Nuovo PUC di Battipaglia. “Coscienza Sociale” denuncia una strategia infamante dei vecchi politici a caccia di voti e visibilità.
Anche POLITICAdeMENTE come “Coscienza Sociale” si schiera con i Commissari Straordinari Iorio, Picone e Ferrara. Chi critica fa solo propaganda elettorale e alimenta un ritorno al passato.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «Piovono critiche sul tetto della Commissione Prefettizia di Battipaglia? – si chiede Giuseppe Falanga Coordinatore di “Coscienza Sociale“, il laboratorio di formazione e partecipazione socio-politico di riferimento all’Associazione Cattolica della Parrocchia Sant’Antonio di Padova di Battipaglia riferendosi alle ultime polemiche sollevate circa i costi (200mila euro) di cui ai vari incarichi assegnati per la redazione del Piano Urbanistico Comunale di Battipaglia – C’era da aspettarselo. Chi ha finora dormito, comincia soltanto ora a destarsi per intraprendere la gretta caccia dei voti.
A quanto pare, i “conquistadores” della Piana preparano il terreno per presidiare la città con una campagna elettorale, quella delle Amministrative 2016, iniziata sotto mentite spoglie. Quale è la strategia? – si chiede ancora Falanga preoccupato della insorgenza di nuovi appetiti e nuove cordate simili a quelle del passato – Se la politica è fallita non di certo rinascerà sparando a zero su un Commissariamento resosi necessario.
Le recenti critiche mosse da alcuni esponenti politici al LabGov per la redazione del PUC sono inique, oltre che capziose. – prosegue ancora il coordinatore di “Coscienza Sociale” – Bisogna, al contrario, essere grati ai Commissari Gerlando Iorio, Ada Ferrara e Franco Picone per l’aver innescato nella comunità alcune prassi di cittadinanza virtuosa.
Dopo le promesse di una classe politica dormiente, – aggiunge Falanga – s’è levato qualche segno di partecipazione dalla gente stessa. Sembra poco? Chi dei politici boccia il progetto “Battipaglia Collabora” non fa altro che vincolare il futuro della città al suo increscioso passato, fatto di clientelismo e corruzione. Si consideri che l’attività politica il più delle volte ha frenato, se non mortificato, gli organismi di partecipazione, anziché agevolarne l’attività.
A chi rimbrotta che i tecnici ed i commissari sono “stranieri” – conclude il coordinatore di Coscienza Sociale Giuseppe Falanga – che non possono rappresentare la città, rispondo che occorre piuttosto chiedersi se la criminalità organizzata che teneva in ostaggio l’Amministrazione Comunale esprimeva meglio l’identità battipagliese».
Coscienza Sociale si schiera con la Commissione Straordinaria e si schiera soprattutto per la legalità, ritenendo che questa Città sia stata troppo sottomessa ai tecnigrafi e al mattone, dove a spuntarla sono stati sempre gli speculatori e i palazzinari, i quali con il concorso della maggior parte di una classe politica sottomessa, di funzionari infedeli e di amministratori collusi hanno impedito un razionale sviluppo della Città, facendola divenire un “luogo non luogo“, un ammasso informe di casermoni addossati tra loro e priva di ogni intervento pubblico, fino a poi giungere allo scioglimento del consiglio comunale, con la gravissima accusa di collusione con la Camorra, vanificando 70 anni di sforzi che hanno reso Battipaglia, ricca e opulenta.
Anche POLITICAdeMENTE si schiera con la Terna commissariale e con la legalità e ritiene che il tentativo di qualche “suggeritore” volto a far passare i compensi minimi occorrenti per la stesura del preliminare del nuovo PUC di Battipaglia, accomunandoli a quelli del passato che hanno prodotto orientamenti fortunatamente sventati, come sprechi e spese superflue nel tentativo di affossare questa iniziativa, sono solo il frutto peccaminoso di quel peccato originale che ha sempre e sfortunatamente accompagnato questa Città e che oggi fortunatamente si può regolare i conti definitivamente definendo una volta per tutte i campi: Da una parte chi vuole ancora speculare e attraverso l’edilizia e le varie attività produttive apponendovi una cappa conrollata dal malaffare; Dall’altra la società civile e democratica che vuole configgere per sempre questi tentativi e questi sodalizi affaristico-criminali e restituire alle future generazioni un luogo dove tutti possano avere le stesse opportunità e soprattutto vivere in una Città accogliente, bella, che da spazio ai luoghi pubblici, che riesce a far convivere armoniosamente il progresso con l’ambiente.
Di quì certamente il progetto del gruppo Alvisi-Kirimoti non è perfetto, ma può essere perfettibile o almeno può avvicinarsi al tipo di società che ognuno meriterebbe, e per questo è necessario partecipare ed emendare il lavoro che si sta svolgendo, e certo non è un mese in più o un mese in meno a fare la differenza, specie se si paragona ai tempi del vecchio PRG che dal 1972 ad oggi ha prodotto questi scempi, ma saremo certi di aver percorso una strada fatta di collaborazione attiva.
Battipaglia, 25 giugno 2015
2 commenti su “Nuovo PUC di Battipalia: “Coscienza Sociale” si schiera con i Commissiari”