Vincenzo Stile (Assemblea Nazionale PD) scrive al Sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato sul problema amianto.
Un suggerimento al Sindaco: Per favorire la bonifiche dei siti con la presenza di amianto é possibile studiare magari anche a forme incentivanti.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NOCERA INFERIORE – Vincenzo Stile, il responsabile Democrat, delegato all’Assemblea Nazionale del Partito Democratico, ha preso carta e penna e ha scritto al Sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato.
“Siamo ancora pieni di amianto nel nostro ambiente, – scrive Stile nella sua missiva inviata al Sindaco – una sostanza molto usata in passato in grado di provocare cancro. Ce ne sono in Italia da eliminare 5 quintali per ogni cittadino, e per legge deve essere eliminato entro il 2023.
Con questa lettera aperta, nello spirito di collaborazione che ci deve sostenere per quanto riguarda questo problema, che è un problema di salute pubblica e che quindi non ammette divisioni di parte, ti chiedo di:
- completare al più presto il censimento della presenza dell’amianto nei luoghi pubblici e privati e delle discariche abusive che sono presenti sul territorio comunale,
- l’emissione di un’ordinanza sindacale o una delibera di giunta che preveda di finanziare in modo sostanziale le spese di rimozione dell’amianto che i privati devono sostenere, tenendo conto anche del loro reddito. La rimozione dell’amianto è molto costosa per i cittadini, soprattutto se monoreddito, anziani o disoccupati., e le misure previste dalle varie leggi finanziarie, prevedono un anticipo di spese recuperabili in 10 anni, che è insufficiente ad incentivare la rimozione
- di creare un centro di aiuto per sveltire le pratiche burocratiche
- di provvedere alla bonifica delle discariche abusive e la messa in sicurezza, e asportazione dei rifiuti di amianto che ci sono, sia in esse sia nei luoghi pubblici.
Nel marzo del 1992, con la legge n° 257 è stato vietato l’uso dell’eternit o amianto in qualsiasi sua forma, ed entro il 2023 tutto quello che è presente nell’ambiente dovrà essere bonificato. Il motivo è che, oltre che di malattie croniche come l’asbestosi, l’amianto è ritenuto la causa del mesotelioma, un tipo di cancro al elevata mortalità, che colpisce in genere la pleura. In Italia l’incidenza di questo tumore è in media di 5 casi ogni 100 mila abitanti/anno, ma nei luoghi più colpiti supera gli 80 casi per 100.000 abitanti.
1600 l’anno sono le vittime dell’amianto, ma la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente. Infatti, vista la grande diffusione dei manufatti in amianto nel nostro Paese. Esso viene usato per coprire solai o altre superfici e per le tubature delle colonne fecali e dell’acqua piovana, è atteso il picco di morti per mesotelioma pleurico nel 2025 e da qui ad allora si stimano almeno altre 25 mila vittime.
Questo perché l’amianto quando si deteriora emette particelle di polvere che se respirate non possono essere eliminate dal nostro organismo e negli anni producono danni irreparabili.
Secondo le stime di Cnr, Ispesl e Legambiente, ci sono ancora 32 milioni di tonnellate di amianto sparse per il territorio nazionale e sono varie migliaia i siti ancora da bonificare, tra edifici pubblici e privati, cave, reti idriche, ex siti industriali”: quasi 5 quintali per ogni cittadino.
In base alla legge le regioni devono provvedere a redigere il Piano Regionale per la rimozione dell’amianto. Ogni comune inoltre deve fare il censimento dell’amianto presente nei luoghi pubblici e privati e nelle discariche abusive, provvedendo a predisporre una mappatura delle zone inquinate. Nonostante i tentativi pregevoli di mappatura di alcune associazioni, anche a Nocera Inferiore e nell’Agro, essi non sono bastati a smuovere le acque. Siamo ancora pieni di eternit o amianto.
Inoltre per quanto riguarda lo smaltimento legale, qualora un privato avesse eternit in una sua proprietà, la normativa burocratica è difficile da esplicare e la spesa quasi sempre è molto elevata. E per famiglie a reddito medio basso realmente insostenibile. Questo produce due conseguenze: la prima è che l’amianto non viene eliminato, viene ignorato e anche a volte occultato, la seconda ben più grave, è che, per risparmiare esso non viene smaltito a norma, generando un continuo pericolo, sia dovuto alla rimozione non sicura, che genera polveri nocive che possono essere respirate, sia perché viene lasciato in discariche abusive che sono sotto gli occhi di tutti, e dove l’amianto si polverizza e viene trasportato dall’aria fin nei polmoni di tanti cittadini inconsapevoli, e e non sono solo di quelli che abitano più vicino, ma anche a distanza.
Per ovviare ai costi elevati che i cittadini devono sostenere per lo smaltimento, che non sono alla portata di tutti, si potrebbe, alla stregua del l’esempio di alcuni comuni italiani, con ordinanze e delibere comunali, prevedere forme di sovvenzionamento comunale e aiuto burocratico per le attività di rimozione e bonifica che sono a carico dei proprietari, con la possibilità di iscrivere i relativi oneri economici in un capitolo di spesa che vada al di fuori dal patto di stabilità, magari finanziato anche dalle multe fatte a chi si comporta in modo illegale in questo senso.
Riteniamo soprattutto importanti le misure richieste, sulle quali certamente concorderai, sia per assolvere agli obblighi di salute generale, e allinearsi all’obiettivo di eliminare l’amianto dai nostri territori entro il 2023, sia per incentivare i cittadini alla rimozione, visto il solo parziale aiuto messo in campo delle misure delle varie finanziarie, che alla resa dei fatti si sono dimostrate insufficienti, perché richiedono una forte disponibilità economica iniziale e perché spalmano in troppi anni il rientro dai costi sostenuti.
Inoltre ti suggerisco come Sindaco di una delle città dell’Agro a farti promotore e metterti a capo, insieme a noi, e a tutte le forze politiche interessate, di questa medesima iniziativa proponendola a tutti i Sindaci dell’Agro.
E infine un appello, al Governatore Vincenzo De Luca, che già sta facendo tanto in questo periodo e che già ci starà pensando, portare a termine la redazione del piano regionale per la rimozione dell’amianto, non redatto dalla precedente amministrazione regionale, e di sbloccare o prevedere fondi destinati a finanziare le bonifiche dei siti pubblici e delle discariche dove è presente amianto. Su questo siamo sicuri che De Luca, per la massima attenzione alle problematiche ambientali e alla salute dei cittadini che ha sempre dimostrato di avere, sicuramente provvederà“.
Nocera Inferiore, 12 agosto 2015
l’amianto è la maledizione della terra !