che poi è trasmigrato verso la “Destra”: parte approdando nella “destra farmaceutica“; e parte trovando rifugio nelle Liste della Coalizione che ha sorretto la Candidatura del Sindaco Massimo Cariello.

Unanime è la preoccupazione per la perdita del posto di lavoro, salvo ad aver sparato per anni addosso agli stessi dipendenti, e unanime è la considerazione che poco o nulla poteva fare il neo-Sindaco Massimo Cariello, avendo trovato il bel “Cadeaux” lasciatogli dalla Commissaria Prefettizia Vincenza Filippi, che nemmeno ci ha provato a convocare i creditori, sebbene questi abbiano anche cercato un incontro, facendo naufragare così quei piccoli margini che c’erano per discutere e contrattare, giungendo magari ad un sostanzioso ridimensionamento del credito, con in cambio la volontà di coinvolgerli nella gestione, consapevoli come erano che era l’unica strada percorribile, sapendo bene che non avrebbero mai avuto dal fallimento il bel becco di un quattrino.

In quel coinvolgimento ci saremmo accorti che tra i debitori della Multiservizi c’era anche il Comune di Eboli. Un coinvolgimento: che avrebbe evitato la liquidazione; avrebbe evitato il fallimento; ed avrebbe evitato la perdita del posto di lavoro; ma per contro coinvolgendo lavoratori, creditori e debitori si poteva mettere su un’azienda più responsabile e sicuramente più competitiva, avendo tra i soci gli stessi che avrebbero eseguito attraverso le proprie competenze i vari lavori di cui ai servizi che gestiva la stessa Multiservizi.

Una tegola bella grossa che sebbene in testa alla Sinistra nella sua interezza è precipitata addosso all’attuale Amministrazione Cariello avendone ereditato la continuità amministrativo-istituzionale, che ci consente di non affezionarci affatto nell’esercizio dell’attribuzione e del rimballo delle responsabilità o colpe andando a ritroso nel tempo fino ad arrivare alle Guerre Puniche. Questo fallimento era nell’aria ed ha respirato solo aria di Sinistra passando da quella estrema fino agiungere a quella più moderata ed avventuristica come l’ultimo decennio circa di Melchionda, e oggi se il PD non si riconosce in quei risultati perché ha cambiato solo i protagonisti, ne eredita tutto il peso politico possibile ed immaginabile.

Intanto non si arresta la discussione, e come si potrebbe farlo, si dovrebbe essere cinici per farlo, specie di fronte al dramma dei lavoratori e nel rispetto di quei soldi bruciati che ricadono sulle spalle degli ebolitani. E proprio per quel rispetto che si suggerisce di organizzare un bel Pullman con direzione Curatore Fallimentare, riempedolo dei creditori e di tutte le forze politiche, specie quelle che hanno ricevuto in eredità il “Pacco” politico (Centrosinistra), e il “Pacco” amministrativo (Sindaco e amministrazione), per rappresentare all’Ufficio giudiziale anche se questa possibile soluzione può essere praticabile.

E proprio con quelle preoccupazioni e rispetto a quel dramma che interviene Vittorio Bonavoglia, Capogruppo del Partito Fratelli d’Italia-AN: «La vicenda prima umana e poi lavorativa della Eboli Multiservizi, – scrive Bonavoglia in una nota che ci è pervenuta sulla vicenda della Multiservizi – società fallita da qualche giorno, sta infuocando la torrida estate ebolitana. L’amministrazione comunale è vicina ai 30 ex dipendenti, che da un giorno all’altro si sono trovati disoccupati a causa del fallimento provocato dalle pessime gestioni degli ultimi anni e conseguente allo stato di liquidazione avviato dal commissario prefettizio, e giorno dopo giorno si sta impegnando per trovare una soluzione alla questione.

Non può sfuggire – aggiunge Bonavoglia ripercorrendo la storia della partecipata – una riflessione su come si sia arrivati al fallimento della società, nata nel 2000 per dare stabilità a 100 LSU (lavoratori socialmente utili). La Eboli Multiservizi inizia il suo percorso come società a capitale misto comune di Eboli e privato. Dopo solo 5 anni, il socio privato viene liquidato e la società passa a totale controllo del comune di Eboli.

Da quel momento – secondo il racconto del capogruppo di FdI – è iniziato lo smantellamento della Eboli Multiservizi, prima togliendole progressivamente servizi (gestione dei rifiuti, pulizia aree verdi), poi subappaltando i pochi rimasti, con la scusante di non avere personale a disposizione. Personale che puntualmente veniva reperito, con contratti a tempo determinato, quando si era in occasione di appuntamenti elettorali.

In un gioco puramente politico e dialettico – scrive ancora Bonavoglia escludendo, giustamente, in quel percoso la nuova Amministrazione – l’opposizione di centrosinistra sta tentando miserabilmente di scaricare sull’amministrazione a guida Cariello la colpa del fallimento della società; ebbene, bisognerebbe ricordare al Pd che il fallimento della società non avviene in 15 giorni, ma è il risultato di scelte sbagliate compiute negli ultimi 9 anni, tanto che prima del fallimento un funzionario quale il commissario prefettizio aveva dovuto avviare la liquidazione della società, a causa del peso dei debiti accumulati attraverso la gestione del Pd.

Come si passa, dal 2010 al 2011, da un attivo di 800 mila euro ad un passivo di 700 mila euro?– Si pone e pone Bonavoglia la domanda che risulta essere centrale per le sue argomentazioni evidentemente concertate con il suo Partito e l’intera coalizione amministrativa –

Perché nel corso degli anni – chiede ancora Bonavoglia immaginando tra gli altri anche la raccolta dei rifiuti che al contrario è gestita dalla SARIM e prima di questa società dalla SETA, con un appalto conferito dall’allora amministrazione Rosania proprio all’indomani della costituzione della Multiservizi, mostrando una oggettivo mancanza di fiducia appunto nella Eboli Multiservizi – la società ha visto togliersi servizi fondamentali alla sua sopravvivenza, come la raccolta dei rifiuti e la cura del verde urbano? Perché la gestione dei parcheggi è andata man mano in subappalto fino a perdere quasi la totalità del servizio?

Il fallimento della Eboli Multiservizi, – conclude Vittorio Bonavoglia centrando le responsabilità nell’ultimo nonennio dell’Amministrazione Melchionda, sebbene sia in questo che in tutti i comunicati della stessa Amministrazione vi è un giusto richiamo generico al centrosinistra e al PD ma mai all’ex Sindaco Transfuga Melchionda e la conseguente perdita del lavoro per i 30 dipendenti, è il frutto di scelte scellerate compiute negli ultimi 9 anni da un’amministrazione di centrosinistra, che mai ha creduto in essa, ma che progressivamente ha svuotato deliberatamente la società. La dialettica politica può ben poco, poiché i cittadini conoscono la verità e sanno quanto questa amministrazione si stia impegnando per risolvere la questione e ridare lavoro e dignità alle maestranze della Multiservizi».

Eboli, 12 agosto 2015

3 commenti su “Per Fratelli d’Italia-An sulla Multiservizi: Questione politica e dramma umano”

  1. Stiamo assistendo all’ennesima passerella tipica dei politici di facciata. Tutti a battersi i pugni sul petto per i poveri lavoratori che perderanno il posto (ma quando mai se ne sono fottuti in tutti questi anni?). Manca solo che si facciano fotografare mentre accarezzano, tra una folla paludente, il capo di un bambino, distribuiscano dolciumi e caramelle.
    Non è più tempo di lanciare accuse, ormai il guaio è stato fatto. Se siete persone serie, preso atto della sconfitta politica (non è detto che la prossima volta non vinciate voi), occorre che vi rimbocchiate le maniche e lavorariate tutti insieme e tutti nella stessa direzione. Le beghe tra partiti non aiutano nessuno perché saranno sempre i cittadini a perderdere. Ignobile, invece, sarebbe attuare la politica del tanto peggio tanto meglio dove dalle macerie si tenta di trarne qualche vantaggio.

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  2. Ipocrisia. Con il fallimento della Multiservice, si è finalmente concluso un circolo vizioso. Per anni la società è stata il bancomat dei politici ebolitani, tutti,nessuno escluso. Oggi fanno tutti finta di piangere. Ma le proposte politiche dove sono. Eboli oggi è senza un servizio di manutenzione. I geni appena eletti, naturalmente mettono le mani avanti e non potevano fare niente. Bene, se questo è il commento e se queste sono le reazioni dei politici, il prossimo quinquennio sarà molto proficuo.
    Intanto, cominciate a fare chiarezza sulle gestioni. Cominciate a dire perché è fallita.
    Quanto poi alla scellerata scelta degli ultimi contratti, bene penso che sia materia della Corte dei Conti. Cose del genere che sono l’ABC del diritto, si possono vedere solo a Eboli e nemmeno in Angola. Grazie

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  3. IN PRIMO LUOGO PER LE PROSSIME E NON PENSO LONTANE COMUNALI, AD EBOLI SI DOVRA’ FARE UNA SCREMATURA QUALITATIVA SUI CANDIDATI:
    A MAGGIO 528 SU 22 LISTE DENOTANO UN RAGIONAMENTO QUANTITATIVO E PER NULLA SUI REQUISITI, IN MODO PARTICOLARE CULTURALI,E AHIME’ LA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO LA FA EVINCERE MISERAMENTE.

    A SEGUIRE NON SI ACCAMPASSERO SCUSE, INFATTI QUANDO L’ ARLECCHINATA DI PSEUDO DESTRA CHE HA VINTO VOLEVA CONVINCERE L’ELETTORATO DORMIENTE, SPARAVA I NUMERI AL BANCOLOTTO SUL DEBITO COLLETTIVO: CHI 40, ALTRI 50, ADDIRITTURA OLTRE CHI PROFETIZZAVA I 60!!!!

    POI QUANDO HANNO VINTO, NELLA SEDUTA DI RIPIANO DEL BILANCIO, HANNO TIMIDAMENTE E ACCURATAMENTE SPECIFICATO CHE PER FORTUNA SONO SOLO 12 E DI DISAVANZO TECNICO……

    MA ADESSO E AD OGNI BUON CONTO, UNA CLASSE DIRIGENTE SERIA E RISPETTABILE, SI ASSUME LE RESPONSABILITA’ DELLA CANDIDATURA, SE NON SE LA SENTIVANO NON SI CANDIDAVANO PER NON RIMANERE A COPRIRE LE “FOSSE ALTRUI”, E POI NELLA GIUNTA E NEL CONSIGLIO CI SONO VECCHIE VOLPI CHE TUTTO SANNO E CHE HANNO APPOGGIATO A COMODITA’ QUESTO O QUELLO NEGLI ULTIMI ANNI……..

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